Computer, banche dati, più potere dopo 30 anni il Cnel cambia volto

Computer, banche dati, più potere dopo 30 anni il Cnel cambia volto Il presidente Bruno Storti parla dei rapporti con il governo Computer, banche dati, più potere dopo 30 anni il Cnel cambia volto ROMA — A quasi trent'anni dalla legge istitutiva, il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro — secondo organo costituzionale nel protocollo ufficiale dopo la stessa Corte e prima del Consiglio di Stato, a parte governo e Camere — sta per assumere ruolo e funzioni molto più importanti rispetto al passato. La riforma, di cui si parla fin dal 1965, sarà definitivamente approvata dal Parlamento in breve tempo, ponendo fine ad una incredibile situazione di .prorogatic che si trascina da lungo tempo con pesanti riflessi sul funzionamento di questa istituzione che è l'unica effettivamente rappresentativa della realtà economica e sociale del Paese. — Quali le innovazioni più significative?, chiediamo al presidente del Cnel, on. Bru no Storti. • Anzitutto, la composizione, dalla quale deriverà maggiore autorevolezza. Saranno presenti, a differenza di quanto prevedeva la legge del 1957, anche i rappresentanti di tutte le imprese non private (Partecipazioni statali, Eni, Ferrovie dello Stato, amministrazionl pubbliche ecc.). Inoltre, nell'attribuzione del numero dei rappresentanti, si è tenuto conto delle variazioni quantitative e qualitative intervenute in questo trentennio in agricoltura, nel terziario, nell'industria. Quindi, faranno parte del Consiglio tutte le categorìe imprenditoriali e professionali, i sindacati, gli autonomi, i quadri ecc.-. — Quali norme consentiranno al Cnel di essere più ascoltato dal governo e dalle forze politiche? «Con più forza rispetto al passato, il Cnel potrà dare obbligatoriamente pareri e valutazioni a governo e Parlamento sulle leggi programmatiche o di carattere normativo generale (ad esemplo, il bilancio); potrà anche assumere direttamente iniziative legislative con maggiore puntualità ed efficacia; ed ancora svolgerà due attività assolutamente nuove, importanti, previste dalla riforma: — Quali sono? «La prima è la costituzione e la gestione permanente di un "archivio dei contratti", che ovviamente non consiste solo nella raccolta dei contratti collettivi, ma anche nella elaborazione di tutti i dati conseguenti al "trend" della politica contrattuale in rapporto all'andamento del costo del lavoro e della produzione, all'incidenza degli oneri sociali, ai riflessi di fattori interni ed esterni e cosi via». — E la seconda? «La seconda innovazione prevede la creazione di una "banca dati" in materia economica e sociale che sarà a disposizione del governo, del Parlamento, dei sindacati, dei partiti e che assumerà particolare valore: essa certificherà la validità di cifre e valutazioni, in quanto espressione del confronto e dell'approvazione dei diretti protagonisti. Si dovrebbe cori eliminare uno dei più grossi inconvenienti che si verifica in qualsiasi negoziato: l'incertezza sui dati determina quasi sempre contrasti aspri e notevoli ritardi». — Lei crede che la riforma porrà fine ad un Isolamento del Cnel, poco ascoltato e talvolta Ignorato? mRitengo proprio di al, e e i , e e i " n l i i e a a l ei aspari si a na e a o e e | nell interesse di tutti. Anche perché molto spesso i fatti ci hanno dato ragione. Nonostante i suoi mali e i sud problemi, il Cnel si è pronunciato a richiesta o per iniziativa propria su tutte le grandi riforme e sui più importanti temi di carattere economico e sociale (sanità, pensioni, energia, programmi per lo sviluppo, relazioni sindacali ecc.), indicando soluzioni che avrebbero evitato non pochi guai se fossero state considerate nella giusta misura*. — Quali i progetti per l'immediato futuro? •Ci occuperemo certamente, e al più presto, di due rilevanti problemi del sociale, sui quali un confronto diretto delle forze sociali mi sembra essenziale, prima di qualsiasi decisione: l'assistenza sanitaria e il trattamento di fine lavoro, quest'ultimo con riferì mento alla revisione della pensione obbligatoria e ai sistemi integrativi, destinati ad assumere sempre maggiore peso in Italia, così come già avvenuto da tempo in America e in molti Paesi europei. Continueremo ad occuparci, nell'ambito della conferenza annuale sull'energia, di questo tema scottante, come di mostrano i contrastanti orientamenti di questi giorni., g. e. f. • ITALTMPIANTI — L'Italimplanti di Oenova (gruppo Irt-Flnsider) ha ultimato due dei tre stabilimenti per la produzione di detersivi commissionati nel 1984 dalla società algerina Snic (Societè nationale d"s Industries chimiques). Il terzo Impianto sarà Inaugurato entro il prossimo ottobre. La fornitu ra «chiavi in mano» del tre stabilimenti, che sorgono presso Algeri, Orano e Costantia, del valore comples sivo di duecento miliardi di lire, ha compreso anche la formazione del personale tecnico. La capacità produttiva installata pari complessivamente a 250 mila tonnellate annue con l'occupazione di circa duemila addetti, oltre a svincolare l'Algeria dalle ini portazionl estere, fornirà semiprodotti necessari allo sviluppo di altre industrie ù l | nps

Persone citate: Bruno Storti

Luoghi citati: Algeri, Algeria, America, Italia, Orano, Roma