Un invito a scoprire in gruppo castelli, giardini e oasi naturali

Un invito a scoprire in gruppo castelli, giardini e oasi naturali Per tutto settembre, ogni domenica, viaggi organizzati in bus Un invito a scoprire in gruppo castelli, giardini e oasi naturali L'iniziativa è della Provincia, prenotazioni entro il giovedì - Le gite si concludono in giornata Parco del Gran Paradiso,' 'S'a'qfà di San MicheJfeilè pt,ù frequentate località" 'sciistiche, da Sestrieres Bardonecchia a Oulx. C'è il rischio che, per i torinesi, la provincia si fermi qui, alle località e alle bellezze più rinomate e frequentate, già invase da un turismo massiccio. «Settembre '36», l'iniziativa varata per la prima volta quest'anno dalla Provincia, intende colmare il vuoto creato dalla scarsa informazione e dalle ancor -minori opportunità. Per tutto il mese, la domenica alle 8,30, quattro pullmann partiranno da piazzale Valdo Fusi, diretti ad altrettanti itinerari. I funzionari della Provincia hanno «battuto» dodici possibili itinerari, scegliendo 1 quattro dove maggiormente si fondono folklore, tradizioni gastronomiche, occasioni culturali. Canavese — Si parte dal castello di Mazze, recentemente restaurato e aperto al pubblico. Di qui si raggiunge 11 ricetto di Magnano, un'occasione per percorrere la suggestiva panoramica della Serra. Tappa obbligata sono quindi i Balmettl di Borgofranco, le caratteristiche cantine scavate nella roccia. Infine si risale ad Agile, per visitare il giardino e il parco del castello. L'edificio pur troppo resta chiuso al pubblico. Carignanese e Basso Fine' rolese — E' un viaggio in una zona davvero poco conosclU' ta, dove si rincorrono i slm boli dell'architettura barocca del Vittone e dell'Alfieri e ciò che resta di una antica ma ancora frequentata cultura contadina. Da segnalare le macchine sceniche del teatro Selve di Vigone, le rinomate colture di erbe officinali di Pancalieri. gli alvei del Po con aree privilegiate per la protezione di fauna e flora. Chierese e Monferrato — Ricca di simboli secolari della cultura piemontese, ecco un'altra zona forse maggiormente nota per le grandi opportunità gastronomiche. Ma come dimenticare gli affreschi settecenteschi che ornano il palazzo comunale di R Riva, l'Abbazia di Vezzolano, la^chlesa, romànica di Aramengo, la villa-museo di Cavour? In più il dolce paesaggio collinare del Monferrato, coi mille colori di settembre. Valle Susa — E' un itinerario più consueto e certamente ricchissimo, anche senza considerare la Sacra di San Michele, esclusa perché già meta di questi tempi di un flusso continuo di turisti. Le tappe: l'abbazia di Sant'Antonio di Ranverso, il borgo medioevale di Avigllana, la fortezza di Exllles, l'abbazia della Novalesa e la zona archeologica di Susa. Prenotazioni — Alla sede dell'Actour, via Giolitti 15, entro il giovedì. Quote di partecipazione da 28 mila a 24 mila lire, con sconti di 4000 lire per i nuclei famigliari di almeno quattro persone. La Provincia integra al 58 per cento il costo effettivo del viaggio.

Persone citate: Riva, Vittone

Luoghi citati: Aramengo, Bardonecchia, Magnano, Monferrato, Novalesa, Oulx, Pancalieri, Susa, Vigone