Mia per sempre in fotografia

Mia per sempre, in fotografia «X» del norvegese Einarson, un'opera prima in concorso Mia per sempre, in fotografia VTTNFÌy^TA Confini n o/i In ^otfi-mnn n ri ni in VENEZIA — Conclusa la Settimana della critica, col suo carico di opere prime, spesso di valore (per esempio il francese Assayas, l'indiano Krishen), è cominciata la sfilata dei debuttanti ufficiali, quelli ammessi al concorso dei Leoni. Tanto per non lasciare spasi liberi e per portare a tre la dose quotidiana del concorso. Ieri ha cercato di farsi notare il norvegese Oddvar Einarson con X. Einarson è nato a Oslo, ha 36 anni, ha studiato pittura e fotografia, è autore di numerosi cortometraggi sperimentali, ha ricevuto premi: insomma, un anticonformista apprezzato, un irregolare regolare. Forse X avrebbe guadagnato a restare nei limiti del cortometraggio, perché non c'è vera storia e ogni qualità è racchiusa nella condensazione della fotografia, il resto è una specie di torva o imbarazzata ripetizione. T Tri fri tnnrn fr\ un *\r\' c+rnlim n tr\ in iirtn Oc/y Un fotografo un po' stralunato in una Oslo un po' lunare incontra per strada una ragazzina di quattordici anni che gli chiede: «Hai una casa?». Incomincia una convivenza in cui la ragazzina ha il sopravvento amoroso e pratico. Lui la fotografa, la contempla e l'abbraccia; lei l'istruisce, lo protegge, ma spesso l'abbandona. E' una bambina adulta, di pochissime parole, con una bocca molto bella e un corpo infantile: -Sono stata la prima donna per te?.. Si capisce che lui vorrebbe tenerla per sempre, magari sposarla: ma è un amore impossibile, la traccia più duratura sembra quella di certi ingrandimenti fotografici, particolari rubati mentre lei pareva tranquilla. Einarson progetta un cinema povero, un •film di strofe-; legittima ambizione, deve trovare la misura e lo sviluppo narrativo. s. r.

Persone citate: Assayas, Leoni, Oddvar Einarson, X. Einarson

Luoghi citati: Oslo, Venezia