L'ex questore al pretesso Peci «Senzani era legato al Sismi» di Ermete Grifoni

L'ex questore al pretesso Peci «Senzani era legato al Sismi» Molinari denuncia alla corte: hanno sabotato i freni della mia auto L'ex questore al pretesso Peci «Senzani era legato al Sismi» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE ANCONA — Non ha aggiunto molto a quanto già si sapeva la testimonianza di Arrigo Molinari, l'ex vicequestore di Genova che aveva chiesto di essere ascoltato al processo per l'omicidio di Roberto Peci sui presunti rapporti che sarebbero intercorsi tra 11 capo br Giovanni Senzani, principale imputato dell'assassinio, e il Sismi deviato. L'ex vicequestore non appena si è seduto dinanzi ai giudici delle Assise ha dato una notizia che ha lasciato tutti un po' sconcertati. 'Ho avuto un attentato. La mia auto, una Golf nuova ha vuto un incidente: Molinari ha narrato ai giornalisti che l'auto con la quale era giunto da Genova con la moglie e il figlio, in mattinata era finita fuori strada vicino a Loreto, per il mancato funzionamento dei freni, fatto strano per un'auto con appena 6 mila chilometri di percorso. A bordo c'era soltanto il figlio, salvo per miracolo (che avrebbe però parlato di eccessiva velocità). L'incidente è stato denunciato alla questura di Ancona che ha sequestrato l'auto per sottoporla a perizia. Sull'episodio il presidente Rebori ha comunque tagliato corto, per entrare nel merito del processo: «Ci dica subito quel che sa su interventi dei servizi segreti nel sequestro Peci'. Molinari: 'Non sono al corrente di alcuna circostanza sul fatto specifico. Le mie conoscenze sull'attività di Senzani non arrivano fino al tempo del sequestro Peci. Le mie competenze si fermarono al febbraio '79 quando passai la patata bollente al generale Dalla Chiesa'. Il funzionario comincia cosi a descrivere la figura di Senzani brigatista e al tempo stesso presunto agente del Sismi, come sarebbe stata da lui ricostruita quando era vicequestore a Genova e come sarebbe stata poi descritta vagamente a Dalla Chiesa in un rapporto (Molinari ha detto ieri che si trattava di «una serie di veline'), di cui però non si ebbe mai notizia. E' noto che l'ex capo dell'antiterrorismo per il Nord Italia in quegli anni, il colonnello dei carabinieri Nicolò Bozzo, ha smentito seccamente Molinari dicendo che quel rapporto non ci fu mai. L'ex vicequestore ha affermato ieri mattina che fu William Rosati (che si faceva chiamare Rossetti), capo zona della P2 In Liguria, a rivelargli che Senzani era un brigatista In collegamento col Sismi. 'Mi fece anche giurare, sotto pena di processo massonico di non rivelare ad alcuno l'informazione, che non ho avuto modo di riscontrare presso altre fonti. Sapevo tuttavia che Rosati frequentava in Toscana ambienti vicini ai servizi segreti e a ufficiali delle basi Nato». Avvocato Rocco (parte civile): «Dopo che i famigliari di Roberto Peci si erano rivolti a Craxi, allora segretario del psi e dopo la telefonata fatta da Craxi al capo della polizia Coronas, lei fu interpellato?». Molinari: «No. Coronas era comunque a conoscenza dell'attività da me svolta nell'antiterrorismo'. Il teste ha quindi espresso la certezza che Senzani fosse potentissimo a livello di ministero di Grazia e Giustizia e che i guai per la questura di Genova, e cioè gli scarsi risultati ottenuti in quel periodo nella lotta al terrorismo, cominciarono quando lui iniziò a indagare su Senzani. Ha poi parlato dell'attività sociale dell'ex criminologo che aveva creato a Genova la «Comunità del Molo» per l'assistenza ai detenuti e agli emarginati. «Nei campo del sociale a Genova — ha proseguito — ha fatto più lui che cinquecento deputati. Noi in dogavamo su Senzani e fornivamo al computer anche i nomi delle persone che lo avvicinavano. Poi dal ministero intervennero per togliere alcuni di questi nominativi'. Presidente: «Sa se Pazienza fosse al corrente dei rapporti tra Sismi e Senzani?». «No.. •Sa se la rottura tra le due ali delle Br avvenne per un intervento del Sismi?». •No, non ne sono al corrente'. Il teste viene cosi licenziato. Il processo era ripreso ieri, dopo la pausa di un meo» assenti tutti 1 br «irriduiwili», con la richiesta del pm Mandrelli di ascoltare l'ex vicequestore. La corte l'aveva accòlta purché il teste riferisse' su fatti e circostanze specifiche- e' attinenti la materia processuale. L'avvocato Pisauro, difensore di Gidoni, aveva chiesto che oltre a Molinari fosse ascoltato come testimone anche Francesco Pazienza, ex braccio destro del gen. Santovito. «Se ci furono rapporti tra Senzani e il Sismi deviato — aveva detto l'avvocato — dato che SantoVito è morto, nessuno meglio di Pazienza potrebbe forse dire qualcosa'. Ma la corte ha respinto la citazione dell'ex faccendiere. Ha accolto invece quella di chiamare di nuovo a deporre il pentito Roberto Buzzattl che. a Roma durante l'istruttoria del processo «Moro ter» riferì al giudice Priore una circostanza in cui di nuovo spunterebbero 1 servizi segreti. Buzzattl disse al magistrato che durante la fase organizzativa del sequestro Peci, nel giugno dell'81, Senzani si era incontrato alla stazione ferroviaria di Ancona con un alto esponente del servizi segreti. Buzzattl, che è attualmente In un carcere sconosciuto, per motivi di sicurezza, sarà di nuovo oggi dinanzi al giudici di Ancona. Ermete Grifoni Arrigo Molinari, ex vicequestore di Genova, e Giovanni Senzani