Il gioco delle tre panchine

Il gioco delle tre panchine Il gioco delle tre panchine Nessun cambiamento di rilievo - Sergio Brighenti sarà il «vice» del et Vicini - Cesare Maldini lascia l'Olimpica a Dino Zoff e assume la guida dell'Under 21 - Rocca collaborerà con i tecnici delle due rappresentative ROMA — Il commissario straordinario della Figc, Franco Carraro, ha definito ieri la struttura del settore squadre nazionali. Gli incarichi, li vedete nella tabella accanto e pur nella continuità delle persone, contengono non poche sorprese. Vicini ha voluto e ottenuto con sé Sergio Brighenti che da dieci anni lavora con lui e sarà questa l'accoppiata che guiderà la formazione azzurra almeno fino al girone finale degli Europei, se finale ci sarà. Cesare Maldini lascia la Nazionale maggiore e prende in carico la Under 21 che chiuderà il vecchio ciclo con le finali contro la Spagna ancora sotto la guida di Vicini. Dino Zoff, dato con troppo zelo per giubilato, assume invece per la prima volta un incarico vero, quello di responsabile della squadra Olimpica, che comincia la sua avventura proprio quest'oggi con la compilazione del calendario delle eliminatorie. Una faccia nuova dietro ai due ex collaboratori di Bearzot, quella di Francesco Rocca, che da assistente alle giovanili passa al ruolo di vice tanto di Maldini che di Zoff. Non ci sarà un dirigente accompagnatore, un De Gaudio cioè, mentre a livelli di funzionari rimangono tutti, ma con ruoli ridimensionati, e con una supervisione che viene direttamente dal Foro Italico. E Bearzot? «Bearzot è il direttore del settore squadre nazionali — ha detto Carraro — sarà il trait d'union tra le squadre e la dirigenza della Figc». Nulla di più, anche perché l'ex et. aveva già comunicato l'intenzione di non partecipare ai raduni azzurri. «Bearzot magari assisterà alle partite qualche volta, ma poi sarà cosi sensibile da evi tare commenti che possano creare disagio». Con queste parole Carraro ha sancito un pensionamento in piena regola, con la sinecura di un contratto ben remunerato vale- vote per quattro anni. Tutti gli altri. Vicini compreso, hanno un impegno soltanto annuale. Carraro ha insistito sul concetto di coordinamento fra le diverse squadre enunciando i suoi criteri di differenziazione: «Chiaramente la formazione di tre rappresentative di alto livello richiede la massima collaborazione fra i responsabili, con una logica gerarchia. L'Olimpica ha un ciclo breve di due soli anni, ma può disporre praticamente di tutti gli uomini migliori, eccettuata quella quindicina che ha giocato in Messico. Non ci sono limiti di età. Poi c'è la Under 21 che deve rifare la squadra ormai in fase di uscita, e che dovrebbe avere quindi vita più autonoma». Nell'ordine quindi sono la -A», l'Olimpica e la Under 21, ma contano i risultati di ciascuna. Vicini ha poi aperto la serie delle mini-conferenze stampa dicendo in sintesi: «Brighenti, certo l'ho voluto io! Abbiamo lavorato bene per tanto tempo, vedremo di fare meglio. La prima convocazione è per la Under 21 il 10 settembre qui a Roma, poi toccherà alla A a Coverciano 11 23 e 24. Ci saranno 18-20 giocatori. Sorprese? Dipende da voi, molti auspicano cambiamenti, chissà se saranno quelli che vogliono? L'organico è aumentato di una unità, non è molto, magari ci avvarremmo anche di Niccolai in qualche occasione. Non abbiamo periodi lunghi di concentramento, quindi un preparatore atletico non è indispensabile: comunque Rocca è anche professore di educazione fisica, il che non guasta. Del resto io parlo di collaborazione con i tecnici delle società e se un atleta mi arriva con una tabella da rispettare non sarò certo io a modificargliela. Andrò a vedere partite, allenamenti, parlerò con tutti, di più con quelli che mi daranno collaborazione sincera». Maldini ha chiesto per la nuova Under un confronto intemazionale «vero» prima del primo matqh ufficiale fissato per il 19 novembre contro la Svizzera. In più due allenamenti. «Certo non sarà facile trovare le date con gli impegni di Coppa. D'altro canto io alla prima chiamata convocherò almeno 24 uomini tanto per scremare». Per Zoff il consueto imbarazzato riserbo e quasi rifiuto di assumersi responsabilità di risultati. Un proseguimento più nella linea Bearzot che in quella Vicini, ma all'osservazione che Carraro non è favorevole alla semplice partecipazione, anche il buon Dino si è messo al passo: «A Seul cercheremo di arrivarci, questo è chiaro, anche se avremo di fronte nazionali vere come quella della Germania Est. Se Vicini vorrà potremmo rendere vera anche la nostra». E chiudiamo con Brighenti tutto contento di continuare a essere il numero due, ma crescendo insieme con Vicini. «E crescendo insieme anche con questi ragazzi della Under che seguiamo ormai da anni». Diavolo di un vice! Ha scoperto le carte, di messicani a Coverciano ce, ne saranno pochini. Giorgio Viglino m i B ii i di ii m i Roma. Sergio Brighenti, Azeglio Vicini, il prof. Vecchiet, Dino Zoff, Cesare Maldini ed Enzo Bearzot: tecnici azzurri di ieri e di oggi ritratti in una pausa della riunione della Federcalcio per definire gli incarichi alla guida delle varie nazionali azzurre

Luoghi citati: Coverciano, Germania Est, Messico, Roma, Spagna, Svizzera