Ecco le signorine Ps

Ecco le signorine Ps Piacenza, 44 ragazze entrano alla scuola di polizia Ecco le signorine Ps Hanno vinto il concorso bandito nell'82, ora debbono superare un anno di studi - Potranno accedere a tutte le specialità - I motivi di una scelta DAL NOSTRO INVIATO PIACENZA — Aria insolita nella caserma Cesare Battisti, la scuola di polizia: la sala d'aspetto è zeppa di valigie e sacche, ragazze in jeans si aggirano smarrite per l'ampio cortile, contro i vetri delle camerate si stampano i volti degli agenti giovani e meno che le seguono con gli occhi curiosi. Il vicequestore Maria Luisa Ferrari ha i suoi problemi a tenere assieme il gruppo di ragazze, guidarle verso il pullman che le porterà In un istituto di Bettola dove saranno ospitate, in quanto la caserma Battisti è in fase di ristrutturazione. Belle, abbronzate, tra i 20 e 25 anni (un paio ne hanno 32) sono il primo contingente di 44 ragazze des' ' ■«ate a Piacenza. Con a' ì trecento, che saranno distribuite nelle otto scuole del Paese, hanno vinto il concorso bandito nel lontano 1982 dal ministero dell'Interno, il primo in Italia per donne poliziotto, cioè agenti semplici. Lo diventeranno al termine del corso che durerà un anno e potran¬ no accedere a tutte le specialità, compresa la stradale •dove tenterò di finirci perché a me la moto piace-, commenta Michela Farinazzo. una bruna alessandrina di 22 anni, robusta come una quercia, cintura nera di karaté, II Dan. Pur di frequentare il corso ha abbandonato il fidanzato -perché le donne le vede solo bene a casa. E allora...-. E' stato un concorso molto faticoso e nessuna di queste ragazze pensava di farcela. C'erano 65 mila aspiranti per 1058 posti e ancora adesso non sanno dire se sono state le più brave o le più fortunate. La domanda di ammissione nell'ottobre dell'82 e gli esami due anni dopo a Roma: quiz e test di meccanica e fisica (come funziona la leva, come si smonta e rimonta un rubinetto, l'acqua che entra ed esce dai tubi), poi una prova scritta con quattro domande: su Garibaldi, sulla regione Piemonte, il governo e la violenza. «Giuro che non è stato facile arrivare fin qui — dice Monica Bastida, 22 anni, genovese — e per me ancora di più perché esco dal liceo artistico.. Per fare la carriera in polizia ha interrotto l'ultimo anno di un corso paramedico, voleva diventare vigilatrice d'infanzia al Gasimi, -una scelta ponderata che però non ha entusiasmato mia madre. A me piace il contatto con la gente, vorrei finire in un gruppo cinofilo-. Ogni ragazza ha una sua storia: per molte la polizia è un ripiego, per altre una vocazione e per altre ancora il fascino della divisa. Lo ammette Roberta Pisani, 20 anni, di Genova, -perché è un lavoro affascinante, finito il corso cercherò anche di concludere l'altro, cioè diventare ragioniera: sono all'ultimo anno-. Mentre per Fernanda Marra. 23 anni, nata ad Avellino ma residente a Como, diventare donna poliziotto significa la soluzione di tutti i problemi: -Sono giovane ma posso dire di aver fatto tutti i lavori, compresi quelli sottobanco. Trovare impiego non è facile, quando mi e arrivato il i foglio di ammissione al corso non ci credevo. Sogno, mi ripetevo... non è possibile..., la prova me l'ero persino dimenticata-. Arriva sorridendo il vicecommissario Maria Luisa Ferrari, è in divisa, la sua presenza fa calare il silenzio. Sorride. -Continuate pure, non badate a me-. Ma le ragazze non aprono bocca, lasciano che sìa lei a parlare. E' laureata in giurisprudenza, dirige l'ufficio corsi, studi e documentazione. Spara come Buffalo Bill, è stata la prima del suo corso: -Vedrete che andrà tutto bene, non preoccupatevi-. Se queste ragazze diventeranno poliziotto lo sapranno fra un anno. 45 ore settimanali di lezione: educazione civica, deontologia professionale, leggi di pubblica sicurezza, tecnica operativa, autodifesa, uso delle armi. Per farla breve dovranno assimilare 22 materie. Conclusi i primi sei mesi un esame: nessun appellò per gli esclusi. Dopo questo primo ciclo le ragazze e i ragazzi (questi ultimi a Piacenza sono 73) saranno considerati agenti in prova e al termine dei dodici mesi un nuovo batticuore, quello definitivo. Ma chi rimane avrà la carriera aperta nella Pubblica sicurezza. • Spero proprio di riuscirci — mormora a bassa voce Barbara Del Gamba, vent'anni, bionda, occhi azzurri, un figurino da indossatrice — per entrare nella Polizia ho rinunciato al mio lavoro, sono segretaria d'azienda ma facevo la commessa in una boutique. La Polizia mi piace perché si è sempre a contatto con il pubblico, è un lavoro pieno di movimento-. Il fidanzato ha accettato la sua decisione senza discutere? • Lo credo bene!-, risponde secca. Arriva il pullman che deve portare queste giovani a Bettola, a salutarle c'è il vicequestore Giovanni Adami, direttore della scuola. E' visibilmente commosso. «Auguri, ci vedremo presto, buona fortuna-: Poi commenta che la presenza femminile nella polizia a livello di agenti è un bene, perché la donna deve avere le stesse possibilità dell'uomo. -Poi perché gli agenti maschi saranno stimolati, avranno più ambizione e non vorranno essere secondi ai colleghi in gonna- chiude Paolo De Porcellinis, funzionario della polizia stradale di Roma. Aldo Popaiz