Hai voluto la bicicletta? E adesso scia

nuovawentura nuovawentura Hai voluto la bicicletta? E adesso scia NON pare vero, si sale con lo skilift in jeans e maglietta, senza scarponi né racchette, intorno un mare di erba pettinata dal venticello, in lontananza qualche mucca impassibile. Si sale, appesi alle manopole dei bastoncini messe al posto del manubrio, facendosi portare da uno strano monopattino con due motorie di gomma: non è una bicicletta, non sono sci tutto terreno, eppure ci si fa lo slalom, si affrontano pendii e cunette con gli stessi movimenti che richiederebbe l'attrezzatura tradizionale se ci fosse la neve. Si chiama Trottinerbe, viene dalla Francia, è l'ultima trovata per «sciare» d'estate. Il Trottlnerbe si pratica da un palo d'anni a Pontechlanale e Limone, stazioni sciistiche della provincia di Cuneo, e nel centro francese di Deux Alpes. E' nato in Francia, dall'idea di un artigiano alsaziano, Jean Qroell, specializzato In marchingegni per la montagna, che rimane l'unico produttore (Bue du Vallon, Slgolsheim F68240, Kaysersberg). Il Trottlnerbe è l'ultimo, e probabilmente 11 più felice, tentativo di realizzare un mezzo che permetta di riprodurre le tecniche dello sci sul pendii erbosi. Prima si era provato con una sorta di sci corti, prodotti da un'azienda austriaca: lo sciatore era munito di uno zainetto contenente un serbatolo riempito di acqua e cesso ma hanno subito evidenziato una serie di limiti: con l'uso 1 cingoli tendono a strapparsi provocando cadute spesso pericolose. Inoltre, anche nel caso degli sci a cingoli c'è l'obiezione ecologica: l'attrezzo rovina il manto erboso. Anche 11 Trottlnerbe ha subito un'evoluzione tecnologica, in un primo tempo l'attrezzo era dotato di un normale manubrio, la cui impugnatura è stata poi sostituta da quella di due racchette da sci, messe verso l'esterno, nella stessa posizione in cui sono tenute da un comune sciatore. I primi esemplari avevano un freno, che si azionava con il tacco, una soluzione poi scartata, perché richiedeva un'abilità di equilibrio e tecnica che rendeva l'operazione troppo impegnativa per i principianti e, tutto sommato, l'utilità della frenata non era cosi grande. Il Trottlnerbe, omologato dall'Ispettorato della motorizzazione francese, non è pericoloso, raggiunge velocità massime Intorno ai cinquanta chilometri all'ora e In caso di caduta si può abbandonane In tutta tranquillità. I problemi più gravi si riducono a qualche ruzzolone sull'erba. L'attrezzo permette una normale risalita con lo skilift, che, assicurano 1 responsabili degli Impianti, anche d'estate funzionano con tutte le misure di sicurezza invernali. Di solito il Trottlnerbe si noleggia e costa, compreso riore. E poi era una soluzione poco ecologica, visto che dopo un po' di discese i prati stillavano sapone come l'asse di una lavandaia. Un'altro tentativo dall'esito incerto è stato quello degli sci con i cingoli. Realizzati In Germania, hanno incontrato un discreto suc¬ sapone, 11 liquido scendeva attraverso un tubicino di gomma fino alla punta dello sci e si spandeva sulla superflce Inferiore lubrificandola. I risultati non erano troppo entusiasmanti, neppure dopo che agli sci si applicò un rullo nella parte poste¬

Persone citate: Jean Qroell, Vallon

Luoghi citati: Cuneo, Francia, Germania, Limone