La decima volta Gorbaciov di Frane Barbieri

La decima volta Gorbaciov La decima volta Gorbaciov Tutta la Russia, del passato, del presente e del futuro, sta in un episodio trasmesso dalla tv sovietica durante il recente viaggio di Gorbaciov a KJiabarovsk. Uscito dal periodo di stasi dopo Cernobil. il Segretario generale ha colto quell'occasione per rilanciare il suo disegno riformista. I cambiamenti devono essere più profondi di quelli disegnati da Lenin con la Nep, ha sostenuto, e ha azzardato uno slogan inedito: «Fra la parola riforma e la parola rivoluzione, io oggi pongo il segno di uguaglianza». A questo punto si è alzata un'anziana attivista siberiana, che si è rivolta al raro ospite, incredula: «Ma sei proprio sicuro di farcela, Mikhuil Serghejevic, che Iddio ti assistali. Come Papa Wojtyla, anche il capo del Cremlino è indotto a additare iPproprio demonio. Nel discorso^ ai siberiani ha denunciato infatti l'esistenza di gruppi e di quadri che non capiscono o fanno finta di non capire che cosa sia la riforma: faticano persino a pronunciarne la parola, e domandano: «La riforma, ma come si mangia questa roba?'/. Ha rivelato pure l'esistenza di accuse secondo cui egli starebbe sconvolgendo i principi c le colonne portanti del sistema. Tutto per lanciare la sua sfida in termini più che mai perentori a quanti si ostinano a rimanere nelle «trincee di ieri», si tratti «delle organizzazioni di base o del Polithjuro». L'improvviso stato di belligeranza interna Gorbaciov, non a caso, lo proclama proprio dalla Siberia. Su quel lontano fronte, rivolto verso le ricchezze del futuro sovietico, sono stnte registrate ormai da tempo le maggiori insofferenze per gli opprimenti diktat dei pianificatori moscoviti. Sabotato ai vertici, il Segretario generale punta sulla mobilitazione della mitica base, vittima portante del sistema. Dalla sortita di Gorbaciov possiamo intuire poi che la battaglia, malgrado l'apparente vittoria dei nuovi riformisti al Congresso di febbraio, è appena agli inizi, e che finora non è stato possibile formulare e tantomeno varare nessun progetto concreto di trasformazione del sistema. Non possiamo certo considerare come un inizio determinante del riformismo i cambiamenti decretali per la ripartizione dei salari di cui riferiva ieri il nostro corrispondente. Nel quadro dell'offensiva intrapresa da Gorbaciov, la Tass aveva i suoi buoni motivi per dare un significato di svolta alla prospettata ristrutturazione del rapporto fra la parte fissa e la parte variabile del salario operaio. Il guadagno dovrebbe d'ora in poi dipendere Frane Barbieri (Continua a pagina 2 in quinta colonna) I sogni di riforma

Persone citate: Gorbaciov, Lenin, Papa Wojtyla

Luoghi citati: Russia, Siberia