Caserta dopo il basket «sogna» con il calcio

Caserta dopo il basket «sogna» con il calcio Ad un passo dalla qualificazione Caserta dopo il basket «sogna» con il calcio CASERTA — Tre mesi fa era entrata prepotentemente sulle prime pagine dei giornali grazie al basket. Possibile che la piccola Mobilgirgi potesse contendere lo scudetto ai giganti deUa Simac? Caserta vi arrivò proprio ad un passo. Oggi, invece, è U calcio a far sognare. Quattro partite in Coppa Italia, sei punti Castigata la nobile Fiorentina; punite Arezzo e Pescara da una squadra che milita appena in serie C. AUa Casertana manca davvero poco per la qualificazione agli ottavi. Un miracolo? Non proprio, rispondono i tifosi che hanno riscoperto U gusto di andare allo stadio non solo per le prodezze deUa squadra, ma anche per U nuovo impianto d'Ulumlnazlone. Ti ripetono, fino alla noia, un nome: Materazzi. E' l'allenatore. Giovane (40 anni), con un buon passato da calciatore, Beppe Materazzi ha saputo mettere Insieme undici elementi e dar loro un gioco moderno, spumeggiante, concreto. «£' il frutto di un lavoro continuo — dice U tecnico —. Stiamo lavorando da qualche anno. Il nostro segreto è quello di scendere in campo con la stessa concentrazione, sia che si giochi contro formazioni di serie A, sia contro avversari di pari grado. Pratichiamo un buon calcio, ma, per favore, niente voli di fantasia. L'anno scorso restammo scottati, proprio quando si cominciò a parlare di probabile promozione in serie B: La spuntarono Taranto e Messina. Ma la Casertana lottò testa a testa fino alla fine. Accanto a Mate razzi, distintosi prima al settore giovanile del Bari e poi passato al Rimini e al Benevento, opera un dottore con l'hobby del calcio. SI chiama Enrico Fedele, veterinario, ma direttore sportivo a tempo pieno: -Cerchiamo soprattutto di far quadrare il bilancio. La Casertana quest'anno ha operato più cessioni che acquisti. Ma sono arrivati gli elementi che servivano. Non e facile trasmettere questo discorso agli sportivi. Per fortuna, la squadra sta rispondendo e l'entusiasmo è ritornato. Speriamo di aumentare il numero degli abbonati. Nessuno, però, si fa illusioni da questi risultati di Coppa. Il nostro obiettivo è divertirci, cercando di rientrare con i conti-. La forza della Casertana, rivelazione della prima fase di Coppa Italia, sta nel centrocampo. E' abilmente orchestrato da quel Genzano conteso da società di serie A e poi finito a Caserta con identica voglia di dimostrare ancora il suo talento dopo un noto infortunio. Il Ubero è Morganti, 28 anni, anch'egli con trascorsi in serie A (Catanzaro, Como, Cesena). Quest'anno è stato acquistato per poche lire l'anziano e sempre valido Roccotelli, 34 anni. Per U resto, un manipolo di garibaldini che interpretano a memoria il modulo, zona-mista, voluto da Materazzi. Ma U vero gioiello è un prodotto locale. SI chiama Ricci, ha 18 anni. E' magro ma tenace, dal gol facile. Su di lui sono già puntati gU occhi di molti club di serie superiore. Tra questi, U Torino, 1 cui dirigenti sono legati a fUo doppio con quelli casertani. Rie ci, di nome fa Davide. In lui si rivede una città affatto spaventata dal GoUa del cai ciò Italiano. E pensare che U presidente Farina è dimissionarlo perché non trova aiuti negU operatori economici della città. Bino D'Amelia

Persone citate: Beppe Materazzi, Bino D'amelia, Enrico Fedele, Farina, Genzano, Materazzi, Morganti, Ricci, Roccotelli