Ma guarda un po' Mussolini che canta

Ma guarda un po'Mussolini che canta Ma guarda un po'Mussolini che canta VENEZIA — Quattro cose inaspettate della Storia italiana minore, nei cinegiornali d'epoca sulla Repubblica di Salò presentati con altri dall'Istituto Luce. Mussolini che canta: non s'era mai visto. Mussolini che ha in cima al cranio pelato una natta evidente e sporgente: non s'era mai vista perché, sino a quell'ultimo tempo sanguinoso e disfatto, 11 dittatore aveva avuto per i cinegiornali un operatore personale, che provvedeva a ritoccare ogni fotogramma eliminando l'appendice come ogni altro dettaglio antiestetico. Si sapeva che il cinema venne allora trasferito a Venezia, nei giardini della Biennale d'Arte, con i diversi padiglioni nazionali adattati a teatri di posa e incessantemente visitati dall'ozioso ministro della cultura popolare Mezzasoma: ma non s'erano mai visti esempi dei dieci film che furono girati nei torvi mesi repubblichini del 1914-1945, tutte commediole brillanti, scacciapensieri. Quarta sorpresa, tutti i documenti visivi di avvenimenti bellici o politici dell'Italia divisa dalla guerra civile risultano girati da operatori nazisti al Nord, da operatori americani al Sud: gli italiani dell'Istituto Luce ignoravano la realtà, si occupavano di corse in bicicletta, spettacoli musicali prò sfollati diretti dal maestro Angelini al Cartonano di Torino, meteorologia e scemenze. Gian Vittorio Baldi, che insieme con Ernesto G. Laura ha curato la serie «senza mai alterare il materiale originale, nel tentativo di valutare la manipolazione dell'informazione attraverso i cinegiornali», fa una osservazione interessante: «Agli inizi del fascismo, nei cinegiornali Mussolini appare sempre a figura intera tra i suoi gerarchi; poi nell'immagine si isola, è in piano americano, in primo piano, in primissimo primo piano; soltanto alla fine del fascismo torna a figura intera, in mezzo ai suoi». SOR PRESE

Persone citate: Angelini, Ernesto G. Laura, Gian Vittorio Baldi, Mezzasoma, Mussolini

Luoghi citati: Italia, Salò, Torino, Venezia