In ferie nel Bellunese con un gruppo di Comunione e Liberazione

In ferie nel Bellunese con un gruppo di Comunione e Liberazione In ferie nel Bellunese con un gruppo di Comunione e Liberazione Laureando in Economia, partecipava ad una settimana di dibattiti con 180 compagni: durante un'escursione è precipitato dal sentiero • A Grosseto uccisi in uno scontro due giovani di Ivrea Ventiquattro anni, è morto in Val Badia, nel Bellunese, precipitando In un burrone dopo un volo di circa 30 metri. Si chiamava Marco Andreoni. abitava in via Bardonecchia 61 con il padre. Luigi, funzionario del Gruppo finanziario tessile e una sorella diciannovenne, Rina. Universitario, all'ultimo anno di Economìa e commercio. Marco Andreonl stava trascorrendo con un gruppo di 180 studenti torinesi, tutti di Comunione e Liberazione, una breve vacanza a Corvara: una settimana di dibattiti e confronti sui problemi dei giovani, della società, in un'ottica cristiana, come è nella tradizione e nello spirito di quella Comunità. L'escursione era uno dei momenti di svago tra le molteplici attività quotidiane. La disgrazia giovedì pomerìggio, verso le 17,30. Racconta don Primo Soldi, che accompagnava il gruppo di universitari torinesi: «Marco era in testa alla colonna. Un sentiero stretto, ma non difficile. Rideva, scherzava. Si è ferma¬ to per far passare alcuni amici. Ha posato il piede su una roccia, sul ciglio di un burrone. Una pietra si è mossa, è caduto nel vuoto. Due, tre balzi, il corpo è rotolato trenta metri più in basso». Paolo Clot. 22 anni, è stato tra i primi a raggiungere 11 corpo: -Sono studente in medicina, mi sono subito reso conto che Marco era in condizioni disperate. Abbiamo tentato di rianimarlo con respirazione artificiale e massaggi cardiaci. Tutto inutile. Un'ora dopo è giunto l'elicottero di soccorso, ma lui era già morto». Il corpo è stato portato a valle. Oggi, alle 14,30. 1 funerali a Leveso (Belluno), dove è la tomba della mamma di Andreoni, Rina, morta due anni fa. ir Altri due giovani, abitanti ad Ivrea, sono morti in un drammatico incidente stradale avvenuto a pochi chilometri da Grosseto, sull'Aurelia. La loro auto, una Renault 5, si è scontrata frontalmente con una Citroen. Un amico, di Caserta, che viaggiava con loro, è deceduto alcune ore dopo il ricovero in ospedale; altre quattro persone sono rimaste ferite. Forse un malore o un colpo di sonno è stato causa dallo scontro, molto violento, fra le due vetture che proce devano a forte velocità. L'incidente è avvenuto alle porte dell'abitato di Braccagni, poco dopo le 6 di ieri. La Renault, diretta verso Roma, era guidata da Alessandro Argamante, 25 anni, abitante ad Ivrea in via Aldisio 8, studente all'ultimo anno di informatica. Sull'auto c'erano Hiroshima Paterno Castello di Carcaci. 24 anni (anche lei di Ivrea, via Aldisio 8, studentessa, amica d'infanzia di Argamante) e un giovane di Caserta. Maurizio Canettl, 23 anni. Argamante è morto sul colpo, il corpo imprigionato tra le lamiere. La giovane amica e Canetti sono deceduti dopo il ricovero all'ospedale di Grosseto. Sulla Citroen viaggiava una famiglia di Latina, padre, madre e due figli: il conducente è grave. * Luigi Marangon, 26 anni. Salerano Canavese, è rimasto imprigionato sotto la ruspa che stava manovrando. L'operaio lavorava su una strada in costruzione nella frazione Vernos di Oyace, in Valle d'Aosta. Una collinetta è franata travolgendo la draga.

Persone citate: Alessandro Argamante, Andreoni, Argamante, Aurelia, Canetti, Luigi Marangon, Marco Andreoni, Paolo Clot, Primo Soldi