Sono prove d'artista ricamate con ago e filo

stile ~_^|j>- stile ~_^|j>- Sono prove d'artista ricamate con ago e filo zo Davanzati; ne presenta 86 la pungente mortra dei «Samplers», qui aperta fino al 26 novembre. Altre recenti esposizioni a Berlino (1978). Monaco (1980) e Graz (1983), hanno richiamato l'interesse su queste piccole strisce tempestate di ricami, testimoni delle origini culturali dei Paesi da cui provengono. Questa di Firenze è un'occasione singolare per addentrarci, con l'aiuto del bel catalogo e gli studi specifici di Maria Fossi Todorow, in una microstoria, quella dei samplers e del ricamo nell'educazione femminile, dal linguaggio obbligato eppure rivelatore. Sotto la tavolata di liste resta un vuoto formato dalle quattro assi più grandi. In questo vuoto devono essere alloggiati i blocchi di polistirolo espanso. Per fissare i blocchi usare lo speciale adesivo per questo materiale, che non si fissa con altri collanti. Si può comprare tutto 11 necessario nei negozi che sono specializzati in oggetti di plastica. Per avere un po' d'ombra basta costruire un telalo con altre liste di legno (non troppo grande perché giocando la zattera può rovesciarsi e allora 11 telaio si romperebbe). Sul telalo tendere una tela del colore che si preferisce, fissata con chiodini da tappezziere, ottenendo cosi un bel parasole. Il parasole si unisce alla piatta¬ *?he(»am»)td«i«> «weviricfroacf ti* ivi? Attiri. v.e.nt*ar <tn£ j fShnigmw "f t ... lV»- ) f : „, 1 t iiiftT Si» ■■ j£ IV., OurfUhywl,tcitirfii fi*km.,4ma*.* - ^ui^tmaHp^' mm***imm f- à,...w«.i^w-..<.-« Raramente testimonianze cosi legate alla manualità e al sentire femminile, si esprimono con tanta intrigante suggestione del quotidiano, come jvsì «samplers». La mostra è bellissima, godibile a occhio nudo anche se sarebbe da centellinare con la lente d'ingrandimento. Alcuni «samplers» non lasciano spazi vuoti; le strisce di punti diversi, mezzo punto, strega, punto in croce, punto scritto, si susseguono come alterne bordure in cui racchiudere alberi, anfore, fiori e cancelli, cuori e casetta, cornucopie e farfalle, melograni e galli, stelle e pavoni: l'effet¬ to dei fili policromi, scelti in gamme a volta a volta vive o spente, è quello di un micro arazzo. La collezione di Palazzo Davanzati conserva due pezzi seicenteschi, uno proveniente dalla Stiria, ancora di aspetto di campionario di tecniche e disegni; l'altro italiano, eccezionale per la sua ampia forma rettangolare e la presenza della firma e di una scritta. Avevano infatti fatto la comparsa nei «samplers», accanto agli elementi di carattere ecclesiastico, figure maschili con le braccia alzate a sostenere vasi di fiori, simili a eroi greci o cupi- Iti ) '^»M*M*«att.Up 1Lrf-iis.u»,,^.,^, S> «• v. «■'..-«■ w Vi f «M*v» ' t di rinascimentali; ma solo nei primi decenni del Settecento le lettere dell'alfabeto, che avevano una duplice finalità. Aiutare le fanciulle nell'apprendere a leggere e servire a contrassegnare la biancheria di casa, magari con ghirlande e corone, sormontate spesso da angeli. Gli esemplari di Palazzo Davanzati hanno un loro specifico linguaggio di influenza centro-europea; solo raramente sono divisi in strisce regolari; le lettere dell'alfabeto come 1 numeri stanno nella parte superiore, invece i simboli sono distribuiti liberamente in modo più aperto. Alle lunghe scritte religiose dell'Ottocento americano si sostituiscono ora dediche e ricordi di amici scomparsi, deliziose lettere in miniatura di bambine, provette ricamatrici di otto, nove anni, ai genitori. Una mostra che si può guardare in tanti modi e ripaga dell'attenzione necessaria per capire le differenze di secolo e di luogo fino agli stupendi «samplers» del principio Ottocento dal tipico gusto naturalistico. Ma soprattutto una mostra, che, come quella veneziana del futurismo, di cui si son visti echi straordinari nei tessuti disegnati per la sua collezione da Lancetti. come nelle scarpe da sera ispirate a Balla e Boccioni di Aldo Sacchetti e nei gioielli di Enny a volti stilizzati nello smalto, è destinata ad influenzare certamente la moda di primavera. L'iconografia dei «samplers» è una miniera sia nelle sue figure che nelle sue zone di stacco e di bordura fra le diverse strisce e anche nelle parti scritte, che sono poi gli antesignani messaggi degli attuali slogans sulle magliette. Chissà, che, nel ritorno della moda al passato, al naif più simbolico che popolare, il ricamo oggi brillante per la sera, non ci riservi la sorpresa d'un fresco abito primaverile interamente scritto o dipinto nel punto in croce dei «samplers». Lucia Sollazzo forma con viti anch'esse d'ottone, mediante altre due liste o aste di legno. Per far si che 11 parasole possa inclinarsi nel modo migliore fissarlo alle due aste con viti a nottolino oppure a farfalla. Un'ultima raffinatezza: nelle liste si può ricavare un buco rotondo di circa 7 cm di diametro con l'apposita sega. Con filo di ferro o latta leggera avvitata sotto la lista, si può fare una specie di struttura di sostegno per 11 bicchiere della bibita fresca che rimane cosi incassato e non risentirà di eventuali «mareggiate-. Importante è verniciare il tutto con un paio di mani di pittura marina per iar durare varie stagioni la piattaforma. e telaio) Parasole (tela su telaio) Vite a nottolino per orientare il parasole % di liste / J di liste / %J I B• o Luis Germàn Blocchi di polistirolo • o bidoni vuoti Cop)rìght <'K1 Pais» e per l'Italia «La Stampa»

Persone citate: Aldo Sacchetti, Boccioni, Davanzati, Lancetti, Lucia Sollazzo, Luis Germàn, Pais

Luoghi citati: Berlino, Firenze, Italia