Poltergeist II: con i mostri ritorna la paura

Poitergeist II: con i mostri ritorna la paura PRIME FILM: l'allucinante storia di Gibson e «Sapore di hamburger», spericolata gara di sci con Cusack Poitergeist II: con i mostri ritorna la paura POLTERGEIST II - L'ALTRA DIMENSIONE di Brian Gibson, con Craig T. Nelson, Jobet Williams, Heather O'Rourke, Julian Beck, Geraldine Fitzgerald. Fantastico, colori, Usa 1986. Cinema: Reposi di Torino; Metropolitan, Maestoso, Europa, Gregory di Roma. Quattro anni fa, alla fine (provvisoria) del primo Poitergeist, la famiglia Freeling era ridotta al lastrico dai fantasmi distruttori della casa da essi abitata. All'inizio di Poitergeist II, seguito del film precedente, il suddetto nucleo famigliare (papà, mamma, la piccola Carol, il bambino Robbie) troverà asilo presso la vecchia nonna, accarezzando la speranza che nessun mostro, nessuna indemoniata apparizione torni ad assillarli. Illusione: gli incubi ricominciano, gli strani e spaven¬ tosi fenomeni psichici si ripetono, la paura travaglia ancora la famigliola. A insidiare particolarmente Carol spunta un allucinante Uomo Nero, che assume le mentite spoglie di clergyman e In reatà è l'inviato delle occulte potenze infernali, decise a trascinare nell'aldilà la perseguitata e traumatizzata famiglia Freeling. A sollevarla dal terrore in cui è piombata e a difenderla si adopera con impegno il gigantesco pellerossa parapsicologo Taylor che — abituato a misurarsi con entità soprannaturali e spiriti maligni (qui rappresentati da cadaveri mummificati in una grotta situata sotto la distrutta casa del Freeling) — cerca di sconfiggerli e annientarli indirizzando l'horror a un epilogo al quale, volendo, si potrà agganciare un altro seguito. Poitergeist II, costato circa 20 milioni di dollari e iperbo¬ licamente ampliato dalla proiezione su schermo gigante, è tuttavia un film «più piccolo., come fantasia e come narrazione, del Poitergeist ideato e prodotto nel 1982 da Spielberg e diretto da Tobe Hopper. L'ispirazione è stanca, il racconto in più punti si fa noioso anche se qualche trovata è di grosso effetto, come quella di papà Freeling che ingoia un verme e, dopo un po', vomita un mo- stro immane. Più che opera del regista inglese Brian Gibson, il film è il frutto sofisticato degli addetti ai trucchi (Richard Edlund il loro supervisore) Tre fra gli interpreti vanno particolarmente citati: il compianto Julien Beck, spettrale Uomo Nero; la nonna che è Geraldina Fitzgerald e il pellerossa Will Sampson, già visto in Qualcuno volò sul nido del cuculo. Musica di jJerry Goldsmith; fotografia di Andrew Laszlo. *** SAPORE DI HAMBURGER di Savage Steve Holland, con John Cusack, D. Ogden Stiers, Diane Franklin, Klm Darby. Commedia, colori, Usa 1986. Cinema Dori... Girata a Snowbird nell'Utah, la spericolata gara sciistica che conclude questa gracile commediola è, di essa, la parte migliore. Affidata ad audaci professionisti che, sulle piste, «doppiano» in temerarie discese gl'interpreti John Cusack e Aaron Dozier, la competizione è provocata dall'antagonismo che inimica il sedicenne Myer e il rivale Roy Stalin (cognome trascritto qui dai titoli di coda). Stalin è un tipo odioso che in tutti i modi umilia Myer, già legato sentimentalmente, sino a quando non sarà umiliato a sua volta proprio dal sedicenne che, addestrato segretamente da una sciatrice francese innamorata di lui. lo batterà nell'epico confronto ■ Tutto quello che nel filmetto c'è come antefatto della parte sciistica è da trascurare; le paturnie di Myer aspirante suicida perché una coetanea lo ha mollato, la descrizione della balzana famiglia di lui, il flebile spaccato d'un futile mondo studentesco non offrono spunti di particolare interesse a. v>

Luoghi citati: Europa, Roma, Torino, Usa, Utah