«Attori & tecnici» che diavoli

« Attori 8l tecnici», che diavoli A Benevento «... Semplicemente Faust», l'intelligente spettacolo di Corsini « Attori 8l tecnici», che diavoli Il regista ha lavorato su «Quarta parete», gioiello polemico-parodico scrìtto da Evreinov nel 1915 contro Stanislavskij pdntdzSn sempre in nome del realismo. Infine gli tolgono i versi del libretto, perché troppo convenzionali, gli vietano l'uso della partitura musicale, perché troppo patetica: ed eccolo lassù, dietro l'ogiva del suo tetro castellacelo (la quarta parete l'hanno costruita davvero), è ridotto ormal ad una sagoma muta, recita a gesti e sputacchi e finisce morto avvelenato di stricnina1 ve», ■vergataglinel ben noto calice, mentre sotto quella rocca impazzano i contadini e le villanelle del coro originario in un improbabile tedesco medioevale. Il Corsini riduttore ha molto sfoltito 1 personaggi del primigenio copione russo, ma ne ha mantenuto tutti gli snodi polemici; il Corsini regista ha impresso allo spettacolo quel ritmo di calcolata sarabanda, a strappi e rallentamenti inattesi, che è da vario tempo la sua personale chiave stilistica (ricorderete in molti il suo celebratlsslmo Rumori fuori scena). DAL NOSTRO INVIATO BENEVENTO — Quarta parete s'intitolava la commedia del russo Nicolay Evreinov, andata in scena a Pietroburgo nel 1915, a perpetuo dileggio di un grande connazionale, 11 regista Costantin Stanislavskij, il teorico del naturalismo a teatro, cioè del massimo di verità e di realismo in scena (secondo i suoi dettami, per l'appunto, l'atto-, re doveva ignorare' cheli-prò-' scenio s'apre sulla platea, ma «vivere» come se un muro s'ergesse sul boccascena). Non è parso vero alla indiavolata cooperativa Attori e Tecnici, al suo infaticabile regista-riduttore Attillo Corsini di adattare questo gioiello polemico-parodico e presentarlo qui a Benevento, nella rassegna «Il Teatro dall'Opera», sotto 11 titolo... Semplicemente Faust. Si prova, infatti, in un polveroso teatro d'opera 11 Faust di Gounod, e sotto la sferza del duplice rigorismo stanislavskia.no di regista e impre¬ sario, il povero tenore, per immedesimarsi nella parte, è costretto a dormire in palcoscenico, nella scenografia dello studio d'alchimista del suo eroe, per sei mesi filati. Poi gli sopprimono il partner Mefistofele, povero diavolo inverosimile, e gliene affibbiano la parte, da basso. Quindi gli riducono l'idolatrata Margherita ad una contadinotj,a goffa e sciancata, Gli attori si prodigano con una vitalità e al tempo stesso con una lucidità critica di ottimo livello. Ugo Maria Morosi, in prestito da Genova alla sua vecchia compagnia, è un regista di furibonda carica grottesca, sempre all'attacco, sempre con la palla al piede. Italo Dall'Orto, un altro notevole prestito, è all'opposto un impresario di gelida maniacalità: e gli.fa benissimo da spalla sua moglie, cioè Viviana Toniolo, ambiziosa e fanatica. Faust è un tenore vero. Roberto Caporali, che si rivela un ottimo caratterista, tra sgomento e trepidazione, e spesso canta a voce spiegata. Canta bene anche Anna Lisa Di Nola, una Margherita stranita e procace, e due deliziose macchiette sono il custode di Giulio Farnese e il Mefistofele di Gerolamo Alchieri. Al teatro Comunale il successo è stato vivissimo, risate ed applausi fioccavano fitti. Guido Davico Bonino Ugo Maria Morosi

Luoghi citati: Benevento, Genova, Pietroburgo