I fluidi del cervello di Piero Bianucci

I fluidi del cervello Specialisti di biomagnetismo al convegno di Torino I fluidi del cervello Misurato per la prima volta il debolissimo campo magnetico del corpo umano - Applicazioni nella cura dell'epilessia e nelle cardiopatie TORINO — n cuore e il cervello creano attorno a sé debolissimi campi magnetici. Misurandoli, 1 medici possono avere Informazioni sul loro funzionamento. Per esempio scoprire l'origine di un'aritmia cardiaca o la zona cerebrale dove nasce un attacco epilettico. Questo è 11 principio del biomagnetismo, un settore di ricerca giovanissimo e in rapida espansione, al crocevia tra fisica, fisiologia e clinica medica. Da ieri, e fino a sabato, cinquanta specialisti di 16 Paesi, dal Giappone agli Stati Uniti, ne discutono a Villa Gualino, in un convegno organizzato dall'Isi, l'Istituto per l'interscambio scientifico presieduto da Tullio Regge. Si sa che il nostro corpo è percorso da piccole correnti elettriche e che le cellule si scambiano molecole ionizzate, cioè elettricamente cariche in quanto prive di qualche elettrone. Sono queste correnti a produrre il flebile messaggio magnetico dell'organismo umano. Fino a qualche anno fa la tecnologia non era abbastanza raffinata per consen¬ tire di «ascoltare» il messaggio. Si tratta di misurare campi magnetici la cui intensità è un miliardesimo di quella del campo magnetico della Terra, quello, per Intenderci, che orienta l'ago della bussola. Qualcosa come la perturbazione magnetica che produrrebbe il motorino di accensione di un'auto sulla Luna. E non solo 11 segnale è quasi impercettibile, ma si deve anche captarlo In mezzo a un potente «rumore di fondo» dovuto a molte sorgenti, naturali e artificiali, di disturbi magnetici. •Due sono le tecnologie — spiega Sergio Nicola Erné, direttore del Gruppo di biomagnetismo dell'Istituto nazionale di metrologia della Germania Ovest a Berlino — che hanno permesso di costruire magnetometri cosi sensibili da poter rilevare i debolissimi campi prodotti dal cervello e dal cuore: una è quella nata dalla scoperta dell'effetto Josephson. un fenomeno quantistico che si verifica a temperature vicine allo zero assoluto; l'altra è quella che ha portato alla realizzazione, di materiali che costituiscono uno scher¬ mo efficace contro il magnetismo parassita che disturba la misura». In pratica questi magnetometri derivano da un particolare tipo di galvanometro, e vengono tenuti alla temperatura dell'elio liquido, 269 gradi sotto zero, per farli lavorare in condizioni di superconduttlvita (il fenomeno per cui alle bassissime temperature scompare la resistenza elettrica). Il materiale che agisce da isolante magnetico, invece, è una costosa lega di ferro-nikel con tracce di molibdeno. Il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) ha già finanziato con un miliardo ricerche sulla superconduttlvità e sul biomagnetismo. Altri tre miliardi e mezzo sono stati assegnati, ma si attende ancora l'approvazione del Cipe. «Groerfe a questo impegno — spiega il professor Gian Luca Romani, responsabile del Gruppo di biomagnetismo del Cnr — siamo riusciti a ottenere un brevetto ora richiesto da vari laboratori e a condurre ricerche d'avanguardia sul cervello, come l'individuazione di foci epilettici e di tumori non rivela¬ bili con altra tecnica diagnostica, o la verifica di modelli di funzionamento del cervello. E' così, per esempio, che abbiamo scoperto che la zona uditiva del cervello è organizzata logaritmicamente come la tastiera di un pianoforte: Il biomagnetismo offre un nuovo sistema di diagnosi assolutamente innocuo per il paziente. Mentre tutte le altre tecniche, dalla Tac (tomografia assiale computerizzata) alla recentissima Rmn (risonanza magnetica nucleare) in qualche modo sono Invasive e comportano qualche rischio per il paziente, con i biomagnetometri si misura esclusivamente il campo emanato dal corpo umano. Il problema è ora quello di perfezionare gli apparecchi e l'interpretazione medica delle loro misure. Finora soltanto tre o quattro ospedali al mondo dispongono di biomagnetometri, apparecchiature, tra l'altro, costosissime. Ma fra qualche anno quella che per adesso è ancora una tecnica d'avanguardia potrebbe diventare «routine». Piero Bianucci

Persone citate: Gian Luca Romani, Gualino, Josephson, Sergio Nicola, Tullio Regge

Luoghi citati: Berlino, Germania Ovest, Giappone, Stati Uniti, Torino