Continua lo sprint dell'oro

Continua lo sprint dell'oro Il metallo tornato nel mirino della speculazione Continua lo sprint dell'oro LONDRA — Oro sotto pressione. La quotazione del metallo è scesa ieri sulla piazza di Londra da 406 a 404 dollari l'oncia. Mercoledì, per la prima volta in tre anni, il metallo era riuscito a superare la cosiddetta barriera psicologica del 400 dollari. Il fatto che l'ondata di realizzi non abbia forzato un ribasso al di sotto di questo livello, significa secondo gli esperti che gli speculatori puntano su un ulteriore rialzo. L'impennata dell'oro ha sacrificato il platino, scivolato in apertura di mercato al di sotto dei 650 dollari. Si tratta, dicono gli esperti, di un'altalena che risponde a considerazioni diverse. In attesa di conoscere le decisioni della Cee circa le sanzioni economiche al Sud Africa, gli ope ratori hanno trasferito la loro attenzione sull'oro. L' andamento del metallo giallo riflette il rafforzamento dei prezzi del petrolio. Il greggio del mare del Nord è risalito a 15 dollari al barile da quando si sono sparse voci su una prossima offensiva iraniana contro l'Iraq che destabilizzerebbe la zona del Golfo. Un fondo del «Wall Street Journal» consiglia alla banca centrale Usa (Federai Reserve) di vendere oro per stroncare sul nascere l'inflazione e ovviare a certi «eccessi» del dollaro. Martedì, in tutti i mercati finanziari era evidente una «aspettativa» inflazionistica, osserva 11 «Journal». L'oro è salito di 18 dollari «comex» (borsa merci) chiudendo sopra 400 dollari per la prima volta in quasi tre anni. I corsi obbligazionari in un pomeriggio sono scesi, per lo scarto di un ottavo di punto nel rendimento sono calati di conseguenza i titoli azionari. Le spiegazioni di superficie del rialzo dell'oro sono chiare. Il salto del prezzo è dovuto alle aspettative di sanzioni contro 11 Sud Africa. In aggiunta, i giapponesi hanno comprato molto oro per conlare una moneta commemorativa in onore dell'imperatore Hirohito; nel mondo si producono ogni anno tra 40 e 50 milioni di once di oro «nuovo». Gli acquisti del Giappone, quest'anno, potrebbero aggirarsi sui 20 milioni di once. Il prezzo dell'oro fa notare il «Wall Street Journal» però non è determinato soltanto dal gioco fra domanda e offerta dell'oro stesso, bensì anche dalla domanda e offerta di denaro. Il prezzo dell'oro è una variabile monetaria non solo a causa della storia, ma anche a causa delle attuali riserve auree delle banche centrali. Banche centrali e istituzioni monetarie internazionali possiedono oltre 1,1 miliardi di once d'oro, il che significa che il prezzo dell'oro ha un effetto unico sulle riserve delle banche e sulla potenziale creazione di denaro in tutto il mondo. Il «Wall Street Journal» osserva che, se 11 Tesoro vendesse dell'oro a 400 dollari potrebbe poi aver modo di ricomprarlo a 350, e aggiunge che un «gold standard» dalla fascia cosi ampia potrebbe non essere soddisfacente sulla lunga distanza, ma sarebbe un avvio verso l'ancoraggio del dollaro all'oro e la restaurazione della stabilità monetaria internazionale. • GIAPPONE — Una serie di misure di stimolo all'economia, fra cui una cospicua espansione della spesa pubblica centrata sull'edilizia residenziale, una possibile riduzione del prime rate e incentivi a grandi progetti di costruzione nel settore privato, sono state definite dal governo giapponese. Lo anticipa l'autorevole Mainichi Shimbun riferendo che Nakasone annuncerà ufficialmente il pacchetto di provvedimenti alla Dieta il 12 settembre. i , i Il governatore Volcker

Persone citate: Nakasone, Volcker

Luoghi citati: Giappone, Iraq, Londra, Sud Africa