Il Torino cerca una conferma
Il Torino cerca una conferma Al Comunale contro l'Avellino che spera di acquistare Schachner Il Torino cerca una conferma Radice chiede il gol a Dossena, ma il giocatore parla soprattutto di gioco di squadra. TORINO — Ecco il Dossena che vuole Radice. Fa segnare i compagni, ma soprattutto cerca lui stesso la via del gol. A Pisa ne ha realizzato uno molto bello, dopo uno scambio in velocità con Kieft, aiutando il Torino ad ottenere una vittoria in trasferta importante per la classifica di coppa e per il morale della squadra. Commenta Radice: •In allenamento proviamo spesso queste combinazioni di gioco ed a Pisa siamo riusciti ad applicare nel migliore dei modi i nostri schemi. Nel calcio moderno il gol non è più prerogativa solo degli attaccanti, ma bisogna riconoscere che nel Torino questa caratteristica è ancora più accentuata. Ed a Dossena in particolare chiedo di impegnarsi di più nel cercare la porta avversaria*. Ma il centrocampista granata non sembra tanto disposto ad entrare in una parte che istintivamente rifiuta. In sostanza non si sente un goleador aggiunto di questo Torino che segna con il con¬ tagocce. Spiega: *A Pisa mi è andata bene. Lo scambio con Kieft è stato perfetto ed il gol è arrivato in maniera quasi naturale. Ma anche la fortuna ha avuto un ruolo importante. Lo scorso anno ci provavo, ma la palla non voleva saperne di entrare in porta. Quest'anno forse gira in modo diverso, però non accetto di interpretare parti che non mi spettano. Il mio gioco è quello di sempre: non sono un leader di questa squadra, ma solo un giocatore che cerca di dare il massimo, partita dopo partita. Esattamente come i miei compagni*. Però proprio da parte degli altri granata, c'è una certa tendenza a considerare Dossena come «l'uomo nuovo» del Torino. E qualcuno (vedi Sabato) promette già di imitarlo, a tutto vantaggio di una squadra sempre costretta a dare il massimo per raggiungere anche i traguardi meno difficili. Commenta Dossena: «Dopo la brutta partita di Modena, a Pisa abbiamo ripreso a lottare come Sappiamo. Non siamo una squadra da spettacolo e non potremo mai permetterci pause, né di speculare sul risultato per non rischiare la batosta. E' una situazione scomoda, ma ormai siamo abituati a soffrire su tutti i campi*. Ed anche stasera contro l'Avellino non sarà una passeggiata. I granata vogliono innanzitutto cancellare la brutta partita contro il Siena (prima e finora unica esibizione casalinga) e poi ottenere i punti (o forse anche solo il punte, indispensabili per superare il turno di coppa. Conferma Radice: «La classifica non ci dà tranquillità, quindi voglio vincere per avere la certezza della qualificazione. Anche l'Avellino spera di farcela, quindi credo che le emozioni non mancheranno*. Dossena è dell'idea dell'allenatore: •L'Avellino farà di tutto per dimostrare di meritare la qualificazione. Ma questo non può intimorirci La vittoria di Pisa ha confermato i nostri progressi, ma neppure le incertezze delle partite precedenti ci hanno spaventato, perché gli alti e bassi in questo periodo sono normali ». Indisponiteli Zaccarelli e Mariani, Radice conferma la squadra vittoriosa a Pisa, con una «panchina» ancora giovanissima. L'Avellino è arrivato ieri mattina a Torino. Assenti Tovalieri e Dirceu (l'ultimo, per ritardi nel tesseramento, non potrà giocare che in campionato). Sarà vicino alla squadra il presidente Graziano che punta ancora su Schachner. La voce su Progna è meno valida, Vinicio come liberi ha già Zandonà e Romano. Fabio Vergnano Torino: Lorieri; Corradini, Francini; Cravero, Junior, Ferri; Beruatto, Sabato, Kieft, Dossena, Comi. In panchina: Copparoni, E. Rossi, Di Bin, Bellatorre, Lerda. Avellino: Di Leo: Ferroni, Pecoraro; Gazzaneo, Amodio, Zandonà; Agostinelli, A. Bertoni, Cecconi, Colomba, Alessio. In panchina: Zaninelli, Boccafresca, Garuti, Grasso, Di Lascio.
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