Evasori e ritardatari giro di vite del fisco

Evasori e ritardatari giro di vite del fisco Evasori e ritardatari giro di vite del fisco ROMA — Giro di vite del fisco per evasori e ritardatari, «linea morbida» sulla tassazione delle rendite Inail: con una raffica di circolari estive il ministero delle Finanze ha posto «paletti» precisi per l'interpretazione di diverse norme fiscali. Nel mirino innanzitutto gli evasori che, se pizzicati, pagheranno fino all'ultima lira ed anche di più. Alle Finanze si è infatti deciso che chi cerca di frodare le casse dello Stato con una dichiarazione infedele o incompleta, chiedendo un rimborso che non gli spetta, pagherà le pene pecuniarie previste dalla legge sulla somma per la quale viene negato il rimborso stesso. E questo, anche nel caso in cui il contribuente disonesto non abbia ancora ricevuto nessun rimborso dal fisco. Severo con gli evasori, il fisco sembra aver scelto la linea dura anche per 1 ritardatari. In un'altra circolare, relativa alle imposte di registro, di successione e all'Invim, il ministero stabilisce che gii interessi di mora sulla soprattassa andranno applicati a decorrere dal giorno in cui si è verificato il comportamento che ha generato la soprattassa stessa. Buone notizie, invece, per chi è titolare di «rendite infortunistiche Inail»: il ministero delle Finanze ha infatti chiarito che non rientrano nel concetto di reddito e non sono quindi tassabili le rendite di inabilità permanente, gli assegni per l'assistenza personale continuativa, le rendite per il caso di morte, gli assegni di morte che costituiscono «erogazioni a carattere puramente risarcitorio del danno subito dall'assicurato». Sono invece reddito a tutti gli effetti le indennità giornaliere per l'inabilità temporanea assoluta. (Agi)

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