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Scrollone in Borsa (-2,3%) Pioggia di vendite, con leggero recupero sul finale Scrollone in Borsa (-2,3%) Quinta giornata consecutiva di ribassi - Rispetto all'inizio dell'anno l'indice mantiene un vantaggio del 75% MILANO — E' stata ieri una giornata nera per la Borsa che solo con l'intervento dei fondi è riuscita verso metà seduta a correggere il proprio ribasso, riducendolo da un 5 per cento al 2,3% finale. L'indice Comit. infatti, ha chiuso a quota 773,29. Si è trattato della quinta giornata consecutiva di ribasso per il listino che. dall'inizio del mese borsistico di settembre, denuncia un calo complessivo del 3,7% che sale al 5,6% tenendo come data il 1" settembre. Rispetto all'inizio dell'anno, la quota mantiene comunque un vantaggio del 75%, con un miglioramento del 19,6% nei confronti del punto di massimo ribasso (20 giugno) e un decremento del 14% sul massimo storico (20 maggio). Diversi fattori hanno contribuito alla debolezza del listino, alcuni contingenti, altri di ordine più generale. Fra le cause immediate va ricordata la tensione nel Mediterraneo, aggravata dal sanguinoso episodio del Jumbo statunitense, che potrebbe preludere a ulteriori scontri. Sul piano Interno, un importante motivo ribassista nasce dalla tensione creatasi intorno a Montedison e allo scontro tra Cuccia e Schimberni. Non bisogna dimenticare che il gruppo Montedison è stato nell'ultimo anno e mezzo uno dei protagonisti più attivi del rialzo del listino. Esistono poi cause di natura tecnica legate agli appuntamenti di fine mese borsistico: lunedi prossimo è giorno di risposta premi e per mercoledì 17 sono in calendario i riporti. Ora nel mese di agosto molti operatori avevano impostato operazioni di acquisto nella convinzione che in settembre 11 mercato avrebbe ripreso vigore. Invece il rientro dalle vacanze non ha portato in Borsa maggiori affari: al contrario, a certi prezzi, molti investitori sono diventati venditori di titoli, per portarsi a casa le plusvalenze. Nelle scorse settimane l'Indice ha-visto un alternarsi di più e di meno cedimenti più o meno pronunciati. Debole anche l'intera scuderia De Benedetti dove il comportamento migliore è stato quello della capogruppo il cui titolo ordinario, dopo aver toccato il minimo di 17.300 lire ed aver chiuso a 18.000. ha rimontato fino a quota 18.150. Irregolari i bancari, calmi gli assicurativi. Mediobanca ha perso il 2.4% ma ha riguadagnato fino a 276.000 lire, mentre le Generali, scese di 2250 punti, si sono poi risollevate a 161.500 lire. AUMENTI DI CAPITALE — Partiranno il 18 settembre tre aumenti di capitale: della Teknecomp (gruppo De Benedetti), dell'Editoriale (gruppo Monti) e della Perlier. Il primo da 40 a 60 miliardi in titoli da risparmio al prezzo di 2100 lire (una ogni due ordinarle possedute). Il secondo in forma mista da 15 a 60 miliardi. Misto anch*e quello della Perlier che eleverà il capitale da un miliardo e 20 milioni a 10.2 miliardi. Valeria Sacchi che denotavano uno stato di incertezza e di attesa. Di qui la necessità di molti di alleggerire le proprie posizioni. Tutti questi elementi concorrono ora alla debolezza della quota, debolezza che comunque non viene giudicata allarmante, ma anzi positiva ai fini di ridimensionare molti prezzi che erano ormai giudicati eccessivi. Nell'euforia generale, infatti, il mercato aveva finito per non fare più distinzioni, premiando un po' tutti in un rialzo indiscriminato. ' L'intervento dei fondi e di alcune mani compratrici verso metà mattina ha riportato un certo sollievo nel dopolistino: Montedison. dopo una chiusura in perdita del 4.2% (la risparmio ha perso il 10%), riusciva cosi a risalire a 3335 lire, e cosi la Fiat ordinaria, terminata a 14.760 (—4,6%) si riportava a 14.900 mentre la privilegio, scesa a 9810 (—7,4%) superava di nuovo le 10.000 lire. Nei due gruppi, comunqur i ribassi hanno interessato quasi tutti i titoli, con Ascesa e caduta del Toro (andamento delle quotazioni, indice Comlt, 1972 = 100)