Nel gruppo Pesenti rispunta il dividendo

Nel gruppo Pesenti rispunta il dividendo Nel gruppo Pesenti rispunta il dividendo NOTIZIE DALLE SOCIETÀ' L'Italmobiliare ha chiuso il bilancio '85-86 con un utile di 134 miliardi MILANO — La Italmobiliare. la finanziaria a capo delle attività del gruppo Pesenti, per la prima volta remunera il capitale, assicurando ai soci un dividendo di 500 lire per le azioni ordinarie e di 800 lire per quelle di risparmio. La decisione è stata assunta dal consiglio di amministrazione che ha approvato il bilancio al 31 marzo scorso, che sarà esaminato dall'assemblea dei soci del 23 settembre. Il bilancio chiude con un utile netto di 134 miliardi 97 milioni di lire, contro i 16 miliardi 775 milioni dei dodici mesi precedenti. All'utile — come ricorda la relazione del consiglio — contribuiscono sia proventi «non ricorrenti», come gli incassi per la cessione di un'ulteriore trancile di azioni Ras alla Allianz e del primo 10 per cento della Bastogi al gruppo Romagnoli, sia il ritorno ad un risultato positivo della gestione finanziaria. In ragione dì tale andamento la Italmobiliare ha deciso di destinare a dividendo la somma di 3.760 miliardi di lire, destinando a riserve il residuo utile. «La remunerazione del capitale — è sottolineato nella relazione — rappresenta un chiaro segnale del superamento delle difficoltà del passato». La società a fine esercizio contava inoltre su una liquidità di circa 110 miliardi di lire, ulteriormente incrementata a circa 150 miliardi nel corso degli ultimi mesi. Grandi manovre in casa Standa (che assorbe Vamana e «Tre I») HApprovazione del bilancio al 30 giugno 1986, incorporazione della Vamana, società immobiliare controllata al 100 per cento dalla Standa, e elezione del nuovo consiglio di amministrazione: sono queste le principali decisioni dell'assemblea ordinaria e straordinaria della Investimenti Immobiliari Italiani (gruppo Montedison). L'esercizio 1985/86 si è chiuso per la «Tre I» con 10,3 miliardi di utili, contro i 10,1 dell'esercizio precedente, al netto di 4,4 miliardi di imposte. I risultati sono stati raggiunti grazie alla crescita dei proventi immobiliari che sono passati da 9,8 a 11,2 miliardi con un incremento del 14 per cento. I proventi finanziari invece sono diminuiti del 12 per cento passando da 4,5 a 4 miliardi. In sede straordinaria gli azionisti hanno approvato la fusione per incorporazione della Vamana in seguito alla quale il capitale della «Tre I» salirà da 180 a 296 miliardi. Le nuove azioni ordinarie saranno attribuite alla Standa che al termine dell'operazione diventerà il maggiore azionista della «Tre I» con il 53,1 per cento, mentre la iniziativa Meta che prima deteneva, tramite la fiduciaria Servizio Italia, il 45 per cento e direttamente il 32,8 per cento, passerà al 35,8 (20,9 attraverso servizio Italia e 14,9 direttamente). AU'Olivetti Japan arriva Kurita TOKYO — L'Olivetti Corp. of Japan, sussidiaria nipponica della casa d'Ivrea, ha designato Koichiro Kurita alla carica di presidente: è il primo giapponese che assume questo incarico. La nomina diventerà ufficiale dopo l'approvazione dell'assemblea degli azionisti in programma per venerdì. Kurita subentra a Paolo Venturini, che si trasferisce in America Latina come responsabile dell'Olivetti in Argentina e Uruguay. Kurita è entrato all'Olivetti lo scorso luglio. In precedenza era stato vicepresidente e manager generale di gruppo della Matsushita Electric Industriai Usa., sussidiaria americana per il settore dell'automazione dell'ufficio dell'omonimo grande gruppo giapponese.

Persone citate: Koichiro, Paolo Venturini

Luoghi citati: America Latina, Argentina, Italia, Ivrea, Milano, Uruguay, Usa