«L'America scoprirà i mandanti fra qualche giorno » di Ennio Caretto

« L'America scoprirà 8 mandanti/ fra qualche giorno » Michael Ledeen, consulente della Casa Bianca sul terrorismo, parla delle stragi di Istanbul e Karachi « L'America scoprirà 8 mandanti/ fra qualche giorno » «Poi Washington deciderà come colpirli» - «Non sappiamo cosa farà Israele» - «La collaborazione con l'Europa è buona, cerchiamo una base per la Delta Force» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — La scoperta dei mandanti delle stragi di Karachi e di Istanbul, Insieme oltre 40 morti, è soltanto questione di giorni: quando si avrà la certezza della loro identità, l'Amministrazione deciderà come colpirli. Gli Stati Uniti non sanno se e quando Israele attuerà una rappresaglia armata: non ne vengono mai informati preventivamente, e non danno 11 loro assenso. Il dialogo con l'Europa sul terrorismo si sviluppa in maniera costruttiva: uno degli sbocchi certi è l'installazione di una base della Delta Force, le teste di cuoio americane, in un Paese alleato, oppure la formazione di una forza antiterrorista congiunta. Non è vero che gli Usa siano furenti per la condotta europea, ritengono che la collaborazione abbia compiuto passi da gigante: in particolare, sono grati e soddisfatti del comportamento 4 dell'Italia, che considerano esemplare. Questo è 11 giudizio dell'Amministrazione sui tragici eventi della scorsa settimana, sulle loro ripercussioni sull'Alleanza Atlantica, e sulle loro possibili conseguenze: ce lo ha riassunto Michael Ledeen, .debitamente autorizzato», nella sua veste di consulente della Casa Bianca e del Dipartimento di Stato sul terrorismo, e di referente dell'Italia a Reagan, di cui fu il telefonista e Interprete con il nostro governo nella notte calda dell'Intercettamento dell'aereo di Abul Abbas a Slgoneìla. Gli Stati Uniti sono sdegnati ma non sorpresi di Karachi e di Istanbul, d'ha detto Ledeen: .Bisogna aspettarsi altri attentati, non abbiamo mai pensato che la Libia fosse la loro unica matrice, e che finissero col suo bombardamento.. L'America aveva avuto sentore del duplice attacco? .Avevamo appreso che ci sarebbe stata una recruUescenza del terrorismo, ma non possedevamo informazioni precise. Non è casuale che Karachi e Istanbul siano avvenute esattamente nel quattordicesimo anniversario delle Olimpiadi di Monaco, in cui furono assassinati gli atleti israeliani. / terroristi /tanno i loro rituali.. Prima della duplice tragedia l'ambasciatore Vernon Walters, emissario di Beagan in Europa, annunciò che Gheddafi preparava nuovi attentati e che sarebbe stato punito. C'è o no una pista libica? .Per adesso no, lo apprenderemo tra qualche giorno. Non ho partecipato alla decisione di mandare Walters dagli alleati. Ma la sua visita va inquadrata nel dialogo costante sul terrorismo, ed è stato un monito a Gheddafi che siamo al corrente di certe sue manovre.. Che richieste ha avanzato o intende avanzare l'Amministrazione agli europei? •Qui c'è un equivoco di fondo. Tra alleati si discute. Nessuno è una pedina americana. Esistono varie possibili misure. Una è la formazione di una forza internazionale, forse di alcuni Paesi della Nato, oppure la installazione della Delta Force in Europa, per togliere ai terroristi quel margine di sicurezza di 12-24 ore dato loro dalla distanza: in genere essi operano nel Mediterraneo, e bisogna stargli addosso.. Siete vicini a una rappresaglia, voi o gli israeliani? .Per quanto ci riguarda, ne parleremo appena individuati i colpevoli. Per quanto riguarda gli israeliani non sappiamo: contrariamente a quanto si crede, non scoprono le loro carte con noi.. Siete delusi dell'atteggiamento dell'Europa verso il terrorismo? • Lo siamo stati in passato, anche del Giappone: non capivano che contro certi Paesi come la Libia le sanzioni economiche sono efficaci. Non lo siamo adesso: rispetto a due o tre anni fa, la collaborazione transatlantica è enormemente migliorata.. E dell'atteggiamento italiano? «iVon facciamo graduatorie, anche se l'aiuto datoci dal premier inglese, la signora Thatcher, è stato straordinario. Ma riteniamo che la condotta dell'Italia rappresenti un esempio per tutti: aveva legami abbastanza stretti con la Libia e li ha tagliati. Non solo nel campo del terrorismo ma anche della droga e della mafia, ha stabilito rapporti di lavoro molto efficaci con noi... Credo che l'Italia abbia imparato dal caso Moro, è un Paese più forte'che nel '78, coerente, coraggioso... Possono esserci ogni tanto dei contrasti, ma è logico anche tra alleati.. Eppure molti americani si sono risentiti per le sentenze sulla «Achille Lauro», che sono parse loro Inadeguate... .Non a livello di governo. L'indipendenza della magistratura è una delle frustrazioni della democrazia, per fortuna. E chi siamo noi per scagliare la prima pietra?.. Alla luce degli attentati di Karachi, non è stato un errore bombardare la Libia?. .No. Da un lato Gheddafi, che viveva certe fantasie, si considerava quasi invulnerabile, è stato ridimensionato, come ha dimostrato anche il comportamento dell'Urss nei suoi confronti. Dall'altro, l'Occidente si è reso conto di doversi unire e di dovere agire contro il terrorismo.. Perché gli Stati Uniti non hanno mai colpito la Siria? Non è uno degli Stati che sponsorizzano 11 terrorismo? •Abbiamo denunciato pubblicamente la Siria, che peraltro è sempre apparsa più cauta della Libia e in talune vicende di ostaggi è risultata utile. Ci sembra che abbia preso e stia prendendo le distanze dai gruppi terroristici. Inoltre neppure essa ha il controllo sui loro covi in Libano: la situazione libanese è ingovernabile.. Come si svilupperà il confronto col terrorismo? •Non dobbiamo farci illusioni, ma sono persuaso che a poco a poco avremo il sopravvento. Molto dipenderà dalla nostra volontà: l'unica politica che paga è quella della fermezza. Qualcosa anche dalle tecnologie: incominciamo a disporre di macchine che individuano gli esplosivi a distanza, di coni puters che ci danno l'identikit del terrorista, e via di seguito.. Ennio Caretto

Persone citate: Achille Lauro, Gheddafi, Ledeen, Michael Ledeen, Reagan, Thatcher, Vernon Walters