Da disoccupato a regista è il miracolo di Raitre
Da disoccupato a regista: è il miracolo di Raitre Franco Martino ha vinto il premio per la sceneggiatura inedita: la giuria lo ha scelto su 1010 concorrenti Da disoccupato a regista: è il miracolo di Raitre Realizzerà per la tv «Singolo» e nel suo lavoro sarà seguito da Scola e da Pirro - in una cosi grande partecipazione, la mancanza di futuro di molti giovani VENEZIA — Se a Venezia il weekend è assorbito dagli impegni letterari e folcloristici, al Lido si guarda già al futuro e non solo perché quella odierna è la giornata di Aliens e della sua ormai popolare protagonista, Sigourney Weaver. Ieri infatti si è parlato molto del concorso • Opera Prima- di Raitre che ha richiamato al Lido Ettore Scola, Ugo Pirro, Marco Leto, i quali facevano pai te, assieme a Gianluigi Rondi, Giuseppe Rossini, Giovanni Grazzini e Francesco Rosi, della giuria selezionatrice. L'iniziativa, che si propone di inserire nel giro cinematografico nuovi autori, ha ottenuto un successo indubbiamente clamoroso e insperato: 813 copioni, sceneggiati da 1010 giovani (età media 30-35 anni), sono stati esaminati dalla giuria dopo che c'era stata una prima cernita, dalla quale vennero eliminate altre 640 sceneggiature. Il concorso è stato vinto da Franco Martino, un giovanotto romano di 27 anni con alle spalle un'esperienza televisiva fatta a Tele-Capodistria. E adesso, nel giro di sei mesi, Raitre gli offre l'opportunità di realizzare la sua opera prima intitolata Singolo. E' la storia, forse autobiografica, ambientata a Sabaudia, di un giovane che vive un'esperienza di destra, e che attraverso vicende amorose e civili approda ad una presa di coscienza. L'aspetto inedito dell'operazione sta nel fatto che Scola, Pirro e gli altri giurati si sono impegnati a seguire questo nuovo autore durante la preparazione del film e nel corso delle riprese. «Siamo curiosi — sottolinea Scola — di conoscere questo giovane, anche perché abbiamo qualcosa da suggerirgli sulla sceneggiatura. Poi, comunque, non lo abbandoneremo. E non trascureremo neppure gli altri autori che pur avendo scritto del buoni copioni non hanno nessuna esperienza alle spalle. Questi giovani vanno aiutati. Il fatto che 1750 di loro dedichino due mesi della loro vita ad un simile concorso, anche senza speranze per alcuni, è indice proprio della disoccupazione e della man¬ canza di futuro». Oltre al copione vincitore di Franco Martino la giuria ha segnalato all'industria privata e pubblica altre 11 sceneggiature meritevoli di essere portate sullo schermo, e l'Istituto Luce attraverso il direi- tore generale Antonio Manca ha già espresso la disponibilità per una lettura dei soggetti. «Da questo concorso di Raitre — osserva Ettore Scola — è emerso tra l'altro che i giovani autori di oggi si dedicano a temi civili e generali, quasi tutti legati alla realtà italiana. Poche invece le storie fantasiose, sebbene tra ì copioni scartati ce n'era uno di fantascienza, la cui realizzazione sarebbe costata una decina di miliardi, e che sarebbe certamente piaciuto a... Lucas». Guardando sempre al futuro l'Istituto Luce, per la stagione 1987-8S, è interessato ai nuovi film di Ermanno Olmi, Giuliano Montaldo e Florestano Varani. Nel frattempo però spera di raccogliere i frutti dei molti investimenti fatti per la corrente stagione. Storia d'amore di francesco Maselli. in concorso a Venezia, nella prima giornata di uscita nelle sale cinematogra¬ fiche pubbliche ha incassato 3 milioni e 800 mila lire a Milano, 3 milioni e 650 mila a Roma, 3 milioni a Napoli. 2 milioni e 100 a Torino e 1 milione e 800 mila a Bologna. Ernesto Baldo
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