Coppa Italia: cadano Milan e Sampdoria di Fabio Vergnano
Coppa Italia: cadano Milan e Sampdoria CALCIO Battute a sorpresa due «grandi», già qualificate Juve, Napoli, Roma e Verona Coppa Italia: cadano Milan e Sampdoria Con Manfredonia ed un autogol Juventus 2 Cremonese O JUVENTUS: Tacconi; Favero, Cabrini; Bonlni (57* Sol dà), Brio, Sclrea; Mauro (66* Briaschi), Manfredonia, Serena (80' Vignola), Platini, Laudrup. CREMONESE: Rampolla; Garzili!, Gualco; Cltterio, Montorfano, Torri (72' Bongiornl); Lombardo, Galletti, Nicolettl (64' Finardi), Bendila, Pelosi. Arbitro: Leni. Reti: 45' Manfredonia, 63' Torri (autogol). TORINO — Otto partite, otto vittorie. Ecco la Juve concreta e spietata che vogliono Bonipertl e Marchesi. L'inizio di stagione è stato a dir poco folgorante, anche se non tutti gli avversari affrontati si sono rivelati di prlmordine. Nel penultimo atto della Coppa, i bianconeri sono ancora di scena al •Comunale» contro una Cremonese dalla difesa-bunker. Cosi Marchesi può mettere alla prova un attacco che, assicura, gli garantisce le piti svariate soluzioni offensive. L'obiettivo da centrare è, in ogni caso, un risultato che garantisca la qualificazione anticipata, prima cioè della trasferta di Genova contro la Sampdoria. Il tecnico juventino ritrova Scirea e recupera anche Mauro, cosi può mandare in campo la formazione migliore del momento. L'allenatore lombardo Mazzia, invece, deve rinunciare a Chlorri infortunatosi durante l'ultimo allenamento. In tribuna, ospite d'eccezione molto interessato, anche 11 et. azzurro Vicini. La Juventus non parte a ritmo vertiginoso, ma con azione molto manovrata si batte subito nella fittissima barriera difensiva della Cremonese, che cerca in ogni modo di conservare il suo primato d'imbattibilità. Chiusa a doppia mandata, la squadra lombarda obbliga 1 bianconeri ad un estenuante lavoro ai fianchi dell'avversario, per individuarne 1 punti deboli. Ma è tutta fatica sprecata. La prima palla-gol arriva solo al 22'. Laudrup, che cerca di sfruttare 11 suo travolgente drlbling per saltare 1 difensori avversari, viene atterrato da Cltterio. Batte la punizione Mauro e Manfredonia di testa centra in pieno la traversa. Neppure qualche giocata geniale di Platini serve a sbloccare la situazione, mentre la Cremonese non va tanto per il sottile ed a farne le spese è soprattutto Laudrup. Ma l'arbitro Leni finge il nulla e si segnala per una direzione di gara piuttosto scadente. Al 29' grosso pericolo per la Juventus. Un tiro di Nicolettl è «sbucciato» da Favero che obbliga Tacconi ad una parata di piede per evitare un clamoroso autogol. L'assedio della Juventus alla porta di Rampulla (molto bravo) si fa sempre più incalzante, ma la squadra bianconera per la prima volta quest'anno è davvero in difficolta e con¬ traddice Marchesi che parla di una Juve con Innumerevoli possibilità di andare in gol. Neppure le punizioni di Platini hanno esito fortunato. Al 3T Michel calcia dalla sua posizione prediletta, ma manda a lato. Una serata storta in tutti 1 sensi. Ma, a tempo scaduto da 30 secondi, Il risultato si sblocca. E' an¬ cora Platini a battere una punizione dal limite, un difensore respinge corto e Manfredonia riprende e batte Rampulla. Casuale, ma meritato. Ripresa. La Juve ora gioca con ben altre cadenze. Manfredonia si conferma protagonista della serata, giocando in posizione insolitamente avanzata e cercando ancora il gol. Marchesi (57') da respiro a Bonlni e manda In campo Soldà, mentre la Cremonese tenta velleitarie azioni offensive, più con 1 centrocampisti che con le punte, ma la sua resistenza è ormai allo stremo. E la Juventus al 63' arriva al raddoppio. Un tiro dal limite di Soldà è deviato da Torri che spiazza nettamente 11 portiere Rampulla. Tre minuti dopo lascia il campo anche Mauro, accompagnato da qualche fischio, e si rivede Briaschi in una Juve sempre più offensiva e ora anche disinvolta, ma so p rat tutto tranquilla per la qualificazione ormai raggiunta. Arrivano altre palle-gol. Laudrup (splendido tiro da venticinque metri e palo), Serena, e Platini, proprio allo scadere del tempo, ci provano ancora, ma il risultato non cambia più. Fabio Vergnano
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