Gli azzurri del doping conquistano l'argento

Gli azzurri del doping conquistano l'argento CICLISMO Nella Cento Chilometri dominata a sorpresa dagli olandesi e contrastata dal vento Gli azzurri del doping conquistano l'argento Crollano i favoritissimi quartetti dell'Est - Poli, Podenzan a, Vanzella (i tre che dal 9 settembre dovranno scontare un mese di squalifica) e Scirea sono sempre stati nelle primissime posizioni DAL NOSTRO INVIATO COLORADO SPRINGS — il quartetto italiano e giunto secondo nella corsa mondiale del 100 chilometri, ai 2000 metri di Colorado Sprlngs. Ha vinto l'Olanda, non considerata da nessun pronostico, nemmeno degli olandesi, con Tom Cordes, Qer.rit de Vries, John Talen e Rob Harmellng. che si è staccato dopo 75 km. Il nostro argento è imbarazzante: tre azzurri su quattro, cioè Bros Poli, Massimo Podenzana e Flavio Vanzella, dal 9 settembre patiranno un mese di squalifica per doping, e hanno gareggiato qui dopo grosse acrobazie burocratiche della nostra federazione. Il gioco di giocare a essere stranieri, e dunque di chiedere cosa vale questa medaglia, è doveroso, con le scuse a ragazzi che hanno faticato e che sono stati vittime di cagliostrerie ad essi comandate. La corsa si è disputata in un ambiente Irreale per il ciclismo: lontanissima periferia di Colorado Sprlngs, l'enorme comprensorio dell'Air Force Academy, cioè della più grande scuola di aviazione militare del mondo, i prati, i boschi, gli impianti sportivi per 1 cadetti, 11 loro stadio per il football americano. E in mezzo, come poveri zingari, ecco attendati quelli del ciclismo mondiale, con installazioni sommarle di tela sbattuta dal vento, con le loro camionette dalle carrozzerie sgualcite, e nessun telefono, nessun televisore, anche perché qui non erano previste, ieri, riprese televisive. Le partenze sono cominciate alle 10, in Italia le 18, una squadra a tre minuti dall'altra, venti al via. L'Italia ha preso il via terzultima (fu bronzo «in casa» lo scorso anno), davanti a Cecolovacchia e Urss, argento e oro a Treviso 1985. Più belli i nostri di tutti, con pelle azzurra, biciclette anch'esse azzurre e cangianti al sole dal blu al turchese. Nessun fischio con■ ' tro gli''Italiani «dopati., non sappiamo se per Ignoranza o indifferenza. Come per lavarsi con la fatica più dura e quindi più lustrale, 1 nostri sono partiti subito velocemente, secondi al km 25 a 38" dall'Olanda e davanti per 5" ai tedeschi dell'Ovest. Staccato tutto l'Est europeo favoritissimo, cioè Urss, Cecoslovacchia, Germania Est e Polonia. Sempre il vento, che con le ruote lentlcolari, specie se due per bici come aveva l'Italia, disturba assai, per via dell'effetto-vela su superfici compatte: a meno che soffi esattamente da dietro. Nella prima metà della gara — 4 giri di un circuito di 25 chilometri, con una piccola salita, però sempre strada bella, larga, e curve quasi lnawertiblU per 11 loro disegno ampio — ha già fatto meglio di tutti l'Olanda, in 5819", dunque a ben più di 50 all'ora (dal 1984 si fanno sovente i 100 chilometri in meno di due ore, velocità rispettabilissima anche per gli automobilisti, specie qui dove vigono feroci limiti: abbiamo cominciato noi a Los Angeles 1984, In gara ufficiale almeno). Al passaggio del 50 chilometri gli «orange» conducevano in 68' 19". L'Italia era seconda a 63", con 18' sulla Germania Est, 48" sulla Cecoslovacchia, ~ : -;. Al km 75 sempre l'Olanda, in Ih 28'28", con l'58" (I) sulla Germania Est che qui nessuno chiama Ddr, 2'03" sull'Italia. 2'13" sulla Oermania Ovest. Crollata rUrss, a quasi 4' dall'Olanda sbalorditiva e tifata da un po' tutti. Per l'ultima mezz'ora di gara del teoricamente più forti, di quelli cioè partiti per ultimi (gli olandesi hanno preso 11 via quinti), si è levato un vento assai forte, dannazione per i lentlcolarizzatl: ma la Germania Est ha perso proprio l'unico suo corridore con una sola ruota «piena». Persino lo striscione dell'arrivo ha ceduto al vento: ma quando gli olandesi erano già fermi nella zona del traguardo, fasciata tutta da reti arancione, proprio 11 colore delle loro maglie, mentre gli italiani stavano ancora. In strada. I nostri hanno perso l'oro, che sarebbe stato imbarazzantissimo, per 1*38", finendo con Mario Scirea staccatolo dopo l'ultima tirata. Hanno dato 69" alla Oermania Est, hanno imprecato al vento, che ha paralizzato la loro azione stilisticamente raffinata (gli olandesi hanno strapazzato di più le biciclette). Avevano montato ruote anteriori pesanti per non cadere, hanno comunque rischiato grosso, per colpi d'aria. Gregori, 11 et., ha detto: •Sapevamo di essere preparati, anche per questo ci sarebbe dispiaciuto assai di non poter gareggiare. Nessun problema di gambe o di fiato. Il vento ci ha giocati, d'altronde anche cosi le ruote lentlcolari sono un vantaggio irrinunciabile. Penso più a lavorare, sin da adesso per il 1987 e per ri patere a Seul 1988 l'oro olimpico di Los Angeles, che alle cose brutte accaduteci e, spero, lasciate indietro: Gian Paolo Ormezzano Ordine d'arrivo della Cen to Chilometri: 1. Olanda (Cordes, De Vries, Talen e Harmeling) in 2h OfflO" alla media di kmh 49,903; 2. Italia (Poli, Podenzana, Vanaelli e Scirea) a l'38"; 3. Germania Est a 2' 37"; 4. Oermania Ovest a 3'09"; 5. Urss a 4'0T 6. a p.m. Svizzera, Usa e Sve zia a 4'23" ; 9. Polonia a 4'33' 10. Cecoslovacchia a 5'13". Colorado Sprìngs. n quartetto olandese che ha conquistato la medaglia d'oro delta 100 km