Il cargo delle armi sarà messo all'asta
Il cargo delle armi sarà messo all'asta Il cargo delle armi sarà messo all'asta NAPOLI — 'L'unico miste- I ro riguarda l'equipaggio: mi chiedo come abbia fatto a sopravvivere...»: Angelo Carbonella, 66 anni, italo-americano, comandante della «Lash Italia», risponde con una battuta a chi gli chiede notizie della sua nave. Nessun mistero: la moderna portacontainer si trova sotto sequestro nel porto di Napoli non perché trasportasse armi, ma solo perché l'armatore non pagava più né la nafta né i marinai. In serata da Roma un portavoce dell'ambasciata americana confermava l'insolvenza dell'armatore e precisava che la presenza della nave in porto non era «un mistero da risolvere». La «Lash Italia» trasporta 'mezzi e materiale bellico destinati alle forze armate turche' e la sua presenza «con il predetto carico non costituisce alcun pericolo per l'incolumità pubblica». Poiché tuttavia il provvedi mento di sequestro non ri guarda il carico della «Lash Italia» — ha concluso il portavoce dell'ambasciata Usa — «esso sarà quanto prima trasbordato su altro mercantile e trasportato in Turchia». La vicenda era tornata d'attualità l'altra sera a causa di una dichiarazione di Falco Accame, già parlamentare socialista e presidente della commissione difesa della Camera. Secondo Accame, la «Lash Italia» è una nave che trasporta abitualmente armi destinate 1 Medio Oriente. In effetti, sulla portacontainer le bolle di carico indicano la presenza di trecento casse di fucili di costruzione americana: ma il trasporto, sottolinea il capitano, è perfettamente legittimo, la destinazione nota. E da tempo: la nave si trova bloccata nel porto di Napoli dal 7 maggio scorso. Tutto sembra esser nato dall'insolvenza dell'armatore, Spiros Skouras, proprietario della «Prudential Une». Giunta in Italia da Charleston (con a bordo fucili, ma anche mobili e macchine agricole), la nave avrebbe dovuto proseguire per la Turchia, l'Egitto e la Romania, ma era stata raggiunta a Napoli da un ordine di sequestro, l'armatore non aveva pagato la nafta. Da allora i creditori si sono moltipllcati (oggi sono quindici) e neppure l'equipaggio ha più ricevuto la paga. Qualcuno si era rivolto per un consiglio ai sindacati dei marittimi, ed è stato attraverso questi canali che la vicenda è rimbalzata fino alla scrivania di Accame. Adesso, chiarito il piccolo mistero, si è scoperto anche che da qualche giorno la «Lash Italia» sta scaricando tutta la merce che ha a bordo: il carico proseguirà per la Turchia su un altro cargo. Quanto alla nave, una volta svuotata sarà rimorchiata a La Spezia: nel suo futuro c'è una vendita all'asta. Napoli, insolvente il proprietario
Persone citate: Accame, Angelo Carbonella, Falco Accame, Lash, Spiros Skouras
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