Il segreto della chiesa sconsacrata

Il segreto della chiesa sconsacrata Il segreto della chiesa sconsacrata casa in campagna Torna il tempo dei balli a palchetto leva pagare per la serie di balli successivi, e abbassando la corda per far restare sotto il tendone chi Invece pagava per la nuova serie di danze. Ora sono più moderni: si paga una sola volta per entrare, e se qualcuno vuol concedersi una pausa, uscire a prendere una boccata d'aria, continuare nel buio della campagna una conversazione, bere un rinfresco o mangiarsi una pizza, nessun problema: all'uscita del ballo l'organizzatore ha pronto un timbro, lo inchiostra e te lo stampa sulla mano o sul polso. Con quel timbro si può rientrare e uscire quante volte si vuole. Accanto al ballo a palchetto, la Pro loco ha organizzato una specie di ristorante campagnolo: un forno, un fuoco sotto una grìglia in ferro, un frigorìfero, due tavoli, qualche panca, e c'è chi ti serve la pizza, lo spiedino, le patatine fritte, magari la bistecca, il salammo o anche la zuppa di fagioli; vino bianco, vino rosso, cocacola. acqua minerale. Quando c'è il ballo nel paese, è festa anche per chi non vuole o non sa più danzare. In queste sere d'estate, per chi ha scelto la campa- arrivare, quando ancora l'orchestra accorda gli strumenti, sono i giovanissimi, con moto e casco; ma poi arrivano anche 1 giovanotti con le ragazze, e quindi anche gli anziani, richiamati dall'Idea di una serata diversa, un po' fracassona, qualche pettegolezzo, tanto da criticare. Entrano in pista per prime le ragazzine, giovanissime: non è ancora buio in cielo che già ballano, a gruppi, tra loro; qualche ragazzo si fa avanti, ma per raccogliere più clienti l'orchestra ha l'astuzia di suonare un tango o magari un valzer. Lequona e Strauss hanno 11 magico potere di vincere la resistenza anche degli adulti, delle donne soprattutto, che pagano 11 biglietto e si «fanno un giro», tanto per ridere, ma In realtà con serio impegno. Sul palchetto si scivola bene, l'organizzatore ha sparso manciate di sapone In polvere o borotalco. Una volta sul balli a palchetto si entrava, pagando qualche lira, per due o tre balli, poi con una corda fissata al palo centrale che tiene su il tendone, l'organizzatore faceva 11 giro della di-conferenza della pista, spingendo fuori chi non vo¬ TEMPO di ferie, tempo di halli. Nei paesi arivano 1 balli a palchetto, un gran tendone innalzato a cono sopra una pista di legno lucido, un piccolo palco per l'orchestra, una ringhiera tutt'attorno. un tavolino seduto al quale l'organizzatore Incassa le poche migliaia di lire che danno diritto all'Ingresso e alle danze. Tutt'attorno assiepata alla ringhiera, la folla del curiosi: per loro è festa veder ballare gli altri. Il ballo va di frazione in frazione, da un bricco all'altro e nelle sere dei fine settimana si sentono a lungo, fino a tardi nella notte, le canzoni riecheggiare nelle vallate. Un manifesto prestampato con 11 nome in rosso dell'orchestra (a mano con il pennarello é aggiunta la data e il nome del paese) Incollato sul muro della chiesa, davanti al municipio, sulla piazza del mercato e su un tabellone all'Incrocio con la strada provinciale ha annunciato l'avvenimento. I primi ad c gna, il bricco o la frazione o il paese dove è impiantato il ballo a palchetto è occasione di incontri, di chiacchiere, di conoscenze, oltre che — volendo — di divertimento. «Signor sindaco, quando metteremo i contenitori per l'immondizia? E la strada che viene su a casa mia. contate di aggiustarla oppure fate soltanto i lavori su quella che serve all'assessore? Davvero arriverà il metano?... i. La musica si fa sempre più assordante, l'orchestra si è lanciata nei balli moderni, i giovani sono scatenati; qui fuori si parla di cose serie, dei problemi spiccioli di chi ha casa in campagna. Sandro Doglio LA POSTA • Tagliare i lamponi? — La signora Clelia Ranabol- do di Lovazzolo (Asti) scrive: -Ho una piantina di lamponi che ha dato molti frutti. Ha messo alcuni arbusti nuovi: devo effettivamente tagliarli come mi hanno consigliato?». Per carità, signora, non tagli soprattutto i nuovi rami del lampone: sono quelli che le daranno i frutti l'anno prossimo. Dovrà invece tagliare raso terra i rami che hanno fruttificato: lo può fare adesso o in inverno. Allo stesso modo del lampone si comporta la mora: fruttifica sui rami dell'anno precedente, mentre i rami che hanno dato frutti non ne ridaranno più. • Ancora zafferano — «La coltura dello zafferano mi attira moltissimo, ma non ho Idea delle dimensioni del bulbo, né come si presenta la piantina né quan¬

Persone citate: Clelia Ranabol, Sandro Doglio, Strauss

Luoghi citati: Asti