Fiorentina è «spareggio» con il Como

Fiorentina, è «spareggio» con il Como Solo la vittoria, nella neutrale Bologna, eviterà ai viola una clamorosa eliminazione Fiorentina, è «spareggio» con il Como Berselllni manda in campo una squadra d'attacco con Di Chiara e Baggio accanto al tandem Diaz-Monelli FIRENZE — Al campionato mancano ancora otto giorni, ma per la Fiorentina è già tempo di esami. Oggi, davanti alla neutrale gente bolognese, si giocherà la Coppa Italia contro il Como. Partita delicatissima, non solo sotto il profilo tecnico. La Fiorentina è ancora alla ricerca di una sua identità, per non dire di se stessa. Le manca non solo la continuità, ma anche una tenuta atletica soddisfacente e, ora, le occorre soprattutto una manovra che confini con la logica. Anche contro l'Empoli, in attesa dei lampi di Roberto Baggio, si è vista una Fiorentina ad un passo dalla disperazione tecnica. Il gioco degli interscambi (come preferisce chiamarlo Bersellim, anziché usare la parola «zona») funziona raramente. La difesa dei fiorentini non è abituata a quel sistema che prevede, fra le altre novità, anche il fuorigioco. Le altre risiedono in un centrocampo che, globalmente, stenta e annaspa. Orlali è già in buone condizioni, alla Fiorentina serviranno le doti d'esperienza e di saggezza che si accomunano nel vecchio centrocampista viola. Baggio è già sui giornali, con fior di titoloni, ma nell'insieme il reparto centrale fiorentino non piace. Dolori anche in attacco dove alla condizione eccellente di Monelli corrisponde quella assai approssimativa di Diaz. Con queste premesse, la Fiorentina tenta di agguantare il posto disponibile per la fase successiva della Coppa Italia. Bersellini è 11 suo grande esperto in fatto di Coppa Italia. Ne ha vinte tre (due all'Inter ed una alla Sampdoria) è arrivato in finale anche nella scorsa edizione (persa dalla Samp contro la Roma) ma ora rischia di uscire. 'E' stata una Coppa Italia — spiega Bersellini — assai difficoltosa per un motivo molto semplice: la Fiorentina ha un allenatore nuovo per una squadra nuova. Dovete sapere che non sono mai riuscito a superare brillantemente la prima fase della Coppa nazionale ogni volta che arrivavo in un nuova società*. Non cambierà idea sull'impostazione tattica. Ha scelto la zona (o gli interscambi) e non la tradirà mai: 'Diventerà la nostra caratteristica principale. Intravedo qualcosina, dei miglioramenti, ma ancora dobbiamo perfezionarci*. Perché è stata una Coppa Italia tanto sofferta per i viola? Risponde Bersellini: «Cosi com'è formulata adesso, la Coppa Italia t) un'arma a doppio taglio: le squadre di C, che tecnicamente si stanno evolvendo, arrivano a queste partite in condizioni perfette perché vogliono il risultato storico. E spesso lo ottengono. La Fiorentina, per il lavoro svolto a Nevegal e poi a Serramazzoni, è un po' in ritardo*. E ora la favorita numero uno resta la Casertana, squadra di serie C, mentre dietro si battono per il secondo posto tre formazioni di serie A: Fiorentina, Empoli e Como. «Gid, proprio così*, ammette Bersellini. Il momento nero della Fiorentina è ben rappresentato da Ramon Diaz. Oggi, contro 11 Como, ha un appuntamento importantissimo: il gol. Non può fallire, E per la battaglia di Bologna, la Fiorentina avrà un assetto offensivo. Insieme con il tandem d'attacco Diaz-Monelli giocheranno Di Chiara (prima partita a tempo pieno) e Baggio. Alessandro Rialti