Amore cinese a Parigi

Amore cinese a Parigi SORPRESE AL FESTIVAL D'AUTQMNE Amore cinese a Parigi PARIGI — La Cina è la grande protagonista dell'edizione del Festival d Automne. la trimestrale rassegna internazionale di teatro, musica, danza, che sta per aprirsi, puntuale come ogni anno, a Parigi. Duecento sono infatti gli artisti della Repubblica Popolare Cinese che saranno ospiti di quattro grandi sale teatrali dal 18 settembre al 7 novembre, impegnati a offrire un saggio di millenarie forme espressive della propria civiltà spettacolare. Al Mogador, nel corso di settembre, i cinesi proporranno agli incuriositi parigini due stili diversi d'opera, quel loro particolare spettacolo totale in cui si mescolano la musica, il canto, il dialogo, la pantomima, la gestualità fortemente stilizzata, il trucco altamente simbolico, la danza, la lotta e l'acrobatismo. Nello stile Hunqu. sviluppatosi, sotto i Ming, nel sedicesimo secolo, la compagnia di Nanchino, ricostituitasi dopo le vicissitudini della rivoluzione culturale, proporrà un classico cinquecentesco, Il padiglione delle peonie, storia avventurosa dell'amore impossibile tra Liniang. figlia di un potente governatore, e Liu Mengmei, un giovane letterato che le è comparso, bellissimo, in sogno. Nello stile Yueju, la cui tradizione è secolarmente tramandata da compagnie di sole donne, la compagnia di Shanghai allestirà invece la versione teatrale di un famoso romanzo del Settecento, tradotto anche in italiano. Il sogno della Camera Rossa: un'altra storia d'amore tragica, sullo sfondo della crisi della classe feudale, quella di due altolocati cugini, il fanciullo Giada Magica e la bimba Giada Cupa. Ni la Sala Gemier, a Chaillot, '.erra offerto un saggio del teatro di marionette ad alto fusto, tipico della regione di Shanxi. Diciassette animatori e quindici musicisti si esibiranno nel cosiddetto «teatro degli uomini in legno» in uno spettacolo avventuroso e fantastico. Il re delle scimmie attacca tre volte lo scheletro bianco, folto di apparizioni magiche, come quella del leggendario Rospo d'oro. Alle Bouffes du Nord tocca ospitare invece il «teatro della terra», cioè il teatro ma- scherato della regione di Guizhu. Gli attori di questa provincia cinese d'alta montagna portano le maschere sulla fronte, guardano attraverso la bocca della maschera, ed hanno il resto del volto velato. Sono esclusivamente uomini, clie non a caso s'impegnano ih violente epopee guerriere, con molti duelli e molti morti in scena, come il titolo stesso del loro spettacolo suggerisce. Fan Li Hua cattura e libera tre volte Xue Dinqsham. Ma è nel Grande Foyer, sempre a Chaillot. che verrà proposto il tipo di spettacolo più singolare, quello che anima in Cina le sale da tè: marionette a filo, ballate popolari, musica classica eseguita da solisti, musica corale accoglieranno ogni sera, dal 2 al 26 ottobre, i parigini che vogliano rivivere l'atmosfera di questi ritrovi tipici, in cui i cinesi si radunano per discorrere, leggere, giocare a carte, e bere la bevanda nazionale. Molta Cina dunque (come l'anno scorso molta India), ma non Cina soltanto nella prestigiosa rassegna che Michel Guy dirige con grande rigore e con molto prestigio sin dalla sua fondazione. Per limitarci al teatro (della danza si discorre qui a fianco) abbondano le prime mondiali: come quella che dal 18 settembre vedrà Bob Wilson alla guida dell'American Repertory Theatre nell'Alcesti di Euripide; o quella che vedrà il tedesco Klaus Michale Gruber impegnato nell'inedito per la Francia Racconto della serva Zerlina di Herman Broch. Aperto da sempre agli stranieri (c'è anche l'americano Richard Foreman. al Centre Pompidou, in uno spettacolo musicale dal titolo almeno singolare, Africanus instructus), il Festival d'Automne non dimentica tuttavia i talenti nazionali; il drammaturgo-rivelazione dell'ultimo biennio. Valere Novarina. presenta un suo Discours aux animaux, e quel geniale e di vertente one-man-show che è Jerome Deschamps promette uno spettacolo nuovo di zecca. Les petits pas. Guido Davico Bonino