Tutto facile per Oliva che liquida Brunette

Tutto fmile per Oliva ehe liquida Brunette PUGILATO Il mondiale dei superleggeri Wba a Napoli è durato meno di tre riprese: successo dell'italiano per ko tecnico Tutto fmile per Oliva ehe liquida Brunette La prima difesa del titolo da parte del campione ha un po' deluso l'attesa per l'inconsistenza dell'avversario - L'americano condannato fin dalla prima scarica di pugni - Il fratello dello sfidante ha interrotto il match dopo 2'3S" della terza ripresa DAL NOSTRO INVIATO NAPOLI — L'oggetto misterioso Brian Brunette si è rivelato per quello che molti temevano fosse. Nella prima difesa del titolo mondiale dei superleggeri Wba ieri sera sul ring del Palasport di NapoU ricolmo di folla entusiasta, Patrizio Oliva ha letteralmente giocato a palla con l'inconsistente sfidante americano e lo ha costretto ad arrendersi senza nemmeno impegnarsi troppo in poco più di due riprese e mezzo. Nemmeno nove minuti di lotta, anzi, per la precisione, si era al secondo minuto e 38" della terza ripresa quando Tom Brunette, il fratello del pugile americano, vedendo Brian in nettissima difficoltà, ha rotto gli indugi entrando sul ring e facendo interrompere la lotta. Fatto doveroso omaggio all'indiscutibile bravura del campione del mondo che riesce sempre a far apparire i suoi avversari peggiori di quanto siano in realtà, e dopo aver riconosciuto che Bru¬ nette si è presentato sul ring letteralmente prosciugato dagU sforzi fachireschi fatti per rientrare nel limite di peso dei superleggeri, ci si deve domandare ora in base a quale mistero poco glorioso della boxe americana il pugile del Minnesota sia riuscito ad entrare nelle classifiche mondiali. Può sembrare ingeneroso verso Patrizio guastargli la festa davanti al suo pubblico sistemando con giudizi tanto crudi il suo primo avversario, ma. cosi come il cronista, tutti attorno al ring napoletano hanno capito subito al primo scambio di pugni l'enorme divario tra un professionista di assoluto valore come Patrizio ed un pugile forse soltanto per hobby, armato in pratica solo del coraggio dell'incoscienza. Al primo pugno ci si è chiesti insomma soltanto fin quando sarebbe durato il match e si è capito che Oliva determinato a dare finalmente spettacolo di fronte al suo pubblico non avrebbe concesso mólto al suo avversario e lo avrebbe inesorabilmente assaltato abbreviando lo spettacolo ma rendendolo più emozionante. Quando Brian Brunette si è presentato sul ring scortato da quattro baldi giovanotti in divisa da antichi legionari romani si è dovuto ammettere che almeno come personaggio l'americano ha recitato fino in fondo il suo ruolo. Al primo colpo di gong dell'arbitro canadese Guy Yutras (che ricordiamo molti anni fa avversario di Burruni sul ring di Torino) Brian Brunette si è scagliato subito baldanzosamente all'attacco attuando una guardia frontale molto raccolta. Ma Oliva non si è fatto intimorire dalla baldanza dell'avversario e ha messo subito in azione il suo splendido jab sinistro doppiato frequentemente dal diretto destro. Brunette ha immediatamente sentito i colpi di Oliva e già nel corso del primo round ha sbarellato frequen temente facendosi cogliere scoperto dai colpi d'incontro del campione del mondo che con la sua metodica azione gli ha praticamente chiuso l'occhio sinistro. L'americano ha chiuso in piedi il primo round con molta difficoltà mostrando soltanto un grande coraggio ma senza riuscire in pratica a dare un solo pugno ad un avversario troppo bravo per lui. Nel secondo round Oliva ha rallentato un po' il ritmo concedendo a Brunette di rifiatare e cercando cavallerescamente di offrire all'avversario l'occasione per dimostrare la validità dei suoi schemi tattici. Ma lo statunitense ha continuato a subire anche se i colpi di Oliva affondavano raramente sul bersaglio. Nel terzo round tuttavia Patrizio resosi conto che era inutile sperare che Brunette potesse dare quello che non aveva, di doti pugilistiche ha spinto il piede sull'acceleratore, ha caricato tre maligni destri consecutivi e sul terzo Brunette ha barcollato visto samente sulle corde. A que sto punto Tom Brunette, il fratello dello sfidante, ha deciso che era meglio evitare ulteriori colpi al pugile e ritirarsi nella maniera più dlgnirosa possibile. L'arbitro canadese ha interrotto senz'altro la lotta e Patrizio Oliva dal microfono dello speaker ha ringraziato il pubblico napoletano finalmente amico con lui. Questo è stato comunque il primo capitolo della vita di Oliva come campione del mondo, un capitolo che ha un po' deluso l'attesa per l'Inconsistenza dell'avversario. La prossima puntata in novembre dovrebbe essere tuttavia con uno sfidante di ben altro calibro: potrebbe essere l'attuale campione d'Europa Terry Marsh ma può anche darsi che salti fuori un avversario americano. Gianni Pignata Campionato del mondo pesi superleggeri Wba. Patrizio Oliva (Italia) detentore, kg 63,100 batte Brian Brunette (Usa), sfidante, kg 63,500 per kot dopo 2'38" delia terza ripresa. Napoli. Patrizio Oliva (a sinistra) subito all'attacco contro i! frastornato Brunette, che saprà resistere meno di 9 minuti

Persone citate: Brian Brunette, Gianni Pignata, Patrizio Oliva, Terry Marsh, Tom Brunette

Luoghi citati: Europa, Italia, Minnesota, Napoli, Torino, Usa