Nucleare, è già scontro di Eugenio PalmieriClaudio Martelli

Nucleare, è già scontra Il no di Martelli divide i partiti della maggioranza Nucleare, è già scontra Gli alleati criticano il vicesegretario psi «folgorato sulla via di Norimberga» Interviene Palazzo Chigi: deciderà la conferenza nazionale sull'energia ROMA — Il pentapartito si divide sulla scelta nucleare. Le recenti dichiarazioni del vicesegretario del psi, Claudio Martelli, hanno riportato la nube delle polemiche del dopo Cemobil a volteggiare pericolosamente sul mondo politico italiano. Filonucleari e antinucleari? Non è ancora una spaccatura, ma le premesse per un dibattito senza esclusione di colpi, per una sorta di prereferendum tra i partiti, ci sono tutte. La de è scesa ufficialmente in campo criticando Martelli. Il blocco della costruzione delle centrali — scrive II Popolo — può compromettere lo sviluppo economico -e quindi risulta incomprensibile come un partito di governo possa assumere una posizione addirittura di scavalco rispetto a quella del pei-. Martelli non fa marcia indietro e ci ha ribadito le sue tesi: 'Il psi ha preso posizione subito dopo Cernobil: la chiusura immediata di Latina, la sospensione della costruzione delle centrali, la cancellazione dei progetti Cirene e Pec-. Secondo l'esponente del psi non si vede perché, nel momento in cui le socialdemocrazie europee ripensano il nucleare, l'Italia debba costruire nuovi impianti: il nucleare non ci emancipa dall'estero perché non abbiamo uranio, abbiamo un reticolo di industrie nelle energie alternative che potrebbero soddisfare la percentuale minima occupata dall'atomo, e quindi sviluppare la nostra ricerca. Quest'anno — fa rilevare Martelli — abbiamo perduto 2500 miliardi dal turismo estero anche per l'inquinamento; affittiamo i pescherecci inglesi per smaltire le scorie radioattive; 11 deficit agricolo dell'Italia tra poco supererà quello petrolifero. Ce n'è abbastanza, mi sembra, per rivedere il nostro tipo di sviluppo. Ieri si è avuta una reazione a catena. Il ministro della Ricerca Scientifica, Granelli, bolla le affermazioni di Martelli come -superficiali» e spiega: « Una riflessione generale va fatta, i rischi vanno ridotti al minimo, ma sema cancellare l'opzione nucleare.. Spadolini invita tutti alla cautela. Il vicesegretario del pri, Giorgio La Malfa, è invece molto più esplicito: -Se il psi confermasse quella posizione essa sarebbe incompatibile con quella degli altri partiti della maggioranza. Ma non è la prima volta che Craxi, con il suo realismo, getta in mare le proposte avanzate da Martelli-. I socialdemocra- tici ne discuteranno oggi in direzione. Da Palazzo Chigi solo uno scarno commento. Il sottosegretario Amato si è limitato a ricordare che -il governo non ha intenzionalmente espresso una linea di merito, ma si è doverosamente rimesso ai risultati di una conferenza nazionale sull'energia, che, su mandato del Parlamento, ha il compito di organizzare-. -Altro è — ha aggiunto — che i partiti esprimano e confrontino le loro posizioni proprio in vista della conferenza-. Sull'argomento, il presidente del Consiglio si è mosso finora con estrema prudenza, tanto che il tema centrali nucleari non figurava nel discorso di insediamento del nuovo governo alle Camere. Il fatto che l'aranti.' non abbia dato molto spago al dibattito potrebbe significare che tra le file socialiste la posizione assunta da Martelli non trova, almeno per adesso, un appoggio incondizionato. L'intenzione del psi di escludere il nucleare dal piano energetico ha prodotto comunque tre reazioni: ha riportato a galla i vecchi dissapori nella vecchia-nuova maggioranza (Martelli sembra rimasto folgorato sulla strada di Norimberga, dicono con sarcasmo i liberali, riferendosi al congresso dei socialdemocratici tedeschi al quale il vicesegretario del psi ha partecipato); ha provocato un certo avvicinamento delle posizioni socialiste e comuniste; ha riacceso l'interesse delle associazioni «verdi- alle tesi del vicesegretario del psi. -Il pei — afferma il senatore Andrea Margheri, uno degli esperti del settore industria — sieda tempo pronun¬ ciato per la sospensione di nuove localizzazioni. Il margine di incertezza, che cosa fare, riguarda l'esistente: Caorso, Montalto, Trino. Avviare subito la fase di fuoriuscita oppure protrarla per un certo numero di anni, come proposto dalla Spd in Germania. Se Martelli va in questa direzione noi naturalmente siamo d'accordo. Ma c'è bisogno di un lavoro di grande ampiezza che non può essere risolto con battute di fine estate. Tutto questo — conclude — va discusso nella Conferenza nazionale e proposto nel referendum consultivo-. Secondo il psdi, non va detto «no» al nucleare per principio, ma vanno posti precisi sbarramenti: mandare avanti solo i lavori già appaltati con una moratoria nucleare fino a quando la Conferenza non avrà prodotto qualche risultato. A questa conferenza guardano un po' tutti. E tutte le forze politiche sperano, sotto sotto, che grazie al dibattito che coinvolgerà anche sindacati, scienziati, uomini di cultura, possano uscire scelte nuove e univoche. Eugenio Palmieri Claudio Martelli

Persone citate: Andrea Margheri, Claudio Martelli, Craxi, Giorgio La Malfa, Montalto, Spadolini

Luoghi citati: Caorso, Cirene, Germania, Italia, Latina, Norimberga, Roma