Medici, nuove minacce di Gian Carlo Fossi

Mediti, nuove minale Ospedalieri in sciopero se non si apre la trattativa Mediti, nuove minale ROMA — Ultimatum dei medici ospedalieri al governo: se non saranno aperte al più presto le trattative per il nuovo contratto scaduto a giugno '85 per la parte economica, saranno attuati pesanti scioperi con la conseguente paralisi di tutti gli istituti pubblici di cura, esclusi ovviamente 1 casi urgenti e le emergenze. Lo ha annunciato ieri il segretario generale dell'Associazione nazionale degli aiuti e degli assistenti ospedalieri (Anaao), Aristide Paci, definendo «non più. tollerabile nessun altro rinvio, in una situazione di cosi grave tensione sindacale e di sfascio dell'assistenza pubblica in qualsiasi settore*. Documenti «esaurienti» sono stati inviati al presidente del Consiglio Craxi, ai ministri della Funzione pubblica Gaspari, della Sanità Donat-Cattin del Tesoro Ooria. Anche in seguito ad Inconvenienti allarmanti verificatisi nel corso dell'estate, •emerge la necessità — ha detto Paci — di riordinare con urgenza il servizio sanitario nazionale, riqualificare gli ospedali, dare ad essi autonomia di gestione: fra le prime esigenze, vi è quella di aumentare gli organici assolutamente carenti: occorrono ventimila medici, oltre a infermieri specializzati e tecni¬ ci*. Le relazioni sindacali, sospese strumentalmente per la crisi di governo, vanno riallacciate subito per •evitare il peggio: i medici non possono continuare a rimanere estranei al mondo sanitario». Si deve recuperare il tempo perduto, ha precisato Paci, per l'istituzione del ruolo medico, concordato a febbraio con Craxi ma non ancora sancito dal Parlamento. Né Gaspari «può più ritardare un ampio confronto che renda realizzabile un progetto riformatore». Quanto ai rapporti tra finanziaria e sanità, Paci ha rilevato che occorre agire sui meccanismi e sui centri di spesa da un lato, ma promuovere dall'altro gli Investimenti pubblici e privati indispensabili per 11 rilancio dell'Intero sistema. 1 1600 miliardi annui spesi attualmente nel campo tecnologico non sarebbero nemmeno sufficienti per assicurare una manutenzione ordinaria. •Lo Stato sociale — ha Insistito Paci — va garantito a chi ha veramente bisogno, ma i servizi debbono essere riorganizzati per consentire prestazioni rispondenti alla crescente domanda». In questo ambito rientra una consistente revisione del trattamento economico dei medici ospedalieri anche per bloccare disaffezioni e fughe verso le strutture private: le retribuzioni, che sono a livello di circa un milione per le classi Iniziali, dovrebbero essere raddoppiate. Altre categorie di medici sono nuovamente sul piede di guerra. I medici di famiglia e gli specialisti reclamano il rinnovo delle convenzioni scadute da tempo, gli analisti sollecitano l'emanazione di norme chiare che pongano fine al conflitto con biologi e chimici sul problema della responsabilità e del lavoro nel laboratori di analisi, 1 medici dipendenti dalle strutture pubbliche reclamano la revisione del loro trattamenti economici. Infine, tutte le categorie di sanitari si apprestano a riprendere l'offensiva (che ha avuto in giugno e luglio momenti di grande tensione) per la difesa della professione dagli attacchi concentrici e sempre più aggressivi di varie categorie di laureati, paramedici e tecnici; ma pure per trovare sbocchi al 60.000 medici disoccupati o scarsamente occupati, e per ottenere una razionale riforma della facoltà di Medicina in rapporto alle prevedibili esigenze della popolazione e alle possibilità concrete di assorbimento del futuri laureati. Gian Carlo Fossi

Persone citate: Aristide Paci, Craxi, Donat-cattin, Gaspari, Paci

Luoghi citati: Roma