Terrore al «Metropolitan»

Terrore ai «Metropolitan» Estremisti ebrei fanno esplodere una bomba lacrimogena '■,r»T.t"tiiTf ■ Terrore ai «Metropolitan» Fuggono 4 mila persone, 30 feriti - Si stava esibendo il balletto sovietico «Moiseyev» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Una bomba lacrimogena, pare fatta esplodere dalla «Lega per la difesa degli ebrei» in segno di protesta contro l'antisemitismo del Cremlino, ha interrotto, l'altro ieri sera, lo spettacolo di danza classica della compagnia «Moiseyev», una delle più celebri dell'Urss, al teatro «Metropolitan» di New York. Una trentina di persone, tra cui quattro agenti, sono rimaste ferite nell'incidente, chi semiavvelenato dalla esalazioni venefiche, chi contuso nel fuggi fuggi generale. Il sindaco Koch, che ha presentato le scuse all'ottuagenario fondatore del balletto, ha dichiarato che l'attentato avrebbe potuto causare una tragedia: oltre 4 mila spettatori affollavano infatti il «Metropolitan», e la bomba è esplosa nell'ultima fila della platea pochi minuti prima che si alzasse il sipario. La rappresentazione, soppressa un'ora e mezzo dopo, è stata rimessa in programma per ieri sera tra eccezionali misure di sicu¬ rezza. Igor Moiseyev, cine continua a dirigere la compagnia — è il massimo esponente della dinastia moscovita del balletto — ha detto che essa «non danza al suono delle bombe, ma della pace.. L'incidente ha sconvolto New York, che ama il «Metropolitan» quanto Milano ama la «Scala». Con la «prima» dell'altro ieri sera infatti l'America doveva celebrare il cinquantenario della compagnia Moiseyev. Il balletto sovietico mancava da New York dal '74, dopo avervi compiuto ben sei tournées in 15 anni, e l'attesa era enorme. Quando è esplosa la bomba, accanto all'ottuagenario coreografo sedeva in un palco anche Dubinin, l'ambasciatore di Gorbaciov presso la Casa Bianca. Lo scoppio è stato forte, e gli inservienti sono accorsi troppo tardi. Mentre i ballerini incominciavano a danzare, trasportato dall'aria condizionata, il gas lacrimogeno ha invaso la platea, quindi è salito verso la galleria e 1 palchi. Gli spettatori hanno preso a tossire e a gridare, è arrivata la polizia, l'orchestra se nè andata di corsa. A quel punto, gli artisti sovietici si sono ritirati. Per gli agenti è stato impossibile mantenere l'ordine. Le autoambulanze hanno accolto i feriti, qualcuno ha staccato l'elettricità per bloccare l'aria condizionata, e il «Metropolitan» è piombato nel buio. Nella tensione, la polizia ha arrestato un gruppo di giovani, capeggiati da un rabbino, che dimostrava sulla piazza contro l'Urss. Il gruppo è risultato estraneo all'attentato, rivendicato Invece, circa un'ora dopo, dalla «Lega per la difesa degli ebrei» con due telefonate all'agenzia di stampa Associated Press, la prima di un certo Chaim Ben Joseph, che ha minacciato .la distruzione del balletto naei-soviettco.. I dirigenti della Lega hanno smentito, ma le indagini si svolgono ora al suo Interno. Essa rappresenta infatti la frangia estremista della comunità ebraica americana, e alcuni suoi attivisti sono stati coinvolti in passato in altri gravi incidenti. La «Lega per la difesa degli ebrei» fu fondata nel '71 dal rabbino massimalista di Brooklyn, Kahane, in un momento di forti tensioni razziali a New York. Assunse subito connotati violenti. Kahane, che due anni più tardi ritenne opportuno emigrare in Israele, la concepì come una sorte di braccio armato della sua comunità, che peraltro la disconobbe immediatamente. La Lega si scontrò con i negri, con la polizia, e in particolare con le comunità arabe. Kahane venne arrestato più volte — sorte che gli è toccata anche in Israele — e ogni volta Infiammò di più i propri seguaci. La guerra arabo-israeliana del '73 causò nel movimento una psicosi quasi da assedio. A torto o a ragione, la Fbi la tiene da allora sotto stretta sorveglianza. Le si attribuiscono anche ferimenti e almeno un omicidio di leaders islamici negli Stati Uniti su cui non si è mai potuto fare luce. e. c.

Persone citate: Dubinin, Gorbaciov, Igor Moiseyev, Kahane, Koch, Moiseyev