«Buscetta deve tornare libero» di Francesco Santini

«Bus€Bfta deve tornare libero» Palermo, inattesa richiesta del difensore al processone contro la mafia «Bus€Bfta deve tornare libero» DAL NOSTRO INVIATO PALERMO — Ancora sorprese nell'aula bunker, al processo alle cosche mafiose: si presenta l'avvocato romano Armando Costa e chiede la scarcerazione Immediata di Tommaso Buscetta, 11 grande pentito di Cosa Nostra. La corte è In Imbarazzo. I giudici popolari, nello smarrimento. Le parti civili si consultano: don Masino Buscetta è negli Stati Uniti, rinchiuso nella Correctional Center di New York, ma negli Usa non ha alcuna pendenza giudiziaria. E' In prestito alla giustizia americana con la quale egli collabora e sono scaduti 1 termini di carcerazione. Il presidente Giordano si riserva di decidere. La prossima camera di consiglio è fissata sul tema Buscetta. Il padrino è assistito a New York dalla Commissione per la sicurezza dei testimoni. Una legge speciale lo tutela, l'Fbi ne garantisce l'incolumità. I termini di t carcerazione preventiva per associazione mafiosa sono scaduti' da tre giorni ed Armando Costa dice: «A questo punto è doveroso consentire all'uomo che ha permesso di sconfiggere le cosche di tornare in libertà al più presto*. Cosi don Masino, a Quattro anni dall'arresto, si prepara a lasciare il Correctional Center. La giustizia americana si è Impegnata a trovargli, con un lavoro, una nuova Iden- tita. Nel contratto di «collaborazione» che è stato sottoscritto per lui, c'è un assegno. S'è parlato di quarantamila dollari: serviranno a Buscetta per 11 primo periodo di libertà. Inoltre se 11 boss dei due mondi lo riterrà opportuno, un chirurgo è pronto a dargli una nuova fisionomia. Buscetta, difficilmente, si farà correggere 1 lineamenti dal bisturi. In aprile, a Palermo, nel confronto drammatico con il boss Pippo Calò, disse: -So che mi volete morto, ma io non ho paura: tutto è stato messo nel conto». Dalle gabbie del bunker duecento detenuti lo insultavano. Buscetta, con un gesto distratto della mano, disse platealmente: «Poco conto, poco conto, voi non siete uomini d'onorem. Si prepara una camera di consiglio delicata e difficile. Con la libertà a Buscetta, s'apre il solco per un altro centinaio di imputati. La scadenza per decorrenza dei termini è fissata per fine ottobre. Per frenare l'emorragia del mafiosi, i funzionari del ministero di Grazia e giustizia hanno Indicato la via del soggiorno obbligato e della cauzione. Alla sbarra, in febbraio, gli Imputati erano 485. Alcuni stralci e la quota del maxiprocesso s'è abbassata: 466. Ora si arriverebbe sui 370. Dice Frino Restivo, un penalista di nome, difensore di imputati di primo piano: Ogni colpa è da attribuire ai maxiprocessi: schiere di imputati, milioni di pagine, per questa nuova moda di imbastire i megadibattimenti. Gli avvocati hanno rimediato con il proprio senso di responsabilità e con il sacrificio personale: abbiamo fatto quanto c'era stato domandato*. Tra 1 personaggi usciti di scena c'è don Tano Badalamenti, boss della droga, re della pizza connection, detenuto negli Stati Uniti. Folto, e di prim'ordlne, il numero dei latitanti. S'apre l'elenco con Toto Riina e Bernardo Provenzano. Ma la caccia ai latitanti è densa ed il lavoro degli Investigatori sembra ad una svolta. Quanto a Badalamenti, maggiore «fonte» di Tommaso Buscetta. dovrebbe essere interrogato negli Stati Uniti dai giudici italiani. La missione della corte In Usa è prevista per ottobre. E di Buscetta s'è parlato, ancora Ieri, in aula. Al pretorio, la signora Maria Corleo. E' la cognata di Ignazio Salvo. 11 grande esattore di Salemi. Suo marito era l'Ingegner Lo Presti: è stato eliminato nell'82 dalla lupara bianca. Avvocato Galasso: .Può dirci, signora Corico, qualcosa sul rapporti tra gli esattori Salvo e l'impresa Cassina?*. Corleo: .Non sono in grado di rispondere: mio marito aveva con loro alcuni rapporti, ma io non so se i Salvo e l'ingegner Cassina erano, tra loro, in affari*. Avvocato Galasso: -Ha mai conosciuto Tommaso Buscetta?*. Corleo: «Si, l'ho conosciuto sotto il nome di Roberto. Fu in casa mia. Ma non ho mai gradito questintromissione...*. Avvocato Galasso: .In che periodo Buscetta fu in casa sua, signora Corleo?*. Corleo: -Mi lasci ricordare: mio marito fu arrestato nell'Sl, nell'82 scomparve: fu nell'80, nell'inverno dell'80 che conobbi Buscetta in casa mia col nome di Roberto*. Di Tommaso Buscetta ha detto qualcosa anche il dottor De Luca, ex capo della Criminal poi di Palermo, ora vicequestore. Tonino De Luca ha ricordato di avere incontrato Tommaso Buscetta in via della Croce Rossa 81, nello stesso stabile nel quale abitava 11 commissario Cassarà ucciso dalle cosche. «Lo incontrai nelle scale. Anche io abitavo II. Buscetta bussava alla porta di Jolanda De Aimagro: andava a trovare suo figlio Benedetto. Ma Buscetta, allora, era in permesso: glie lave va accordato il giudice di sorvegliamo di Torino, ed eravamo nel maggio del 1980*. Francesco Santini Palermo. Mariella Corteo depone al maxiprocesso (Tel. Ansa)