«Mia figlia è stata uccisa »

«Mia figlia è stata uccisa » Il padre non è convinto che si sia suicidata 4 anni fa in Sardegna «Mia figlia è stata uccisa » L'inchiesta stabilì che la giovane, presentatrice di una tv privata, si sparò alla testa sulla spiaggia - Esposto alla procura generale di Cagliari: «Troppi punti non chiariti» Il 29 agosto di 4 anni fa, Alma Arecco, 26 anni, separata, un figlio, presentatrice di una tv privata, fu trovata morta sulla spiaggia in località Conca Verde, à Santa Teresa di Gallura (Sassari). Accanto al corpo c'era un revolver -Smith & Wesson. con il quale, stabilirono i magistrati del tribunale di Tempio Pausanla, dopo un'inchiesta durata due anni, la giovane si era tolta la vita, sparandosi alla testa. Già pochi giorni dopo il ritrovamento, il padre della vittima, Bernardo Arecco, 63 anni, di Savona, sollevò dubbi sull'esatta dinamica del fatto sostenendo che la figlia era stata uccisa. Gli ulteriori accertamenti disposti dalla magistratura non spostarono però di un millimetro l'originale ricostruzione dei fatti. Non rassegnato, proprio in questi giorni, l'uomo ha presentato istanza alla procura generale di Cagliari affinché venga riaperto il caso. «Non abbiamo soluzioni alternative alle conclusioni alle mili i iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii quali è giunto il tribunale sardo — commentano i legali di Bernardo Arecco. avvocati Fot! e Gaidano —. Siamo però del parere che quell'inchiesta è stata fatta con superficialità.. -Superficialità. elencate nella memoria (sette pagine) inviata alla procura generale del capoluogo sardo. Dagli atti risulterebbe, per fare un esempio, che la pistola trovata in pugno ad Alma Arecco aveva sparato due colpi -ed è inverosimile — scrive il padre della vittima — che una persona che voglia suicidarsi, dopo un colpo andato a vuoto, abbia potuto freddamente spararsi nuovamente». Il fatto poi che non vennero trovate tracce di polvere da sparo sulla mano del cadavere -pur essendo un fatto possibile, ma inconsueto, doveva comunque convincere il giudice a fare altri accertamenti.. Anche la posizione in cui fu trovato il cadavere, secondo il dottor Arecco, lascia perplessi: -Come è possibile che il volto del cadavere sia rivolto iiiu.i mini inni unni inni uni imi uni verso l'arma? La potenza del proiettile avrebbe dovuto provocare il movimento opposto. Sulla mano sono state trovate poche gocce di sangue, mentre avrebbe dovuto essere im¬ mi n in numi uni ni ninnili brattata. E, inoltre, mia figlia non aveva motivo per uccidersi.. Nell'agosto dell'82, Alma Arecco conviveva con il chirurgo plastico Paolo Santanchè con il quale stava trascorrendo le vacanze. Un rapporto che però si stava esaurendo. -Quel giorno — racconta il chirurgo — eravamo andati a vedere una festa in un paese vicino alla Conca Verde. Era stata Alma a portarci. La sera, dopo cena, andammo a casa di amici che stavano nel villino accanto al nostro. Alma, invece, volle prima accompagnare il bambino a letto. Non arrivava e a un'amica, andata a sollecitarla, rispose che sarebbe venuta subito.. -Invece, non la vedemmo più. Al mio ritorno non la trovai, vidi la cassaforte, dove tenevo la pistola, spalancata e, preoccupato, chiesi agli amici di darmi una mano a cercarla. La trovammo sulla spiaggia, ma era già morta. L'esposto del padre? Non lo condivido, ma capisco il dolore di quell'uomo..... iniiiiiinniinn i iiimiiiliniimniiiiil

Persone citate: Alma Arecco, Arecco, Bernardo Arecco, Gaidano, Paolo Santanchè

Luoghi citati: Alma Arecco, Cagliari, Conca Verde, Sardegna, Sassari, Savona