Anconetani: «Risorgeremo» di Bruno Bernardi

Ammet&m «Risorgeremo» Ammet&m «Risorgeremo» L'affetto della piazza ha convinto il «presidente-padrone» del Pisa a ritirare le dimissioni -1 sostenitori, che hanno disertato la gara col Torino, hanno sottoscritto azioni per 33 milioni DAL NOSTRO INVIATO PISA — «Con, un pubblico cosi, con la solidarietà dell'intera città e perché voglio guidare il Pisa nella risalita immediata verso la Serie A, resto al mio posto: prima o poi dovrà trionfare la verità, la giustizia, ed io voglio esserci*. Sono le «storiche» parole pronunciate da Romeo Anconetani alle 23 circa di mercoledì scorso di fronte ai giornalisti, ai microfoni ed alle telecamere, dopo che lo speaker aveva diffuso la notizia attraverso l'altoparlante, accolta con uno scrosciante applauso dalla folla che aveva invaso, nel finale, la curva Nord aggiungendosi ai 297 spettatori paganti, tutti sostenitori del Torino. Anconetani era appena entrato sulla pista, stanco ma commosso per l'ovazione e per le 6.300 azioni, pari a 33 milioni di lire, sottoscritte dai tifosi: la sconfitta con i granata di Gigi Radice non aveva alcuna importanza. Forse mai in nove anni, neppure dopo le due promozioni, Pisa s'era stretta attorno ad Anconetani con tanto calore, portandolo addirittura in trionfo. E cosi, nel giro di 24 ore, il vulcanico «boss» triestino trapiantato sotto la Torre Pendente, ha dato e ritirato le dimissioni da presidente. A chi l'accusava di incoerenza, Anconetani ha ribattuto a muso duro che le decisioni si prendono, e si possono cambiare, sotto la pressione di spinte emotive. Nel tardo pomeriggio di mercoledì, dopo il «no» della Giunta Coni al ricorso, Anconetani sembrava un uomo distrutto, disposto a lasciare 11 mondo del calcio. La sera, i tifosi nerazzurri ed il Consiglio di amministrazione, che ha anticipato in un locale dello stadio la riunione straordinaria indetta, in un primo tempo, per oggi, gli hanno fatto cambiare idea. Un colpo di scena che qualche maligno dice pilotato dalla stessa regia di Anconetani, ma è fuori discussione che i tremila sostenitori «in sciopero» del Pisa, radunati davanti ai cancelli dell'Arena Garibaldi per protestare contro il verdetto della Caf senza assistere (se non' negli ultimi dieci minuti, come da copione) all'incontro di Coppa Italia con il Torino, gli hanno dimostrato il loro affetto. n coinvolgimento popolare è stato davvero massiccio e senza incidenti di rilievo, an: che grazie all'attento controllo delle forze dell'ordine che presidiavano lo stadio. -Il Torino ha battuto un Pisa 'choccato' e tutto sembra stranamente andar male ma lavoreremo sodo con la forza dell'onestà, con la serietà e la semplicità, con l'amore: l'ho detto anche a Carraro per telefono*, assicura Anconetani. E ribadisce che i cinque soci azionisti del Pisa proseguiranno l'azione presso 11 Tar del Lazio per la difesa, in quella sede, degli interessi della società chiedendo un risarcimento per danni che, con 11 mancato ripescaggio nella massima divisione, andrebbero da due miliardi e 800 milioni a tre miliardi e mezzo, «Ci troviamo in una situazione di estrema difficoltà — insiste Anconetani —. Mi ci vorrà un anno per superare il contraccolpo di una sentenza che ha sconvolto tutti i piani societari. Il torneo di B significa rinunciare ad una serie di contributi del Coni e della Figc, compreso lo sfruttamento dell'immagine della società, e tutto ciò non dipende dalla squadra o dal tipo di conduzione*. Tra l'altro c'è il problemaSchachner da risolvere! Il Pisa sta cercando di vendere l'attaccante austriaco e trovare il sostituto. In Coppa Italia, l'assenza di Schachner, che nelle amichevoli era apparso in forma, s'è fatta sentire: ormai la qualificazione è compromessa, ma il tecnico chiede un rinforzo per il torneo cadetto. •Accettiamo il verdetto del campo — puntualizza Simoni —. Contro un Torino molto forte non potevamo fare di più. In quello stadio deserto, triste e quasi lugubre, ho avuto la sensazione di fare una professione diversa. Mi auguro non si ripeta più. Sono amareggiato per quanto ci è capitato. Eravamo pronti per la Serie A e ci troviamo in B. L'unica certezza, in questo momento, è che possiamo contare su un pubblico che ci è vicino al di là di tutto e di tutti. Dobbiamo affrontare la realtà continuando a restare unitU- Bruno Bernardi

Persone citate: Carraro, Gigi Radice, Giunta Coni, Romeo Anconetani, Schachner, Simoni, Torre Pendente

Luoghi citati: Anconetani, Italia, Lazio, Pisa, Torino