Raidue, la Capitolazione del lunedì sera di Ugo Buzzolan

Raidue, la Capitolazione del lunedì sera Perde colpfla «soap opera», promossa all'orario di maggior ascolto e diventata settimanale Raidue, la Capitolazione del lunedì sera Alla quattrocentonovantaduesima puntata le trame sono stentate, la recitazione da fotoromanzo - B pubblico merita di meglio Ma sarà vero che l'Italia è il Paese europeo dove la soap opera Capitol ha avuto più successo? J$' jmcr"Sf ouef* fenomeni difficili da spiegare. Tre anni fa Raidue aveva collocato il ciclo di primo pomeriggio, in blanda concorrenza con Dallas e Dynasty trionfanti sui network. Quotidianamente il racconto, imperniato su', complicatissimi rapporti e complicatissime rivalità di due clan famigliari di Washington, si dipanava puntata per puntata, cinquantesima, centodecima, duecentosessantesima... Dapprima un successo tepido, poi, secondo gli accertamenti di Raidue, un successo più marcato e costante. Ma sin qui la faccenda pro¬ cedeva normalmente come per le telenovelas del primo pomeriggio: c'è chi dopo aver mangiato fa la atf*^j£^g^ ama seguire programmi di totale evasione, fumetti che non richiedono il minimo sforzo cerebrale. Così, appunto, è accaduto per Capitol. Afa poi c'è stata la brusca svolta del trasferimento al lunedi sera. Trasmettendo per tre anni ogni giorno Raidue aveva addirittura bruciato le scorte. In altre parole, la pur torrenziale produzione americana non era riuscita a stare al passo con le avide esigenze italiane (pagate a suon di dollari). Quindi decisione drastica: Capitol sodanti.' settimanale, il che pare abbia gettato nello sconforto gli aficionados ormai abituati a pisolarci sopra post prandium. La questione è che un con¬ to era Capitol riempitivo pomeridiano, un conto è adesso in veste di fiction importante della sera. E devo dire che.— sarà questa'prèsuniuosà cóllocazione serale, sarà il fatto che non ha più la dimensione del feuilleton quotidiano senza pretese — il ciclo sta irrimediabilmente perdendo colpi su colpi. In questa settimana è andata in onda la quattrocentonovantaduesima puntata molto somigliante, per situazioni e personaggi, alle cinque o sei precedenti o a quelle viste in luglio o in marzo, indifferentemente. C'è sempre l'abilità di mandare avanti alcune storie incrociate o parallele; ma le trame sono ormai stentate, arruffate, ingenue, faticose al limite del disfacimento. L'altra sera la puntata an¬ naspava tra un vecchio senatore rimbambito sequestrato dalla moglie e una bionda che aveva le visioni nella nebbia,''fra'Uha madre autoritaria e i figli contestatari, tra coppie di innamorati che tubavano o bisticciavano: un andirivieni continuo in interni, un chiacchiericcio pettegolo ininterrotto, una sequela di saluti, congedi e abbracci con battute del tipo «Il tempo lenisce ogni dolore» e «Quando mi hai baciata la prima volta, non riuscivo più a ritornare con 1 piedi sulla terra». Regia elementare con macchina da presa immobile; recitazione da fotoromanzo e un clima da spot tanto che nessuno si stupirebbe se i personaggi improvvisamente reclamizzassero pellicce, mo¬ bili a rate, pannolini e carta igienica. Se non è disdicevole per «no tv pubblica .accogliere}ny un risvòlto del pomeriggio là soap opera, non appare opportuno piazzarla in un posto d'onore e cercare di darle lustro. Ed è preoccupante che una rete, da quello che si è letto di recente, esulti per un prodotto di importazione di mediocre livello; ed è ancora più preoccupante l'affermazione secondo cui la stragrande maggioranza delle lettere o telefonate alla rete sarebbe di gente ansiosa per l'andamento e la sorte di Capitol. Sarà vero? Abbiamo del pubblico televisivo di oggi, e delle sue esigenze e delle sue richieste, un'opinione decisamente migliore. Ugo Buzzolan Lola Falana è stata una delle «guest star» dello sceneggiato

Persone citate: Lola Falana

Luoghi citati: Italia, Washington