Bussiamo ai castelli di guardia nel paradiso degli escursionisti

Settimanale dei viaggi e della buona tavola Settimanale dei viaggi e della buona tavola Bussiamo ai castelli di guardia nel paradiso degli escursionisti IL cuore del Trentino è un gruppo montagnoso che si alza dalle conifere come una grande architettura teatrale, una di quelle macchine sceniche che moltiplicano le prospettive: sono le famose Dolomiti di Brenta, che si estendono da Nord a Sud per 42 chilometri di lunghezza e circa 10 di larghezza, dal torrente Noce presso Cles fino alle gole del Sarca vicino a Sténico, Rivaleggiano con le Dolomiti del Cadore per la bellezza delle cime e dei panorami. Essendo un gruppo compatto, un blocco di 400 km quadrati, ci si può girare attorno, compiendo un cerchio perfetto, attraverso vallate che racchiudono i panorami tipici del Trentino: selve di conifere, altipiani soleggiati, tanti frutteti con file regolari di meli e peri, laghetti circondati da piccoli villaggi, qua e la antichi castelli, avendo sempre ,su un lato dell'orizzonte uno dei profili incombenti o arditi delle Dolomiti dì Brenta. Il percorso è breve: anche aggiungendo piccole deviazioni non si superano i 200 chilometri. Si può fare in una giornata di automobile, ma sarebbe un peccato: i posticini per una sosta sono tanti, cosi anche le cose da scoprire, mentre cenare e dormire in un alberghetto non costa più di 30-35 mila lire. Il Gruppo del Brenta, inoltre, è attraversato da sentieri e vie ferrate che ne fanno il paradiso degli escursionisti. Il nosto tour tocca un solo centro turistico di grande rinomanza, Madonna di Campiglio. Per il resto offre l'inconsueta occasione di piccole esplorazioni, In un mondo che è ricco di testimonianze storiche e artistiche più di quanto non ci si immagini e soprattutto nasconde suggestive curiosità in conche sperdute o chiesette abbandonate. Il punto di partenza più agevole è Mezzolombardo, all'uscita di San Michele ^^^^^^ DESIDERIO di avventura? Moda del fuoristrada? Appuntamento mondano-sportivo dell'anno, cioè America's Cup? O semplicemente la voglia di conoscere il paese più lontano? Sono tante le ragioni per partecipare a «Australia Safariland insieme», l'ultimo prodotto sfornato dall'industria delle vacanze. Si tratta di una manifestazione, turistico-sportiva che guida alla scoperta di quel lontanissimo e affascinante paese che si chiama Australia, a bordo del più piccolo fuoristrada in commercio, cioè la «Panda 4x4» motore Fire strettamente di serie, con solo qualche modifica nell'allestimento degli interni operata dalla Safari Ways, azienda leader nel settore camper. Nel 1985. tra curiosità e anche scetticismi, la Safariland aveva varato la sua prima esperienza: la traversata del Sahara, un raid del coraggio, protagonisti non i supermen ma i vari signor Rossi, che si sarebbero forse misurati nella grande impresa della vita. Centocinquanta persone. dell'autostrada del Brennero. Chi volesse fare il tour con i pullman di linea può arrivarci anche in treno, scendendo alla fermata di Mezzocorona della linea Trento-Bolzano. Suggeriamo di compiere il giro in senso orario, scendendo ai declivi che circondano le gole del Sarca e risalendo la regione lungo le Valli Giudicarle. A nord si attraversa la Val di Sole e si torna a Mezzolombardo per la Val di Non. Subito a sud di Mezzolombardo st alza il panettone della Paganella, che secondo una vecchia canzone trentina «di tutte le montagne è la più bella». In reità è un monte tondo e verdeggiante, a duemila metri, ma dall'alto si gode una vista eccezionale: 1 vigneti di Teroldego della Val d'Adige a sud-est, le guglie del Bren- Dalla Val d'Adige alle Valli Giudicane per scendere in Val di Sole e Val di Non alla scoperta di tonti tesoti nascosti ta e 1 ghiacciai dell'Adamello a ovest, addirittura il Catinaccio e la Marmolada verso nord. Alla Paganella si sale in funivia da Fai, villaggio di orti fioriti, e da Andalo, tutto piccoli alberghi, lungo una dolce strada che in una ventina di chilometri porta al Lago di Molveno, 823 metri d'altitudine, alle pendici del Gruppo del Brenta. Con due seggiovie (da Molveno e da Pradel) si sale fino a un rifugio sotto la superba parete del Croz dell'Altissimo (m. 2339); oppure servizio di jeep dal Bar Ambiez a Borsino (ottimi panini e birre alla spina). Uno dei più antichi castelli trentini, custode di un millennio di storia dal romanico al romantico, domina Stenico: le sue mura raccontano soprattutto le vicende avventurose e segrete dei principi vescovi trentini (visite alle ore 9.30, 10.15, 11, 14, 15, 16, 17, in- 54 auto, avevano attraversato il deserto del Sahara, su sabbia, sterrato, toule ondule. asfalto malconcio: un viaggio difficile concluso con successo. Quell'esperienza è diventata la base per una serie di programmi di anno in anno. La meta 1986 sarà l'Australia. Ed ecco l'itinerario del raid del coraggio seconda edizione. Partenza la sera dell'll dicembre con volo di linea Qantas da Roma a Sydney, dove si arriva dopo circa 24 ore. Due giorni per visitare la più grande città australiana (e per adattarsi al cambio del fuso orarlo che è di circa 9 ore di differenza). Poi via al raid vero e proprio: 590 i chilometri da coprire nella prima tappa. Si attraversa la foce del fiume Hawkesbury, si costeggiano due grandi laghi costieri fino a Coffa Harbour, prima meta e anche primo tuffo nell'oceano. Il giorno dopo 340 chilometri, sempre lungo la Goldcoast, nome dato al tratto di costa che ricorda la Florida, e via verso Surfers Paradise, località molto alla moda soprattutto 'per chi ama il surf. Notte in un bellissimo albergo sull'oceano, poi in macchina: 740 chilometri verso Rockhampton, la capitale del bestiame, e poi ancora 440 chilometri fino a gresso libero). Sotto il maniero, per una notte medievale, buon alberghetto 2 stelle, con ristorantino. Nel centro di Sclemo Rustico, a due passi dal castello, sono in vendita due belle torri rurali. Siamo sulla strada tutta curve che porta a Tione, in un paesaggio di colpo diverso, a destra chiuso dalle rocce, a sinistra scosceso sul Sarca. Da Stenlco con una camminata di due ore si può raggiungere l'Arca di Fraporte, caverna alta 50 metrri rotta da spettacolari cascate. Tione all'imbocco della Val Rendena è il classico paesone all'incrocio di strade, abitato fin dall'antichità. Merita una sosta la chiesetta di San Vigilio del XV secolo, in basso sulla riva del Sarca, perché è un modello architettonico che si ritrova in molti paesi, più o meno conservato e rimaneggiato (a Spiazzo, PinzoIo, Campiglio, Cles...). Vigilio, infatti, fu il vescovo che nel quarto secolo guidò l'evangelizzazione della regione. La Val Rendena si presenta larga, aperta, verdissima di conifere, abbastanza popolosa. In passato era nota soprattutto per i suoi arrotini, che qui partivano per girare tutte le contrade europee: monumento all'arrotino all'ingresso di Pinzolo, un altro grosso centro, ricco di attrezzature turistiche, da cui ci si può inoltrare per una ventina di chilometri, tra boschi, rocce, cascate e case di caccia, nella splendida Val di Genova, ancora inviolata, fino al Pian di Redole, tra le maestose vedute di Adamello e Presanella. A 25 chilometri da Tione, dopo S. Antonio di Mavignola, le Dolomiti di Brenta appaiono all'improvviso con tutta la loro complessa struttura: da nord a sud il Massiccio del Grosté, la sella nevosa della Bocca di Brenta, la Cima Brenta, la Cima Tosa che con i suoi 3173 metri è la più alta del gruppo, mentre la prospettiva schiaccia su una linea più bassa l'ardito monolito del Campanile e il colossale pilastro del Crozzon del Brenta. Salendo ai 1500 metri di Madonna di Campiglio, il viaggiatore ha sempre questo panorama sulla destra, seguito con l'effetto creato sullo schermo da una carrellata circolare, con diverse piazzole di sosta per fotografare. Quasi all'uscita da Madonna di Campiglio ci sono gli impianti che portano al Monte Spinale e al Rifugio Graffer, da cui parte la maggioranza degli escursionisti, i più audaci affrontando il sentiero attrezzzato delle Bocchette. Prima di arrivare alle funivie, nello spiazzo d'ingresI so al .paese, c'è sulla destra, in vista delle rocce, il negozio di montagna di Cesare Maestri, il famoso ragno delle Dolomiti, autore di imprese memorabili, mentre chi arriva fino al Rifugio Brente! (m 2182 2 ore a piedi da Madonna), in una posizione ineguagliabile, in faccia al Crozzon e alla Cima Tosa può incontrare Bruno Detassis, 76 anni, barbone bianco, uno dei grandi vecchi dell'arrampicata. Sotto Madonna di Campiglio, tra abetaie e distese di pascoli, Campo Carlo Magno ricorda la tradizione secondo cui l'imperatore sarebbe passato per la Val Rendena. E' certo invece che il luogo fu il soggiorno estivo prediletto da Francesco Giuseppe, l'imperatore dell'Austria Felix. Se non si è di fretta, belle passeggiate portano in un'oretta al Lago di Nambino o in due ore al Lago delle Malghette (rifugio albergo). Con una veloce discesa, passando per Folgarida, si arriva a Dinaro: il paesag¬