Un rione digiuna «non si campa più» di Giuseppe Zaccaria

Un rione digiuna, «non si campa più» Napoli, in corteo davanti alla prefettura le 126 famiglie di Piscinola Un rione digiuna, «non si campa più» Topi, rifiuti, violenza, droga: «Ci hanno abbandonato» - In prefettura scuotono la testa, «c'è chi sta peggio» NAPOLI — -La città ci abbandona? E noi digiuniamo...-: in una palazzina alla periferia Nord di Napoli, rione Piscinola, corso Vittorio Emanuele. comparto B, quarto isolato, l'altra sera un'assemblea di condominio ha forse aperto nuovi orizzonti alla protesta sociale. Polvere, topi, rifiuti, violenza, droga, estorsioni: -in questo quartiere non si campa più-, riassume Giuseppe Zazzaro, 62 anni, muratore in pensione: -Lo dicevamo da anni e non ci dava retta rtésnmor po*:uwttfi&'&toposto: perché non facciamo lo sciopero della /ante?»."L'idea è stata approvata per acclamazione: quello di PiscinolaMiano è adesso il primo quartiere al mondo che digiuna contro il degrado. La protesta è partita ieri mattina con un piccolo corteo dinanzi alla prefettura e qualche slogan, preliminari all'incontro con un funzionario. I palazzoni di Piscinola, scrìvono i componenti di un «comitato democratico per i diritti degli inquilini», sono ormai ridotti ad «alveari di delinquenti e drogati-, le famiglie vivono «in un incubo continuo di fronte ai soprusi e agli abusi della camorra-. La delinquenza raschia il fondo del barile: anche in un quartiere di edilizia popolare, a due passi da quell'enorme lager che è Secondigliano, chi vuol vivere tranquillo deve pagare. Trentamila lire al mese per un posto-macchina («Afa non sono posteggiatori; .citi, non paga tropo l'auto distrutta.), ventimila a famiglia per le -pulizie-: ed anche se i palazzi restai.o sporchi, chi rifiuta deve aspettarsi furti, intimidazioni o seri fastidi a mogli e figlie. -Ma adesso basta, siamo compatti — giura Luciano Capasso. 47 anni, netturbino —. Finché non ci avranno dato retta, 126 famiglie si sono impegnate a non toccare cibo-. Proprio nulla? -Beh, in casa ìio cinque ragazzi... io comunque non ho mangiato, anche perché non avevo fame-. All' ora di pranzo, anche nelle case di altri -digiunatoli- (Eduardo Marano, Pasquale Mosca. Carmine Castaldo. Abramo Falciano, Ciro Pellegrino) può accadere di cogliere effluvi sospetti, ma in corso Vittorio Emanuele, nell' appartamento di Emiddio Cozzi. 57 anni, cassintegrato dell'Alfasud e ideologo del gruppo, i fornelli sono spenti. Anche perché è U che gli abitagli di Piscinola, hanno stabilito il quartier generale. -Questa è una realtà spaventosa — spiega Cozzi —. Guardatela: palazzi enormi, tutti eguali, costruiti sette anni anni fa e già cadenti. Per strada tappeti di siringhe, bambini che le trovano e si infettano, dappertutto mondezza e vetri rotti. Non c'è un cinema, non c'è un tabaccaio: e poi le minacce, la violenza, le tangenti...-. Gli altri ascoltano e approvano, intervengono solo quando è Cozzi a dar loro la parola. A Piscinola. l'Emiddio è un personaggio: non fu lui, anni fa, a organizzare all'Alfasud il famoso «sciopero del mal di testa», con un intero reparto a marcar visita per dichiarare poi che l'emicrania nasceva dalla scarsità del salario? E ancora lui, l'inverno scorso, a tornare sui giornali per aver chiesto asilo politico a Gorbaciov? La moglie. Immacolata Fernandez, non gli è da meno, la chiamano, «Masaniega». ' Comunque' la "sì'valuti, è certo perù che stavolta la trovata ha colto nel segno. -In prefettura ci hanno detto che interverranno. Aniello De Chiara, il presidente del Consiglio regionale, ha promesso che verrà a trovarci-. In questura, invece, scuotono la testa: «Piscino/a non è certo un paradiso, ma neppure tra le zone più degradate della città-, spiegano. A Secondigliano. Ponticelli, a Marianella le cose vanno molto peggio. Proprio Ponticelli, però, dopo l'orribile storia delle due bimbe violentate e uccise, sembra aver insegnato qualcosa. Eletto a simbolo di un dissesto che è dell'intera cintura napoletana, quel rione ha quasi «schiacciato» gli altri: la polizia ha cominciato a farsi più presente, la criminalità più cauta, la municipalità a Intervenire. Con lo «sciopero della fame» adesso è Piscinola a farsi avanti. Cosa dovranno escogitare adesso le altre aree del degrado? E poi: quelli che'digiunano continueranno a farlo? Giuseppe Zazzaro pensa di si (-Anche se io qualcosa la devo mangiare: sapete, soffro di pressione-). Un'altra delle scioperanti. Maria Luongo sposata Liberti, non pare invece angustiata dal problema: -Da queste parti — dice — con gli stipendi che girano digiunavamo già prima-. Giuseppe Zaccaria

Luoghi citati: Napoli, Piscinola, Secondigliano