Dollaro sotto quota 1400

Dollaro sotto quota 1400 MARCO SEMPRE SUPER Dollaro sotto quota 1400 La debolezza della valuta Usa spìnge oro e platino - Nello Sme giornata tranquilla ROMA — I mercati ignorano Volcker. L'ultimatum del presidente della Fed a Tokyo e Bonn (.L'America costretta al protezionismo se non abbassate i tassi.) non ha risollevato i corsi dela divisa americana. 11 dollaro è sceso ieri in Italia sotto le 1400 lire, mentre il marco è rimasto pressoché stazionario: al «fixing» la divisa statunitense è stata quotata 1399,725 lire contro le 1400,10 lire della quotazione ufficiale di ieri; il marco è stato fissato a 690,35 lire contro le 690,425 lire. mLO SME TIENE — n dollaro ha dunque proseguito anche ieri nella tendenza al ribasso scendendo al di sotto di quota 1400, un livello che non era più stato toccato dal marzo del 1983. La debolezza della moneta statunitense è apparsa confermata anche dalle prime indicazioni giunte dal mercato di New York dove la quotazione nel confronti del marco è stata di 2,055 e quella rispetto alla lira di 1398. Il marco tedesco nonostante l'andamento cedente del dollaro, non ha avuto movimenti di rilievo e non ha subito quelle pressioni al rialzo tanto pericolose per la tenuta dello «Sme». La lira cosi ha avuto una giornata complessivamente tranquilla mantenendo sostanzialmente invariati 1 tassi di cambio rispetto alle valute del sistema monetario europeo. PARIGI DIFENDE IL FRANCO — Per 11 secondo giorno consecutivo, dopo una settimana di stasi, la Banca di Francia è intervenuta sui mercati valutari a sostegno del franco. Cosi, dopo i 60 milioni di marchi venduti lunedi, l'istituto d'emissione francese ha ceduto ieri altri 100 milioni di marchi, allo scopo di rallentare le pressioni sul franco. L'ORO VERSO «QUOTA 400. — Oro ancora in rialzo al fixing pomeridiano di Londra con una quotazione di 393,25 dollari l'oncia, in rialzo di un dollaro e mezzo sui 391,75 di lunedi. C'è da registrare tuttavia un sensibile arretramento rispetto al livello dei 395,50 dollari toccato al fixing antimeridiano. A Zurigo il metallo giallo ha chiuso a 393,60 dollari contro 390,75 precedenti. A spingere l'oro verso l'alto è ancora il platino che continua la sua marcia al rialzo. A Londra è stato fissato a 640 dollari contro 638 di lunedi. Ancora più consistente per il platino è però l'erosione del guadagno rispetto ai livelli ufficiale della mattina di 658,50 dollari. L'argento è stato fissato a 5,205 dollari invariato rispetto a lunedi. HBONN CALA I TASSI? — Le banche tedesche aspettano un calo dei tassi. Non subito, ma nel giro di qualche settimana. Una conferma, dopo l'ultimatum lanciato da Volcker, si è avuta dalle dichiarazioni fatte da Hans Fahning, presidente della federazione delle banche tedesche del settore pubblico. Fahning ha affermato che è possibile una riduzione del tasso di sconto tedesco immediatamente prima l'incontro annuale del Fondo monetario internazionale che si svolgerà alla fine di settembre a Washington. Fahning ha anche spiegato che la Bundesbank potrebbe essere forzata a ridurre il tasso di sconto dato che non si può escludere un'ulteriore deprezzamento del dollaro; e ha aggiunto che un'eventuale riduzione del tasso di sconto rappresenterebbe un gesto di buona volontà nei confronti degli Usa ma avrebbe uno scarso impatto sull'economia del suo Paese. |"T] TOKYO DICE NO — Sordo all'appello di Volcker è I 5 | a Giappone.' Il governatore della banca centrale giapponese, Satoshi.Sumita. ha affermato ieri di ritenere del tutto improbabile che l'economia nipponica entri in una fase recessiva, ha ribadito di non avere nessuna intenzione di ridurre il tasso di sconto. IL PETROLIO TORNA A SALIRE — I prezzi petroliferi hanno aperto in rialzo a New York per ef- 6 tetto dell'entrata in vigore dell'accordo Opec sul contenimento della produzione e per l'escalation del conflitto Iran-Iraq. Il greggio per consegna ad ottobre ha aperto a 16,25 dollari con un incremento di 35 cents. L'Egitto ha aumentato 1 prezzi del greggio esportato per la prima metà di settembre di 50 cents 11 barile, mentre il Venezuela e l'Ecuador hanno deciso di tagliare la quantità del greggio estratto in accordo con il plano varato dal cartello petrolifero per contenere la produzione nei mesi di settembre e ottobre. Il Venezuela ha ridotto la sua produzione petrolifera di circa 150 mila barili al giorno a I milione e 550 mila b/g fino al 31 ottobre. Possibile rincaro della super HEsisterebbero le condizioni per un aumento del prezzo della benzina e dell'olio combustibile fluido, alla luce dello scarto che si è verificato rispetto alla media dei prezzi Ce e ; è quanto si rileva in ambienti petroliferi. Secondo le stesse fonti, i prezzi italiani risultano attualmente più bassi di 8,87 lire rispetto a quelli rilevati nella Cee. A meno di un intervento «fiscale» del governo II prezzo della benzina super alla pompa potrebbe passare dalle attuali 1280 a 1290 lire. Risultano poi invariati, rispetto alle medie Cee, tutti gli altri prodotti petroliferi, con la sola eccezione dell'olio combustibile fluido. Poiché su questo prodotto il gov r no non ha mai utilizzato la leva fiscale, negH ambici i petroliferi si dà per molto probabile un aumento a 316 lire il chilogrammo, contro le 303 attuali. Summit dei banchieri arabi HL'economia araba «non è ancora riuscita a spezzare la recessione che l'ha colpita nel 1984*, ha sostenuto il ministro di Stato per le Finanze e l'Industria degli Emirati Arabi Uniti, Ahmed Al Tayer, inaugurando ad Abu Dhabl una sessione di lavoro dei governatori delle banche centrali arabe. Citato da agenzie del Golfo, egli ha lamentato che V'attuale sistema monetario non soddisfi i bisogni e le aspirazioni del Terzo Mondo: Taher ha fatto riferimento al fenomeno del brusco calo dei prezzi delle materie prime e ha lanciato un appello perché gli arabi agiscano uniti contro il «protezionismo» dei Paesi industrializzati.

Persone citate: Ahmed Al Tayer, Hans Fahning, Sumita, Taher, Volcker