Si cerca un nome per la donna uccisa e buttata in un canale di Ezio MascarinoMarco Neirotti

Si iena un nome perla danna guisa e buttata in un canale Le indagini in margine alle confessioni di Giancarlo Giudice Si iena un nome perla danna guisa e buttata in un canale Massacrata di botte come Maria Corda, legata con lo stesso tipo di filo e gli stessi nodi Il fascicolo è da ieri sul tavolo dei funzionari della mobile. Sulla prima pagina c'è scritto in rosso: •Sconosciuta*. Sotto: «Età 30-45 anni. Corpo ripescato nel Naviglio d'Ivrea, a Santhià, il 2 aprile 1986*. Poi, poche pagine di relazione sul ritrovamento, qualche foto d'un corpo sfatto, ripescato dopo 10-15 giorni in acqua, la sintesi dell'autopsia eseguita a Vercelli, Accanto, un foglio a quadretti: qui sono appuntate analogie tra questo delitto e l'assassinio di Maria Corda, confessato da Giancarlo Giudice. Lunedi — durante la notte di parole e sfoghi negli uffici di via Grattoni, quando gli avevano parlato di quel caso ancora insoluto — il camionista aveva risposto: «Lo ricordo, ma non ne so nulla. Mi spiace, posso parlarvi solo delle donne che ho ucciso*. Anche ad Asti però, due mesi fpddraps fa, interrogato dal sostituto procuratore Armato, subito dopo l'arresto per l'omicidio di Maria Rosa Paoli, aveva ripetuto: «Non ne ho uccise altre*. Tutti concordano: « Una personalità labile, complessa*, quella dell'uomo che si accusa di 8 delitti. I legali, Bracco e Lanzavecchia: •<£' un povero malato. Quando ha raccontato di quegli omicidi sembrava volesse liberarsi d'un peso*. XI magistrato, dott. Saluzzo: «Dobbiamo trovare riscontri a ogni parola. Può non aver detto tutto, può aver raccontato colpe non sue*. I funzionari della mobile: «Su alcuni delitti, però, ha fornito particolari che solo l'assassino poteva conoscere*. Forse il giorno dei soprai' luoghi gli verrà contestato un altro delitto. Proprio quel lo della donna il cui cadavere affiorò nelle acque del Naviglio di Ivrea, a Santhià. Due particolari — indizi, per ora fanno sospettare che la sconosciuta sia stata uccisa dalla stessa persona che ha massacrato e annegato Maria Corda, un omicidio che Giudice ha confessato. E altri due elementi — questi molto precisi — potrebbero portar conferma. Quali sono questi nuovi tasselli? Vediamoli. n 2 marzo scorso affiora nel canale Depretis, in territorio di Vlllareggia, 11 corpo di Maria Corda, 44 anni. La perizia dirà che è stata uccisa a martellate. L'assassino ha legato le mani con un filo elettrico, facendo nodi particolari, insoliti, che non tutti conoscono. Il filo elettrico passa attorno al collo e regge un gancio da camionista, che deve appesantire il cadavere. Il corpo è gettato in una zona a monte, la corrente lo trascina per giorni. Fino al punto in cui lo ritrovano. Passa un mese esatto. Il 2 aprile, la griglia d'una centralina idroelettrica del Naviglio d'Ivrea — continuazione del canale Depretis — ferma la cupa discesa di un'altra donna. E' la custode, Pasqualina Triscuoglio, a notare quel corpo sul pelo dell'acqua: un fisico robusto, un metro e 60 d'altezza, almeno dieci giorni nella corrente. E ha le mani legate con lo stesso tipo di filo elettrico, gli stessi nodi che serravano 1 polsi della Corda. •L'assassino anche questa volta ha fatto correre il filo attorno al collo, forse per fermare qualcosa che doveva appesantire il cadavere*, spiega il prof. Ettore Morano, che esegui la perizia necroscopica. Ma la corrente spezzò la corda, e la zavorra affondò da sola. •Anche quella donna è stata colpita con una martellata — aggiunge il prof. Morano —. Afa la poveretta rimase solo stordita, fu gettata nel canale ancora viva e mori annegata*. Quella donna è ancora sconosciuta. Il dott. Luciano Scalla, sostituto procuratore di Vercelli, che segui il caso, dice ora: «La pratica * passata in istruttoria formale, contro ignoti*. Il capo della mobile di Vercelli, Celia, ammette: 'Certo, ci sono molte analogie con il delitto di Maria Corda*. A Torino 1 due funzionari che hanno svolto le prime Indagini sul «caso Giudice». Faraoni e Longo, non si sbilanciano: -Stiamo lavorando*. Il capo della mobile. Sassi, aggiunge: •Vedremo nei prossimi giorni*. Giudice ha ancora qualcosa da raccontare? Forse un nono omicidio? Ezio Mascarino Marco Neirotti La custode che ha trovato il cadavere di Maria Corda

Luoghi citati: Asti, Ivrea, Santhià, Torino, Vercelli