Romanzo rosa con ricetta inglese

Le «maestre d'amore» dalla Cartland alla Heyer Le «maestre d'amore» dalla Cartland alla Heyer Romanzo rosa, con ricetta inglese PER Lei, chioma fulva, pelle di magnolia — o. al massimo, striata d'albicocca. Per Lui faccia abbronzata, denti bianchissimi, occhi azzurri veramente irresistibili. Quel che si dice una coppia ideale: non resta che farli incontrare, dopo tanto sbatter di palpebre, reciproco occhieggiare e asciugar lacrime, l'amore arriverà. La fanciulla è per caso orfana, squattrinata e, ovviamente, vergine? E Lui è forse altero, disilluso e insieme forte: uno che, comunque, .trasuda virilità.? Tanto meglio: la vicenda si farà più intrigante, e le lettrici, anche stavolta, non mancheranno. Sì. perche la ricetta è ormai collaudata e — si sa — infallibile. Tantopiù che ad insegnarcela sono proprio loro, le regine della letteratura rosa inglese: Georgette Heyer e Eleanor Hibbert, Edith Maud Hull, EHnor Glpn e Barbara Cartland che, tra le singole in rosa, è senz'altro la più nota te, con i suoi ben 350 romanzi, anche la più prolifica). A loro e alle loro storielle, un gruppo di studiose, ricercatrici, docenti universitarie e giornaliste — Paola Alberti. Vita Fortunati, Giovanna Fran¬ chi, Daria Galateria. Rosella Mangaroni, Maria Pia Pozzato, Tiziana Sabbadini e Mariangela Tempera — hanno dedicato un bel libro appena uscito da Dedalo: • Maestre d'amore. Eroine e scrittrici nell'impero del rosa inglese. (176 pagine, 20.000 lire). Oltre che essere un'antologia di saggi e monografie sul rosa d'autrice con un ricco apparato iconografico tratto da foto d'epoca, copertine di sdolcinati romanzi e locandine di relative pellicole, il libro contiene anche un ricettario su come confezionare un vero romanzo rosa. Infine, a mo' d'appendice, una recente intervista a Barbara Cartland. Seduta nel suo sa¬ ventura in terre lontane, mai rinnegherà la più tenace, e manierata, delle sue • englishnesses.. Ma allora, cos'hanno in comune tra loro tutte queste deliziose dame che cantano le passioni? Nel raccontar storie, le nostre maestre d'amore mancano totalmente. d'ironia. Il loro è un mondo di cartapesta, falso come lo sono i suoi personaggi. Ma non basta: dietro ogni storia rosa si annida il demone della nostalgia: il sentimento di un mondo perduto — il mitico impero britannico — che sempre si evoca e sempre si rimpiange. Anche nel suo rifarsi a certi 'Classici, (le annotazioni erudite e le citazioni colte lotto rosazzurro, tra tè e pasticcini, la scrittrice risponde alle domande. I suoi modelli? Dante e Beatrice, Giulietta e Romeo, naturalmente. Il suo segreto? Scrivere (anche S600 parole in due ore per non invecchiare di noia). E la vita? La vita è amore. Dunque esiste ancora, quest'Inghilterra fragile e un po' vecchiotta, tutta amore e buone maniere, dove eserciti di casalinghe fremono, al solo sentir parlare di coppie regali e romantici viaggi in Italia; al solo leggere di Lady D., più bella e diafana che mai, alla Scala di Milano. E' l'Inghilterra del kitsch: luogo ideale per quella fiaba amorosa che se pure si av¬ non possono mancare in ogni -rosa, che si rispetti), la letteratura color ciclamino non fa che degradare ogni cosa. Quali che siano i suoi modelli letterari — il romanzo popolare, gotico o di costume fine secolo — quel mondo di zucchero sarà sempre una copia, pallida e insignificante, di ciò che è già stato scritto. E cosi per la storia (l'Inghilterra vittoriana, o .Regency. o elisabettiana o gotica) e che qui non è altro che sfondo oleografico. Ma poco importa alle nostre maliziosissime signore. Il rosa — loro lo sanno anche troppo bene — è un gioco fatto di regole, di piccoli clichés, da imparare a memoria. Perché nel rosa, non si può parlar di sesso, ma di •cuori che traboccano, e di sguardi maschili che, dagli occhi, .cadono sulle spalle e sul seno di Lei.. Nel rosa le donne devono bisbigliare, o umore in silenzio: e gli uomini vivere, decidere, sedurre, parlare. Nel rosa non ci sono amanti che fanno l'amore: tra languori e reticenze, qui ci si limita eufemisticamente, a .bruciare di desiderio., a .sdraiarsi ansimanti, col petto che palpi- <"■■ Leopoldina Fallotta

Luoghi citati: Inghilterra, Italia, Milano