Cesio a Trieste funghi vietati

Cesio, a Trieste funghi vietati Cesio, a Trieste funghi vietati TRIESTE — L'emergenza Cernobfl nel Friuli-Venezia Giulia non è finita. Funghi e selvaggina sono ancora molto inquinati. La Commissione tecnico-scientifica della Regione, che in queste ultime settimane ha disegnato una vera e propria «mappa del rischio», invita micologi e cacciatori alla prudenza. Meglio aspettare il «cessato allarme» per portare in tavola capriolo in umido con contorno di porcini di bosco. «Ci consoliamo con l'uva e le verdure, che sono sanissime*, dice l'assessore regionale alla Sanità, Gabriele Renzulli, che coordina i lavori della Commissione. In un comunicato diramato ieri si legge che i macromlceti, esaminati in una quarantina di zone d'osservazione tra il Carso triestino e le Alpi carniche, continuano a presentare *una significativa presenza di cesio*. Va ricordato in proposito che la normativa Cee sulla concentrazione radioattiva nei prodotti della terra indica la soglia di rischio in 600 bequerel di cesio 134 e cesio 137 abbinati. In molti casi, soprattutto in Carnia, questo livello di pericolo sarebbe stato ampiamente superato. La Commissione ha quindi deciso di sconsigliare l'uso alimentare dei gialletti e dei prataioli, mentre 1 porcini di bosco sono ammessi, ma con cautela. •Anche in questo caso II problema è la concentrazione spiega Renzulli — un assaggio di funghi non può far male, basta evitare le abbuffate, comunque rischiose*. Stessa regola per la carne di capriolo, e pari delusione tra i circa 16 mila cacciatori della regione. Nelle zone montane la caccia al capriolo doveva aprirsi domenica prossima. A questo punto va rilevato che le autorità austriache in Carinzia e quelle jugoslave in Slovenia, le due regioni contermini del Fiurli-Venezia Giulia, non hanno fin qui messo in atto alcuna limitazione per quanto riguarda i funghi e la cacciagione. Come debbono comportarsi coloro, e sono tantissimi, che ogni domenica vanno alla ventura nel «santuari» micologici d'oltreconfine, ritornando con ricchi bottini? Che fare con i porcini e il capriolo d'importazione, visto che i nanocurie viaggiano Uberi attraverso le frontiere? 'Abbiamo ottenuto dal ministero della Sanità controlli più severi e analisi più sistematiche su quanto viene portato dall'estero-, dice ancora Renzulli. S.C. Superato il livello di pericolo

Persone citate: Gabriele Renzulli, Renzulli

Luoghi citati: Carnia, Cesio, Friuli, Slovenia, Trieste, Venezia Giulia