La giunta «Siamo in ritardo»

La munta: «Siamo in ritarda» •b ■ì''j^ikTTJb einzl -imo SD on.. -TS 'I -OMO *n/> e oonc:T ■■vs.frv*ì* » ovrvtol ostai? In Consiglio comincia il dibattito ed è subito battaglia La munta: «Siamo in ritarda» •b ■ì''j^ikTTJb einzl -imo SD on.. -TS 'I -OMO *n/> e oonc:T ■■vs.frv*ì* » ovrvtol ostai? a muta: «»•b ■ì.'.'j^ikTTJb einzl -imo SD on.. -TS 'I -OMO *n/> e oonc:T ■■vs.frv*ì* » ovrvtol ostai? L'assessore Dondona ha risposto alla bordata di accuse delle opposizioni: «Abbiamo previsto tre anni e si è già sprecato un mese grazie a queste discussioni» La battaglia sul piano regolatore, combattuta a fine luglio sugli aspetti procedurali (la seduta era stata sospesa dopo una chilometrica discussione sulla regolarità di una commissione), si è spostata ieri sera sul terreno politico con l'attesa dichiarazione di guerra dai banchi del pei, con Vindigni. Carpanini e Grosso. L'opposizione. Prima accusa: «Torino ha cercato un esperto qualificato, dalla professionalità universalmente riconosciuta. Ma è mancato il coraggio di lasciarlo solo: sì è voluto imporre un pool di tecnici graditi alla maggioranza, con un ruolo politico ben definito. Gregotti sapeva che sarebbe stato affiancato da 6 angeli custodi?*, chiede Vindigni. Seconda accusa: «La delibera che conferisce l'incarico ai professionisti "lottizzati" dalla maggioranza è palesemente illegittima, inutile: si prevede di pagare gli architetti due miliardi, ma non si specifica che cosa debbano fare esattamente. Manca la motivazione: perché costa tanto caro? Distrazione di fondi pubblici, dun que?-. è la inquietante domanda di Carlo Federico Grosso. Terza accusa: «La maocforansa, rifiutando le nostre proposte costruttive, impone alla città una soluzione scandalosa. Il pentapartito ha impiegato un anno e mezzo per decidere chi elaborerà il piano e per trovare un accordo al suo interno, crea un comitato tecnico-politico lottizzato, che controllerà Gregotti e costerà alla città 2 miliardi di parcella*. Dunque, aggiunge l'indipendente di sinistra Tartaglia: «Siamo di fronte ad una sfrontata manifestazione di arroganza politica*. Quale città può uscire da queste premesse? Anche il msi è critico: Mancando indicazioni da parte della giunta (sviluppo terziario, residenziale o industriale), le scelte saranno fatte dai tecnici, "garanti" dei partiti, tralasciando l'interesse globale dei cittadini*. La maggioranza. Le risposte trovano una maggioranza compatta, decisa a interpretare in positivo tutti i difficili passaggi della delibera. L'architetto Gregotti, protagonista suo malgrado di tutta la vicenda, è intervenuto lunedi ai lavori della Commissione urbanistica ed ha confermato la sua disponibilità a lavorare con i collaboratori proposti dal Comune: «C'è la necessità di una struttura intermedia (i sei architetti), tra l'ufficio del Plano e gli uffici del Comune. E non si può parlare di spese eccessive, quando il precedente assessore, il comunista Radicioni, polverizzò 2 miliardi e 258 milioni in una serie infinita di piccolissimi incarichi*, contrattacca l'assessore Dondona. E conclude ricordando come il piano debba nascere e svilupparsi rapidamente: -Abbiamo previsto 3 anni, siamo già in ritardo di un mese grazie a queste polemiche. I sei architetti, ognuno con le sue competenze specifiche, sono necessari per rispettare le scadenze*. La «Gregotti associati», secondo Franco Pizzetti, capogruppo de, ha cosi assicurato -il necessario e permanente supporto di conoscenze specificlie della realtà torinese o di particolari settori*. Prosegue Pizzetti: «La polemica comunista è assolutamente artificiosa e costituisce solo una cortina fumogena per coprire le costose inadempienze delle passate amministrazioni*. Tutta la vicenda, insomma, dovrebbe dimostrare che la giunta ha capacità di operare e di discutere. Lo sostiene Elda Tessore (psi), ricordando che il piano regolatore darà finalmente, entro il 1990, la «cererà di uno sviluppo ben diverso da quanto è emerso su alcuni giornali come Panorama e Repubblica, con toni da querela per diffamazione*.

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