Per l'asilo mille bimbi in lista d'attesa

Per lesilo mille bimbi in lista d'attesa Da lunedì prossimo i 43 nidi gestiti dal Comune saranno aperti ai piccoli ospiti Per lesilo mille bimbi in lista d'attesa I soliti problemi di spazio e di personale risultano aggravati dal calo demografico non omogeneo sul territorio: in centro è tutto esaurito, in periferia trecento posti resteranno vuoti - Sedi chiuse a turno per lavori di ristrutturazione I 43 asili nido municipali hanno aperto in questi giorni i battenti per i 770 educatori e per 1730 operatori dei servizi. Durante la settimana i primi si dedicheranno alla programmazione e all'organizzazione delle attività, gli altri all'organizzazione pratica e alle pulizie. Dall'8 settembre cominceranno ad arrivare i piccoli ospiti: 3653 bambini dai 4 mesi ai 3 anni. Un servizio sociale svolto dal Comune per aiutare le madri lavoratrici, sempre più numerose in una società nella quale sono sempre più rare nonne e zie disponibili a custodire l nipoti. Tuttavia l'asilo nido non vuole essere soltanto un «parcheggio», e mira anche ad una forma di didattica che passa, ovviamente, attraverso il gioco e la socializzazione. Ad esempio, far capire ad un figlio unico, un po' viziato, come si vive civilmente con gli altri. L'attività riprende, purtroppo, con 1 problemi di sempre: poco spazio e poco personale. Nel 1975, con la ge¬ stione dell'Omnl (Opera nazionale maternità e Infanzia), gli istituti erano 10. Dopo 11 passaggio al Comune sono aumentati a 43, e ancora non bastano. Nonostante il calo delle nascite, oggi mille bambini sono in lista di attesa, ma paradossalmente 300 posti restano vuoti. Una contraddizione spiegabile con il calo demografico disomogeneo sul territorio cittadino, incapace di compensare le richieste. La speciale commissione che esamina le domande ha dato la preferenza alle situazioni familiari più difficili, ai bambini con entrambi 1 genitori che lavorano. Ma è chiaro che fra gli esclusi restano molti casi delicati: quale madre lascia volentieri un figlio tanto piccolo se non in caso di necessità? Le carenze sono complicate dai lavori di ristrutturazione imposti dalle norme sulla sicurezza che mettono fuori uso, sia pure a turno, parecchi stabili. In alcuni casi gli edifici non possono essere sfruttati appieno perché manca il personale di servizio. Dice l'assessore all'istruzione, Vinicio Lucci: «/ posti vuoti sono in periferia, quelli mancanti nelle zone centrali. E' facile immaginare che alcuni genitori accetteranno di sobbarcarsi un percorso più lungo pur di sistemare i bambini, ma è chiaro che quando la distanza è troppa dovranno rinunciare*. I posti liberi sono in via Roveda, via Primule, corso Taranto, via Gladioli, strada Castello di Mirafiori, via Caruttl. via Vittime di Bologna. Problema del personale — Un esemplo: in via Ventimlglia l'asilo ha 120 posti, ma può accogliere soltanto 70 bimbi perche mancano gli operatori, che devono essere uno ogni 15 ospiti per 1 servizi vari, uno ogni 30 per la cucina. •Presto ne assumeremo altri 100 — dice Lucci —, il Consiglio ha approvato la delibera in luglio. Sarà un po' di ossigeno per accogliere qualche bambino in più*. Buono, invece, il rapporto educatoribambini: uno ogni 5 lattanti, uno ogni 6 divezzinl (un anno), uno ogni 6 divezzi. Questione edilizia — Si riapriranno, finalmente, ma soltanto verso Natale, gli edifici di via S. Chiara (50 posti) e di via Silvio Pellico (50 posti). A gennaio dovrebbe essere'conclusa la ristrutturazione (50 posti) di corso Peschiera 222. Nello stesso periodo sarà finito il nuovo edificio (120 posti) di via Pozzo Strada 12, ma servirà come serbatoio per i 120 bambini che dovranno lasciare via Delleani per far posto agli operai che devono ristrutturare la sede. Maria Valabrega

Persone citate: Buono, Lucci, Maria Valabrega, Vinicio Lucci

Luoghi citati: Bologna