L'ultimo segreto della Piramide

L'ultimo segreto della Piramide Scoperte tre camere mai violate nel monumento funerario di Cheope L'ultimo segreto della Piramide L'interno sarà fotografato con un endoscopio - Speranze e scetticismo tra gli archeologi IL CAIRO — Nessuno osa dirlo ma il sogno è che si ripeta il «miracolo» del sepolcro di Tutankhamon nella Valle del Re: ritrovare intatta dopo 4000 anni la tomba di un faraone, sfuggita alla rapacità dei cercatori di tesori e agli approssimativi metodi di indagine dei primi appassionati di antichità egizie. Ma questa volta la scoperta sarebbe ancora più sensazionale di quella di Lord Carnarvon: infatti la tomba Inviolata si troverebbe nel monumento che è il simbolo della civiltà dei faraoni, la grande piramide di Cheope a Glza, al tempo della costruzione sperduta nell'Immensità del deserto e oggi lambita dalle brutte costruzioni della Cairo moderna. Milioni di turisti si sono avventurati lungo il ripido e occuro corridoio che porta alla grande camera del sarcofago dove le guide hanno spiegato loro che del tesoro del faraone che aveva sogna¬ to di sfuggire cosi per l'eternità a qualsiasi violazione sacrilega, protetto dal tumulo di 3 milioni di blocchi di pietra, non era rimasto nulla. Invece un gruppo di scienziati francesi, durante alcuni rilevamenti, ha scoperto che proprio sotto la galleria che porta alla cosiddetta «camera della regina» ci sono tre stanze delle dimensioni di 1,8 metri per 2,4. Una scoperta che ha dell'incredibile se si pensa che la piramide e stata in passato «radiografata» con tutti gli strumenti più sosfistlcatl dagli archeologi, e che ha naturalmente rilanciato la leggenda che l'antico Egitto possa ancora riservate grandi tesori. Ma tra gli egittologi c'è chi si dimostra molto scettico. E' il caso di Ahmed Moussa, direttore del dipartimento per le piramidi dell'Organizzazione delle antichità egiziane: -Non c'è nulla nella Piramide che non sia già conosciuto». Le tre camere sarebbero state costruite soltanto per alleggerire la pressione statica della grande costruzione che ha un volume di 2,5 milioni di metri cubi. Ma Mohammed Saleh, direttore del museo del Cairo ribatte: -Si deve es¬ sere cauti per non sollevare attese eccessive. Ma io credo che qualcosi ci sia». A favore della tesi degli ot- timisti c'è 11 fatto che i costruttori sigillarono accuratamente le tre stanze con pietre spesse nove piedi, una precauzione inutile per delle cavità vuote. Inoltre secondo gli studiosi francesi sono troppo grandi per servire semplicemente a equilibrare la costruzione. Per scoprire se effettivamente nascondono un arredo sepolcrale sfuggito ai ladri di tesori gli studiosi francesi hanno deciso di praticare con un trapano quattro fori della larghezza di 31 centimetri attraverso 1 muri dele cavità. Serviranno per inserire un endoscopio che osserverà < fotograferà l'interno. Per fo rare le tre camere si useran no strumenti sofisticati in grado di praticare le aperture senza far entrare aria o poi vere e soprattutto senza alte rare l'atmosfera all'interno rimasta intatta da 4600 anni Ma anche questa operazione ha sollevato polemiche tra gli archeologi tanto che l'autorizzazione in origine concessa per otto fori è stata ridotta a quattro. Spiega Ahmed Moussa: «lo penso che non si troverà nulla. Ma se ci fosse veramente qualcosa? Le pietre della Piramide sono esse stesse reperti archeologici. Davvero le trapaneremo e le danneggeremo per verificare se nascondono qualcosa? E' un problema delicato». Per placare le critiche i francesi hanno assicurato che le pietre forate saranno restaurate accuratamente e rimesse al loro posto.

Persone citate: Ahmed Moussa, Mohammed Saleh

Luoghi citati: Cairo, Egitto, Il Cairo