Naufraga il concerto anti-Aids di Marinella Venegoni

Naufraga il concerto anti-Aids Naufraga il concerto anti-Aids TORINO — Il Concertomaratona di dodici ore allo Stadio Comunale, per sensibilizzare gli italiani sul problema dell'Aids, non si è fatto, l'intenzione benefica è stata battuta da una questione di business: l'onorarlo non pagato a Rod Stewart, star della manifestazione. Dopo sei ore di attesa, senza neanche il diversivo di una colonna sonora, 1 tremila aspiranti spettatori sono stati finalmente avvertiti, alle 18, che 11 concerto era annullato. Nel frattempo, per un'ora hanno potuto assistere almeno all'Inizio del lavori per smontare 11 gigantesco palco, appartenente a Rod Stewart. Le proteste sono state tutto sommato educate, fischi, e urla di «scemi scemi- e «buzzoni». Molti hanno gridato: •Ho preso un giorno di ferie per venire qui, chi mi rimborsa il treno?'. C'era gente che arrivava da Modena, Roma, Foggia, Napoli e che era li dal mattino alle 10, sotto la pioggia. C'erano ragazzi che volevano solo sentire musica, ma tanti altri che volevano dare davvero un contributo alla lotta all'Aids: si era detto che il ricavato del concerto sarebbe stato destinato all'acquisto di apparecchiature per la diagnosi precoce della malattia. Tutti sono stati informati che da lunedi 11 costo del biglietto, trentamila lire, sarà rimborsato nei punti di prevendita. E' stato proprio il palco di Rod Stewart la causa indiretta del fallimento di un'iniziativa di cui si parlava da mesi, e che per gli organizzatori avrebbe dovuto emulare 11 «Uve Aid» di Oeldof. Ma showbusiness e beneficenza non vanno d'accordo, e l'organizzazione Sacs 11 ha voluti mescolare, con esiti imbarazzanti Del ventldue artisti che avevano aderito alla manifestazione — molti del quali chiusi In albergo in attesa di esser chiamati — gli Italiani avrebbero dovuto cantare gratuitamente, agli stranieri sarebbe andato un rimborso spese, mentre per Rod Stewart, il nome che avrebbe attirato più gente, era previsto un regolare compenso. n cachet chiesto dal manager Italiano del cantante, Francesco Sanarlo, era di 250 milioni, che comprendevano anche l'uso dell'enorme palco per tutti gli artisti. Ma Sanavio, che era 11 per 11 Business e non per la Causa (ecco il grande equivoco), ha detto di non aver potuto riscuotere in banca, per mancanza di solvibilità, due assegni di 50 e 70 milioni che gli erano stati versati dall'organizzatore della manifestazione, Antonello Romano (11 quale ha negato, spiegando però poi che 11 concerto non si era potuto tenere «per mancanze di fondi.). Sanarlo dice di aver già regolarmente pagato il cachet salato di Stewart per 1 tre concerti italiani, e racconta: 'Pensavo di rivalermi sugli, incassi, e di fare ugualmente il concerto, confidando che verso sera sarebbe arrivata piit gente per Rod. Ma quando ho scoperto che la cassa era bloccata per un esposto alla magistratura, ho 'deciso di lasciar perdere'. E ha dato l'ordine di smantellare il palco, senza 11 quale, evidentemente, nessuno poteva più cantare: «Ho dovuto pure tirare fuori dieci milioni per pagare gli uomini che smontavano il palco — prosegue Sanavio — non volevano più lavorare: Nel giorni scorsi c'erano state molte polemiche. Un po' per la difficoltà di avere un elenco preciso del cantanti che aderivano al concerto (si sparavano 1 nomi di Mlck Marinella Venegoni (Continua a pagina 2 In quinta colonna) Torino, 6 ore di attesa: l'impresario di Stewart non pagato smonta il palco

Persone citate: Antonello Romano, Causa, Francesco Sanarlo, Rod Stewart

Luoghi citati: Foggia, Modena, Napoli, Roma, Torino