De Laurentiis: «Così fu rifiutato il film scandalo della Rossellini » di Marinella Venegoni

De Laurentiis: «Così fu rifiutato il film scandalo della Rossellini » A Montreal presentato «Blue velvet» di Lynch che era candidato a Venezia De Laurentiis: «Così fu rifiutato il film scandalo della Rossellini » DAL NOSTRO INVIATO MONTREAL — Vestito di blu, abbronzato e con 11 clgarlllo In mano, Dino De Laurentiis, produttore di Blue Velvet, prende subito la scena alla conferenza stampa e fa scomparire 11 regista del film David Lynch, pallido biondo e non fumatore. Nella sua lingua americana con chiarissimo incedere napoletano, sbotta: « Lynch non sa niente di Venezia. Per quello che so io, invece. Rondi ha chiesto di vedere il film per la Mostra. Dopo venti minuti, alla prima scena in cui Isabella Rossellini compare nuda, ha lasciato la proiezione dicendo: "In memoria di Roberto, questo film non può essere visto a Venezia". Evidentemente non conosceva Rossellini come lo conoscevo io. Era mio amico, era un uomo intelligente, il film gli sarebbe piaciuto Del giudizio di Rondi non mi preoccupo, gli rimprovero di aver parlato di quella proiezione, che era un fatto privato». Il film di Lynch è stato presentato sabato in concorso al Festival del cinema di Montreal, che sta per concludersi. La sua presenza alla competizione è uno dei piccoli scacchi che la rassegna del Quebec vuol seminare quest'anno. Blue Velvet è U titolo di una canzone, più svenevole che dolce, nello stile della fine Anni Cinquanta. David Linch (Elephant Man, Dune) ha fatto un mistery-thriller ironico e giovanilista, guardando a Hitchcock e insieme a Orson Welles. Protagonista è Kyle Maclachlan, figlio d'un poliziotto, che trova in un prato un orecchio umano. Lo porta alla polizia, ma inizia anche le Indagini per conto proprio: s'Imbatte in Isabella Rossellini, una cantante masochista, nevrotica e spaventata per via dello psicopatico Dennis Hopper che la perseguita, la brutalizza e le tiene in ostaggio 11 figlio. Grandi richiami, nella scenografia, nelle auto e negli abiti agli Anni Quaranta e Cinquanta: « Perché — taglia corto Linch — il film è stato girato a Lambert Town nel Nord Carolina, e nelle picco¬ le città è come andare indietro nel tempo, si trovano sempre cose vecchie». Isabella Rossellini è un poco rigida, anche nelle scene più drammatiche, quand'è assalita e presa da Hopper, quando viene picchiata e restituita, nuda e coperta di lividi, al giovane detective. Dennis Hopper è magistralmente, esageratamente pazzo. Nel cast, c'è persino Hope Lange, in una piccola parte di madre premurosa. Il film è costato a De Laurentiis sette milioni di dollari. 'Overbudget» dice 11 produttore guardando In faccia l'imbarazzato Lynch, ma pare che la coppia funzioni, tant'è che si scambiano complimenti rustici e annunciano di avere già in programma un'altra storia, Ronnie Rockets. 'Sarà un film pazzo per un produttore pazzo», ammicca Lynch. E De Laurentiis racconta quasi paterno di aver letto la sceneggiatura di Blue Velvet e di aver poi detto al regista: •E' folle, ma fallo pure». Mica per beneficenza: »Ci sono registi al massimo che possono sforare il budget. Gli altri, li controlliamo». Tutta la conferenza stampa del produttore è un lungo comizio sulle leggi Internazionali dello show-business governato dalla lingua inglese, con attacchi tremendi all'Italia e al cinema Italiano, 'provinciale, fatto solo per il mercato interno, im¬ possibile da esportare». Creata una rete di distribuzione, la società di De Laurentiis è diventata una Major, 'da un mese non sono più italiano, sono cittadino degli Stati Uniti, e dico che quello è il Paese migliore del mondo». Dopo sedici anni in Usa, 11 produttore, come molti emigranti, ha un'immagine vecchia dell'Italia, parla con rabbia eccessiva di situazioni sbiadite. 'Nostalgia? Macché, fossi venuto via dieci anni prima. In trentanni, i registi e gli attori hanno sempre strizzato l'occhio a sinistra, la de se l'è presa e cosi il cinema non l'ha aiutato nessuno. Poi, la legge del socialista Corona ha chiuso i confini. Oggi l'Italia dovrebbe lavorare per l'Europa, con spirito comunitario: come potenziale, è un mercato secondo solo agli Stati Uniti». Fra i suol film di quest'anno l'orgoglio è soprattutto per Crimes of Heart, con la regia di Brace Beresford, interpreti Slssy Spacek, Jessica Lange e Sam Shepard, che uscirà in autunno: «E' uno dei film più importanti dell'anno, ha un budget di IO milioni di dollari. Erano molti di più nel progetto originario, ma io ho detto al regista: se a te e agli attori piace questa storia, mettetevi intorno a un tavolo e discutete, si troverà la strada». Marinella Venegoni