E Milstein premiato trionfa con 27 minuti a tutto Bach

E Milstein premiato trionfa €on 27 minuti a tutto Baeh E Milstein premiato trionfa €on 27 minuti a tutto Baeh VENEZIA — Otto minuti di applausi per un coinvolgente concerto di 27 minuti, interamente dedicato a Bach. Così si può sintetizzare la grande serata del premio «Una vita nella musica» che ha visto protagonista Nathan. Milstein, il celebre é longevo violinista russo-americano. Molta bella gente l'altra sera alla Fenice: perfino il -palcoscenico è stato trasformato in una grande palco. I veneziani che di musica se ne intendono c'erano tutti, e con loro anche ammiratori di Milstein arrivati da ColoHia, Londra, Firenze, Milano. Presenze che si spiegano col fatto che il coetaneo di Vladimir Horowltz, col quale si esibì «in duo» negli Anni 20, era assente dai palcoscenici italiani da 23 anni, sebbene sia sempre rimasto legato al nostro Paese. •Amo Venezia — ha confessato l'altra sera — perché ci sono venuto da bambino, e nel 1927 ho suonato per la prima volta alla Fenice. Allora non c'erano però questi riflettori della televisione, che rovinano 11 mio Stradivario del 1716». •E', sempre bravo! Un fenomeno, e non dimentichiamo che ha 82 anni, e questa sera non ha forzato la mano sinistra: sarebbe stato crudele fargli suonare Brahms». E' il commento, a caldo, del pianista veneziano Eugenio Bagnoli, l'italiano che meglio conosce Nathan Milstein, e che avrebbe dovuto accompagnarlo nella Sonata N. 3 per violino e pianoforte di Brahms. I medici, all'ultimo momento, hanno sconsigliato il grande e ancora bravissimo vecchio ad affaticare le dita della mano sinistra, soprattutto adesso che è reduce da un periodo di cure termali ad Abano. Per convincere il tenace Milstein a rinunciare a Brahms, i medici hanno insistito sul fatto che «un eccessivo affaticamento avrebbe potuto compromettere l'Imminente tournée negli Stati Uniti». In Usa sono previsti 21 concerti, tra il 20 settembre e la fine di ottobre. Milstein e Bagnoli non si esibiscono assieme da trent'anni, cioè dal giorno in cui, a Monaco di Baviera, dopo 10 anni di tournée in tutto il mondo decisero di separarsi. «Lui — racconta Eugenio Bagnoli — è un duro, un trascinatore. Io sono veneziano, un po' come l'acqua stanca, che giorno dopo giorno rode il palo, finché un giorno il palo cade e cosi è accaduto à Monaco di Baviera. Dalla sera al mattino, abbiamo deciso di non suonare più assieme. Questo taglio brusco non ha però Intaccato la nostra stima reciproca. Tant'è vero che negli anni successivi ci siamo visti spesso». Bagnoli aggiunge sorridente: «E' comunque difficile che Milstein si risparmi nel suol concerti». e. b.

Luoghi citati: Abano, Firenze, Londra, Milano, Monaco Di Baviera, Stati Uniti, Usa, Venezia