La murena è tenace non molla la presa

La murena è tenace non molla la presa La murena è tenace non molla la presa E5 capitato a molti subacquei di infilare la testa in un anfratto, e d'improvviso, girandola per vedere meglio la tana, magari per cercare un grosso sarago o una cernia, trovarsi con la maschera a pochi centimetri da occhi grandi e apparentemente minacciosi e da una bocca spalancata, irta di denti piccoli e aguzzi. E' una sensazione spiacevole, provata da tutti quei sub che hanno avuto l'occasione di trovarsi a tu per tu con una murena. Ma tutti hanno avuto modo di raccontarla: la murena, contrariamente a quanto molti vecchi pescatori amino raccontare soprattutto dopo avere bevuto qualche bicchiere di troppo, non è un animale aggressivo. Se nessuno la ferisce o la disturba non attaccherà mai l'uomo. Anzi, offrendole del pesce diventerà a poco a poco •amica». In questo caso non bisognerebbe davvero mai tradire la sua fiducia, uccidendola. L'aspetto, certo, non è dei più rassicuranti. Rassomigliante più a un serpente che ad un pesce, la murena puù raggiungere il metro e mezzo di lunghezza e gli 1112 chili di peso, ma si tratta di casi più unici che rari. Non possiede ghiandole velenose ma il morso e estremamente pericoloso perchè tende a lacerare le carni: una volta bloccata la preda è difficile che la murena molli la presa. I due denti ricurvi nel palato, che ricordano quelli degli aspidi, hanno proprio la funzione di bloccare il pesce e ucciderlo in pochi secondi. Pigra, lenta nei movimenti, da un milione di anni ha scelto la scogliera come suo habitat naturale, dove gli anfratti, tutti potenziali tane, sono molti e frastagliati. Ha la pelle di un marrone scuro, a macchie bianche, gialle, viola di una tonalità molto scura. E' facile incontrarla dai tre-quattro metri di profondità (ino ai 50. E' un bersaglio molto semplice, perchè immobile. L'immagine più frequente della murena che ha il subacqueo è quella dì vederla all'imboccatura di una tana (a volte convive con la cernia) con la bocca spalancata nell'eterna ricerca di cibo. Se la luce del sole è favorevole, si può anche assistere ad uno spettacolo particolare: per effetto della rifrazione l'acqua immediatamente attorno alla testa assume colorazioni violacee bellissime. Per cacciare la murena, non c'è bisogno di particolare attrezzatura. Essendo una pesca di tana, (è rarissimo incontrare la murena mentre nuota in acqua libera), è indispensabile che il sub abbia molto fiato: un boccaglio non troppo lungo è l'ideale per effettuare l'iperventilazione, immobili sulla superficie. Utilissima, come sempre, la muta, per evitare dispersioni di calore. Va bene qualsiasi fucile, purché sia caricato con molte atmosfere e l'asta sia munita di arpione e non di fiocina, anche se a cinque punte. Sempre che la posizione lo consenta, il punto migliore dove colpire l'animale è nell'orifizio branchiale, che si trova immediatamente dietro la testa. Questo perché, non appena colpita, la murena tenterà di rientrare nella tana, ma se il colpo e ben centrato, sarà impedita dall'asta. Nell'impossibilità di fare questo tiro, l'unica alternativa. ma con scarse posibilità di successo, e quella di sparare direttamente in bocca. Le speranze che. però, l'arpione fuoriesca dalla parte opposta del corpo sono molto poche. La reazione dell'animale colpito sarà furibonda. La murena tenterà in tutti i modi di sganciarsi dall'asta che l'ha ferita. Se rintanata non bisognerà tirare troppo, perchè essendo la sua carne molto delicata, e possibile che si laceri. Una volta stanata, per evitare che si divincoli mentre viene trascinata in superfice. si può usare questa tecnica semplicissima ma efficace: le si metterà la canna del fucile in bocca. Il pesce la morderà con forza e non si muoverà più. Giulio Geluardi

Persone citate: Giulio Geluardi