Potenziare la ricerca contro i disastri
Potenziare la ricerca contro i disastri Erice, l'intervento di Zamberletti al convegno sul rischio sismico in Italia Potenziare la ricerca contro i disastri Secondo il ministro della Protezione civile occorre inoltre ristrutturare gli edifìci nelle zone ad alto rischio e preparare, anche sul piano psicologico, gli abitanti dei centri esposti al pericolo ERICE — Ristrutturazione degli edifici pubblici e privati nelle zone ad alto rischio sismico, integrazione del corpi militari nei servizi di protezione civile, esercitazioni di massa per .preparare anche sul piano psicologico gli abitanti dei centri esposti alpe-: ricoli di terremoti o eruzioni ad una evacuazione ordinata, collegamenti con la comunità scientifica nazionale e poten¬ ziamento del settore di ricerca per la previsione di eventi disastrosi. Sono stati questi gli argomenti affrontati dal ministro della Protezione Civile, Giuseppe Zamberletti, intervenuto al seminario sul rischio sismico in Italia-diretto dal. professor Enzo Boschi presidente dell'istituto nazionale di Oeoflsica. -C'è la necessità di una mo¬ bilitazione dell'opinione pubblica su questi temi — ha detto il ministro — affinché i politici, che dell'opinione pubblica sono espressione, si facciano carico del problema. Il ■nostro Paese, perla sua struttura fisica, va incontro ad appuntamenti . ineluttabili con grandi calamità naturali. Dobbiamo agire in modo che il ministero della Protezione Civile non debba limitarsi a seppellire cadaveri e soccorrere feriti.. Stando alle mappe di rischio predisposte dell'istituto nazionale di geofisica e rese note da tempo, una delle zòne ad alto rischiò d'Italia comprende la Calabria e la Sicilia orientale. .Paradossalmente — ha detto Zamberletti — ho detto in diverse occasioni al prefetto di Catania che nei piani del ministero in caso di terremoto c'è lo sgombero delle macerie e il recupero delle vittime nella prefettura di Catania. Perché questo edificio, che dovrebbe essere uno dei caposàldi del sistema di pronto intervento, è ancor oggi uno dei più esposti per l'inadeguatezza delle sue strutture al rischio sismico». Per il ministro occorre pre disporre una vera e propria mappa della vulnerabilità de gli edifici su tutto il territorio nazionale, demolendo quelli pericolanti e rafforzando e modificando quelli recuperabili. «Questo — ha detto — si fa già per gli autoveicoli in sede di revisione periodica, sarebbe assurdo non farlo per i palazzi.. Cosa accadrebbe oggi se il terremoto colpisse la Calabria e la Sicilia orientale? Zamberletti ha esposto cifre impressionanti: «A seconda dell'ora e delle condizioni me' teorologiche — ha precisato — perché la gente potrebbe essere in casa o all'aperto, avremmo fra i diecimila e i sessantamila morti e 100.000 feriti.. Numeri che potrebbe' ro ridursi se il governo emanasse leggi per l'adeguamen¬ to antisismico degli edifici In queste zone. •Purtroppo — ha aggiunto ■ non c'è ancora una sensibilità politica sufficiente. £' fermo in Senato un disegno di legge sul risanamento antisismico in Garfognano, che prevede unà'spésatóniplessiva di appena 30 miliardi di lire. Ma se ci foste un terremoto, lo Stato dovrebbe spendere molto di più per risarcire i danni. Basti pensare che, fino ad ora, i terremoti del Friuli e dell'Irpinia sono costati all'erario 50.000 miliardi di lire, senza considerare il valore incalcolabile delle vittime. Fino ad oggi lo Stato non ha Investito nella ricerca geofisica risorse di entità paragonabile a quelle che investe in altri settori. C'è stata, negli ultimi anni, una tendenza al miglioramento, ma, in occasione del terremoto dell'Irpinia, per fare un esempio, non c'era neppure la strumentazione necessaria per individuare con certezza l'epicentro.. Un giudizio positivo è stato espresso dal ministro 'della Protezione Civile sull'adeguamento delle strutture militari agli interventi per le calamità naturali. «Un tempo V esercito era soltanto in grado, per mancanza di attrezzature e di addestramento, di fornire alla gente tende e cibo. Oggi — ha concluso Zamberletti ricordando le recenti esercitazioni nella Sicilia orientale — grazie a un addestramento aggiuntivo e a una dotazione di strumenti adeguata, può intervenire con efficienza e in tempi estremamente brevi..
Persone citate: Enzo Boschi, Giuseppe Zamberletti, Zamberletti
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